(mi-lorenteggio.com) Milano, 14 novembre 2018 – Anche l’opera del bacio tra Trump e Frida Kahlo, commento artistico alle recenti elezioni di medio termine negli USA, è stata vandalizzata, somigliando oggi ad un Rotella.
L’opera pittorica era affissa su un muro lungo i Navigli a Milano e rappresentava Trump che bacia una Frida Kahlo, la grande artista-icona messicana (visibilmente schifata).
Trump e la destra americana hanno perso la Camera a favore dei Democratici. Da oggi in poi l’arroganza demagogica di Trump (la sua xenofobia, il razzismo imperante, il sessismo, l’omofobia e l’odio atavico per i messicani), dovrà fare i conti con il nuovo assetto istituzionale uscito dalle urne. Per festeggiare la vittoria democratica alla Camera e le conseguenze che questo successo avrà nel dimezzare la spavalderia e l’arroganza presidenziale, Cristina Donati Meyer aveva affisso il bacio tra Trump e Frida Kahlo, icona messicana. L’opera del bacio tra Trump e Frida è stata distrutta, come le precedenti opere su Salvini.
“L’arte vive nella società e si ispira, si nutre, della vita reale di tutti i giorni, non potendo ignorare i drammi contemporanei. L’arte e la cultura devono schierarsi in un epoca di emergenza democratica, nella quale presidenti dichiaratamente fascisti, razzisti e omofobi conquistano grandi Paesi come il Brasile o gli USA, le Filippine o l’Ungheria. L’arte che sta a guardare e produce solo opere estetiche intimiste, è relegata al ruolo di decorazione”, afferma l’Artivista Donati Meyer.
Nei mesi scorsi, Cristina Donati Meyer, aveva realizzato diverse performance a tinte forti, tra le quali:
“Una pisciata vi seppellirà” che reinterpreta il motto anarchico “Una risata vi seppellirà” (o più precisamente “la fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà!”), per accogliere il “Decreto Salvini”. L’opera rappresentava il ministro degli Interni, Matteo Salvini, nelle vesti di un gerarca littorio, al quale due bambini orinano irrispettosi sugli stivaloni marziali
“Sogno di un ministro in una notte di mezza estate”, raffigurante Saviano dietro le sbarre e affissa sotto la casa milanese di Salvini;
un Salvini Robocop sotto la Prefettura di Milano e un’opera con due bambini nei campi di sterminio nazista sotto la sede della Lega in Via Bellerio, per contestare le politiche xenofobe del ministro degli Interni, mentre sempre sul Naviglio Grande era apparsa la “Madonna dei migranti”, ennesima opera sul tema;
“Il bacio tra Putin e Trump” esposta all’ingresso del Consolato USA di Milano.
Nel corso dell’incontro presso la Prefettura di Milano tra il ministro Salvini e l’oligarca xenofobo ungherese, Orban, l’artista aveva affisso in piazza San Babila l’opera “Europa”, raffigurante una madre che allatta attraverso la rete di separazione il figlio piccolo rimasto dall’altra parte con il padre, nell’Ungheria di Orban
In tutte le occasioni si è verificato l’intervento dei soldati a guardia degli obiettivi sensibili, di Carabinieri e della Digos.
V. A.
(foto Fotogramma)