(mi-Lorenteggio.com) Milano, 07 febbraio 2019 – Anche Regione Lombardia ha voluto
essere in prima fila all’evento ‘Connext’, organizzato da
Assolombarda al Mi.co. di Milano: un’iniziativa imponente, che
ha visto la partecipazione di oltre 6 mila iscritti, quasi 500
imprese e oltre 200 start up. A rappresentare la Giunta di
Attilio Fontana, l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro
Mattinzoli, secondo cui Connext vuole mostrare “un approccio
culturale diverso nel capire che il mettersi insieme significa
sviluppare e riuscire a raggiungere gli obiettivi che si
trasformano poi positivamente su tutto il nostro tessuto
sociale”.
START UP – “L’idea vincente di questa iniziativa – ha spiegato
l’assessore lombardo – è che le start up possono effettuare
incontri ‘be to be’ e trovare l’impresa interessata al prodotto
in tempi rapidi”.
NOI PONTE IN EUROPA – “Anche la politica deve andare in questa
direzione di connessione – ha proseguito -. L’Italia non deve
sentirsi marginale rispetto al vecchio continente, ma ha tutte
le caratteristiche geografiche, imprenditoriali, culturali ed
economiche per diventare un ponte tra Nord Europa, Mediterraneo
e Balcani”.
PARTIRE DAI TERRITORI – “Proprio in politica serve una
connessione sempre più forte che parta dai territori per creare
opportunità – ha detto ancora Mattinzoli -, perché anche qui gli
imprenditori siano messi in grado di avere occasioni di crescita
e sviluppo”.
PAROLA CHIAVE – “La mia parola chiave per la giornata di oggi è:
visione – ha spiegato -. Serve programmare anche per il futuro e
non fermarsi a raccogliere successi immediati o a breve termine
senza garantire, invece, una prospettiva per il futuro. Visione
e prospettiva, un binomio che si collega a quella grande
capacità di essere generosi verso la comunità. Una generosità
relativa perché quando facciamo crescere il sistema
inevitabilmente cresce tutta la società”.
AUTONOMIA VINCENTE – E poi un riferimento al tema dell’autonomia
di così grande attualità. “L’autonomia è fondamentale, non
perché c’è un’Italia che viaggia a due velocità, ma perché le
nostre regioni hanno molti punti in comune: la storia, la
cultura, le città d’ arte e le bellezze paesaggistiche. Dal
punto di vista sociale, economico e politico ci sono però delle
differenze e ognuno potrà gestire alcune competenze in funzione
delle caratteristiche stesse dei territori. Così si ottimizzano
le risorse e si può diventare esempio per tutti”, ha concluso
Mattinzoli.