Pase: “Lombardia a fianco dei famigliari dei medici che hanno subito danni a causa del virus”
Milano, 7 settembre. Via libera dal Consiglio Regionale Lombardo alla mozione presentata dal gruppo Lega per chiedere alla Giunta Fontana di intercedere presso le sedi istituzionali competenti, al fine di garantire un congruo risarcimento a favore degli operatori sanitari e sociosanitari deceduti o che hanno riportato lesioni o infermità di tipo irreversibile a causa dell’infezione da Covid 19. “Un provvedimento di buon senso -spiega il primo firmatario Riccardo Pase, componente della commissione Sanità al Pirellone – soprattutto in considerazione del fatto che la crisi pandemica ha colpito la Lombardia così duramente da essere stata anche valutata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come l’epicentro dell’ondata che ha coinvolto il continente europeo. In questa drammatica situazione il nostro personale sanitario e sociosanitario si è contraddistinto per la dedizione e la professionalità, senza mai sottrarsi ai rischi derivanti dalla propria attività lavorativa.
Purtroppo però, – prosegue Pase – le compagnie di assicurazione non hanno riconosciuto alcun risarcimento a quegli operatori sanitari che, nonostante avessero sottoscritto in precedenza una polizza infortuni, sono rimasti gravemente lesi o sono deceduti proprio a causa del Covid durante l’attività lavorativa. Per questi motivi la nostra mozione, chiede alla Giunta di farsi promotrice presso le sedi istituzionali competenti affinché sia riconosciuto loro un congruo risarcimento, si che svolgano la l’ora attività nel settore pubblico si privato. Inoltre, chiediamo che venga rifinanziato e ampliato nelle finalità il fondo istituito dall’articolo 22-bis del decreto- legge n.18/2020 destinato all’azione di solidarietà a favore dei famigliari degli operatori sanitari e sociosanitari che hanno perso la vita a seguito dell’infezione da SARS-CoV-2.”
“Ritengo fondamentale – conclude Pase – fornire un riconoscimento anche tangibile ai nostri operatori sanitari che con sacrificio e dedizione, hanno combattuto in prima linea nel contrasto verso un virus di cui, specialmente all’inizio nulla si sapeva. Persone che si sono messe in gioco compiendo, in moltissimi casi, un sacrificio sproporzionato, in particolare se pensiamo a coloro che per salvare la vita altrui hanno addirittura perso la propria, lasciando per sempre i propri cari”.