(mi-lorenteggio.com) Milano, 08 ottobre 2018 – “Rispettiamo quanto afferma il Tar
della Lombardia nella sua sentenza, ma attendiamo fiduciosi che
si pronunci nel merito quella stessa Corte costituzionale che,
gia’ due anni fa, diede ragione alla Lombardia in merito al
ricorso presentato dall’allora presidente del consiglio Matteo
Renzi”. Lo afferma l’assessore regionale al Territorio e
Protezione civile, Pietro Foroni, commentando una sentenza dei
giudici del Tar che, in merito al ricorso di un’associazione
islamica contro il comune di Sesto Calende (Varese), mette in
dubbio la costituzionalita’ dell’articolo 72 della Legge
regionale. Nello specifico i giudici del Tribunale
amministrativo regionale hanno messo in dubbio la legittimita’
dell’articolo che non obbliga il Comune a pronunciarsi entro un
certo limite di tempo e in certe modalita’ su eventuali richieste
di costruzione di un luogo di culto, “demandando il tutto alla
pianificazione urbanistica”, spiega Foroni.
NESSUN EFFETTO SOSPENSIVI – “Le eccezioni di costituzionalita’
sollevate dal Tar nella sua sentenza – aggiunge l’assessore –
non hanno comunque alcun effetto sospensivo sulla Legge
regionale sui luoghi di culto, che rimane uno dei fiori
all’occhiello di Regione Lombardia e della cui bonta’ e necessita’
siamo e restiamo convinti. In piu’ ricordo come gia’ nel 2016 i
giudici costituzionali respinsero 6 degli 8 punti contestati da
Renzi, e accolsero esclusivamente due punti che trattavano
questioni marginali e non sostanziali”.
“Riteniamo in ogni caso che le eccezioni di costituzionalita’
sollevate dal Tar della Lombardia riguardino un aspetto
secondario della normativa regionale in materia di luoghi di
culto – conclude l’assessore regionale – il cui impianto
fondamentale e’ stato confermato alcune settimane fa proprio dal
Tar di Milano nella vicenda riguardante la moschea di Cantu'”.
Redazione