(mi-lorenteggio.com) Milano, 8 ottobre 2018 – “Sperimentare delle azioni condivise volte a stimolare e valorizzare la presenza di volontari nelle realtà del terzo e quarto settore già appartenenti alla rete estesa del Municipio 4 di Milano. E’ l’obiettivo del progetto ‘Volontari costruttori d’impresa’, che è stato finanziato nell’ambito del Bando volontariato 2018 di Regione Lombardia e di cui il Municipio 4 di Milano è partner istituzionale insieme a un ‘trust’ di associazioni e realtà del suo territorio: La nostra comunità, l’Immagine, La Strada, l’associazione Francesco d’Assisi, l’Iss Oriani-Mazzini, il comitato Salomone rinasce, l’Istituto suore di carità dell’assunzione”. Ne dà notizia il Presidente del Municipio 4 di Milano, Paolo Guido Bassi. Sabato, fa sapere l’esponente della Lega, “presso l’ISS Oriani-Mazzini, c’è stata la prima giornata di lavoro con testimonianze di volontariato e presentazione della piattaforma ‘volontario.click’, oltre a stand di associazioni e aperitivo. Ora gireremo il territorio per far conoscere questa iniziativa: prossimo appuntamento, sabato alle 16 alla sala capitolare dell’Abbazia di Monluè. Si tratta di un’iniziativa nuova e molto interessante, fortemente voluta dalla dottoressa Elena Dottore, Presidente de ‘La nostra comunità’ alla quale abbiamo dato convintamente sostegno e collaborazione. Il nostro intento – spiega Bassi – è far fare un ‘salto di qualità’ al volontariato sul nostro territorio, creando maggiori connessioni fra le realtà già operanti e coinvolgendo nuovi cittadini, soprattutto giovani. Pertanto la prima ragione che ci muove in questo contesto è quella di trovare nuove e diverse modalità di ingaggio per motivare le persone a donare del tempo e immaginarci di individuare anche differenti spazi di impiego e di servizio del volontariato più orientato ad essere protagonista di quel cambiamento culturale che permette di sviluppare una comunità attenta e solidale mediante la sperimentazione di processi di progettazione partecipati che migliorino la qualità dei legami tra le persone, tra gli spazi di incontro , tra le reti territoriali esistenti e in divenire”.
TRE LIVELLI DI AZIONE – A partire dall’esperienza e dal radicamento dei soggetti partner , si propongono tre livelli di azione:
1. la promozione di una LEVA PUBBLICA del volontariato in grado di stimolare la partecipazione della popolazione giovanile a partire dal coinvolgimento e dall’attivazione dei soggetti privati e pubblici del territorio che possono contribuire ad apprendimenti sul campo.
2. la valorizzazione di LUOGHI come ‘spazi di servizio e di partecipazione al bene comune’ dove poter accogliere i nuovi volontari e dove sperimentare una modalità comune di formazione e scambio di competenze.
3. la costruzione di una RETE TERRITORIALE integrata pubblico/privato in grado di lavorare sui temi della coesione sociale e sviluppare modelli di cittadinanza attiva sostenibili nel tempo mediante l’implementazione di processi di progettazione partecipata. Il parternariato proponente è caratterizzato da una presenza significativa e duratura sul territorio e, attraverso questo progetto, contribuirà al rafforzamento di una rete estesa e capillare capace di intercettare le competenze e gli interessi dei giovani, di coinvolgere ed attivare i soggetti pubblici e privati , di costruire ambiti partecipativi a vantaggio delle comunità locali. Per i partner, infine, la presente proposta rappresenta una preziosa opportunità di crescita e di sviluppo in termini di strumenti innovativi (connessione e comunicazione con e tra i volontari mediante una piattaforma informatica) , competenze( mutuate da esperienze e saperi proveniente anche dal mondo profit) e capacità di promuovere e realizzare nei territori di appartenenza un welfare generativo d comunità.
IL CONTESTO – Il territorio del Municipio 4 di Milano, illustra Bassi, “questo territorio è stato spesso descritto come un ‘insieme di isole’, poco connesse e comunicanti tra loro e dove si è investito negli ultimi anni in progetti di coesione sociale e di contratti di quartiere allo scopo di fronteggiare le difficoltà di legame tra le persone e colmare la distanza tra il ‘centro’ e la ‘periferia’. Questi interventi hanno iniziato a mettere in atto dei processi generativi interessanti e sicuramente positivi nella costruzione di reti tra soggetti del privato sociale e del pubblico, tra gruppi organizzati ( parrocchie, associazioni, società sportive e culturali) e i cittadini; allo stesso tempo hanno fatto emergere l’esistenza di criticità correlate alla manutenzione delle reti e al coinvolgimento di forme di volontariato, soprattutto giovanile. Possiamo azzardare di definire che i potenziali giovani volontari intendono donare un tempo che possa restituire loro non solo una bella esperienza di relazione e di crescita umana ma un capitale formativo più qualificato e qualificante. Un altro aspetto emergente ed osservato su questi territori è la mancanza di una regia complessiva rispetto alle connessioni esistenti tra i diversi soggetti pubblici/privati, una regia capace di mantenere attivo il network tra le persone”.
GLI OBIETTIVI – il progetto intende :
1.promuovere nei cittadini, con particolare attenzione alla popolazione giovanile, motivazione e capacità di generare relazionalità, di valorizzare i talenti individuali e collettivi, di vivere forme di volontariato dalle quali acquisire competenze spendibili e generalizzabili nei contesti di vita sociale e professionale. La leva e l’impiego delle forme di volontariato e/o di cittadinanza attiva caratterizzeranno i luoghi fisici di intervento come spazi emotivi di esperienza di solidarietà e di orientamento al bene comune creando un network quale legame tra le persone e i luoghi, tra i volontari e le diverse realtà del territorio messe in connessione dal progetto . I volontari diventano ‘costruttori di legami’.
2. offrire la possibilità di potenziare luoghi di socialità nuova nei territori in contatto e in sinergia tra loro allo scopo di valorizzare e riqualificare la periferia sud di Milano ripartendo dalle persone, protagoniste e soggetti attivi, e dalle risorse pubbliche e private.
3. sensibilizzare e contaminare il mondo profit verso una cultura solidaristica e di responsabilità sociale allo scopo di potenziare le esperienze di volontariato dei dipendenti nelle aziende, nel creare un’economia virtuosa ed integrata tra profit e no profit.
Redazione