FONDI ASSEGNATI ATTRAVERSO ENTI CAPIFILA DEI 96 AMBITI LOMBARDI
OBIETTIVO: MIGLIORARE QUALITÀ DELLA VITA E SVILUPPARE AUTONOMIA
(mi-lorenteggio.com) Milano, 20 gennaio 2019. Gli anziani con più di 65 anni, con
Isee non superiore a 20.000 euro e in condizioni di
compromissione funzionale lieve, che causa minore cura di sé e
dell’ambiente domestico, e i disabili giovani e adulti a forte
rischio di esclusione sociale, di età superiore ai 16 anni e con
Isee inferiore a 20.000 euro, possono presentare la domanda per
ottenere un voucher che migliori la loro qualità della vita.
DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE – “Regione Lombardia – ha spiegato
l’assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari
opportunità Silvia Piani – ha messo a disposizione 3 milioni
per gli over 65 anni, altrettante risorse per i disabili e
480.000 per gli anziani che vivono nell’area interna
dell’Appennino Lombardo, Alto Oltrepò pavese, per un totale di
6.480.000 euro”.
VOUCHER ANZIANI – La prima linea d’intervento, di 3 milioni, è
rivolta agli over 65 coi requisiti sopra descritti che vivono
anche in condizione di povertà relazionale, intesa come
rarefazione dei rapporti familiari e di amicizia. Potranno
beneficiare della misura anche gli anziani che si occupano di
familiari non autosufficienti e hanno necessità di sollievo e di
supporto. Il fine è garantirne la permanenza nel loro domicilio,
consolidando o sviluppando, se possibile, l’autonomia personale
e relazionale.
INTERVENTI CAPILLARI – “I voucher – ha aggiunto l’assessore
Piani – saranno assegnati attraverso gli enti capifila dei 96
ambiti lombardi (comuni, comunità montane, consorzi e aziende
speciali) e sono finalizzati ad attivare servizi nei settori
casa, rete familiare e comunità, intesa come ambiente di vita,
per consentire una presa in carico che mira a rendere più
vivibili le giornate dei beneficiari”.
VOUCHER ANZIANI ‘APPENNINO LOMBARDO, ALTO OLTREPÒ PAVESE’ – Per
l’area interna ‘Appennino Lombardo, Alto Oltrepò pavese’ Regione
Lombardia ha previsto una dotazione aggiuntiva di 480.000 euro
(100 voucher) per contrastare lo spopolamento e la marginalità.
VOUCHER DISABILI – Una seconda linea d’intervento, sempre con
una dotazione di 3 milioni di euro, si rivolge a disabili, con
le caratteristiche prima indicate, che presentano un livello di
compromissione funzionale che consente dunque un percorso di
acquisizione di abilità sociali e di autonomia nella cura di sé
e dell’ambiente di vita, e nelle relazione. Ai destinatari, in
coerenza con le aree individuate nel progetto individuale, sarà
assegnato un voucher nominativo di 4.800 euro.
L’ITER PER LA CONCESSIONE – “Le domande saranno raccolte fino a
esaurimento delle risorse dagli enti capifila – ha concluso
Silvia Piani – in base all’ordine di presentazione; gli enti
procederanno quindi alla verifica dei criteri di ammissibilità.
All’esito positivo effettueranno la valutazione
multidimensionale del richiedente, individuando un responsabile
(case manager) e predisponendo la proposta di progetto
individuale (Pi). Questa documentazione sarà quindi trasmessa
alla direzione ‘Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari
Opportunità’, che procederà a validarla. Successivamente, l’ente
capofila provvederà a fare sottoscrivere al destinatario il
progetto individuale dell’intervento e avvierà le attività
secondo quanto definito nel progetto stesso”.
Redazione