L’impegno del M5S Lombardia per la riapertura notturna del Pronto soccorso dell’Ospedale Cantù di Abbiategrasso

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(mi-lorenteggio.com) Abbiategrasso, 31 gennaio 2019 – Nell’estate del 2009 era stato aperto alla cittadinanza il nuovo Pronto Soccorso di Abbiategrasso, una struttura all’avanguardia e dotata delle più moderne strumentazioni; sennonché, il 12 dicembre 2016, con l’approvazione del Piano di Organizzazione Aziendale Strategico della regione Lombardia (POAS), è stata determinata la sospensione dell’attività del pronto soccorso dell’Ospedale Cantù di Abbiategrasso nella fascia oraria compresa tra le ore 20.00 e le ore 8.00.
La struttura in questione ha tutte le caratteristiche per rimanere aperta; essa, infatti, insiste sull’area Abbiatense, un’area di 207 kmq – la più estesa della provincia di Milano – che comprende 15 comuni e un bacino di utenza di circa 83 mila abitanti; prima dell’approvazione del POAS l’utenza comprendeva anche gli abitanti di Trezzano e Corsico, raggiungendo i 155 mila abitanti, comuni che, attualmente, si trovano in enorme difficoltà perché annessi alla struttura di Garbagnate, irraggiungibile con i mezzi.
“La chiusura notturna del Pronto Soccorso di Abbiategrasso non solo non tiene conto della volontà dei 15 sindaci delle amministrazioni comunali della zona e delle istanze della popolazione residente, che da tempo segnalano i disagi provocati da tale decisione, chiedendo a gran voce la riapertura, ma si pone in contrasto con la stessa volontà del Consiglio regionale che, già nel corso della precedente legislatura, aveva approvato, peraltro all’unanimità, una Mozione in tal senso”, riferisce il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gregorio Mammì. “Si tratta di una questione importante, pena il sacrificio delle esigenze più sentite dei cittadini e, presumibilmente, dello stesso rispetto dei LEA [livelli essenziali di assistenza, ndr]. Da alcuni giorni notizie di stampa raccontano di un incontro in commissione programmato per i prossimi giorni, ma ad oggi non è stato comunicato niente quindi, evidentemente, se ci sarà un incontro sarà a porte chiuse, e non sappiamo con chi. Sta diventando effettivamente un gioco di forza fra l’Assessore Gallera e la volontà espressa dal Consiglio regionale durante la scorsa Legislatura che, come detto, appoggiava la volontà dei 15 sindaci delle amministrazioni comunali presenti nell’area Abbiatense e che si sono spesi in supporto ai comitati ed agli enti locali del territorio. Vogliamo che anche in questa Legislatura il Consiglio Regionale prenda una posizione chiara e netta; se poi la Lega non riesce a dare un indirizzo chiaro all’assessore Gallera, forse è il caso che rivedano gli equilibri di Giunta, ma è inaccettabile il non rispetto in primis dei cittadini e dei comitati e del Consiglio Regionale”.

 

Redazione

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