OSPEDALE DI ABBIATEGRASSO E POLITICHE SANITARIE REGIONALI

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    (mi-lorenteggio.com) Abbiategrasso, 21 febbraio 2018 – Sabato ho seguito con attenzione all’Annunciata lo spettacolo, a dir poco imbarazzante, dell’assessore Gallera che si è profuso in difesa della sua decisione di chiudere il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cantù. Ha propinato a tutti noi, non prima di criticare pesantemente i suoi alleati presenti, regolamenti e leggi dietro i quali si è trincerato scaricando in definitiva la palla sul Ministero e rifiutando ogni responsabilità. Dovremmo chiedere una deroga, a suo dire.

    Ha completamente tralasciato la decisione, questa sua e estremamente politica, di aver tolto Corsico e Trezzano quali comuni che facevano riferimento all’Ospedale abbiatense. In due anni però questa richiesta di deroga, pur a fronte di pressioni e spinte da parte di consiglieri della maggioranza e dell’opposizione, pur dopo una interrogazione a firma Altitonante e a firma Borghetti, non è mai stata da lui richiesta. Come mai ne parla solo ora in campagna elettorale?

    Insomma una prosopopea e una arroganza che non lascia dubbio sulla persona e il suo modo di fare l’assessore. Basti pensare che per disposizione ha vietato a qualsiasi candidato di visitare la situazione degli ospedali lombardi, tranne a se stesso naturalmente. Non ultimo è notizia di ieri che i malati dell’oncologico, in piena violazione della privacy, si sono visti recapitare una lettera di endorsement da parte dell’ex primario che li ha curati per 20 anni.

    Anche per questo La Sanità è un capitolo fondamentale della futura Giunta Regionale con Gori Presidente per intervenire subito ora e bene. Sino ad oggi forti sono le criticità che ricadono sugli abitanti del nostro territorio e, drammaticamente, sui soggetti più fragili come gli anziani e i malati cronici. Non possiamo dimenticare come, a fronte di 400.000 anziani non autosufficienti – in Lombardia vi sono solo 60.000 posti nelle case di riposo: i costi, come sappiamo, sono difficilmente accessibili per pensioni di livello medio; impraticabili per l’80% dei pensionati: moltissime famiglie devono quindi affrontare gravi difficoltà senza alcun aiuto!  A ciò si aggiunge la recente e per nulla chiara sperimentazione Maroni che riguarda i malati cronici, con la delibera 6551 della Giunta Regionale con cui si privatizza, di fatto, la gestione sanitaria di questi malati che dovranno sottoscrivere un così detto “patto di cura” vincolante per un anno, dove sarà il “Gestore” a decidere in quale struttura sanitaria sarà inserito, con i limiti e le ambiguità di tale “mandato”; insomma il malato cronico sarà sempre più un numero da inserire in asettiche statistiche.

    Malati cronici lombardi curati dagli Emirati Arabi

    Però sono già stati stanziati già ben 180 milioni di euro per la nuova legge e la gestione dei malati cronici che passerà anche e soprattutto ad enti privati tra cui la principale sembra essere una organizzazione finanziaria con sede a Dubai;  uno fra i più importanti di questi così detti gestori delle patologie croniche è la Dubai International Capital  sussidiaria della Dubai Holding, fra le maggiori finanziarie degli Emirati Arabi in mano al potentissimo Sceicco.

    Maroni sembra perseverare, sull’onda di Formigoni, nella scelta di distruzione della Sanità Pubblica Lombarda a favore di quella Privata, in un contesto dove le persone meno abbienti saranno sempre più in difficoltà.

    Gallera e Pronto Soccorso; vergognosi silenzi  e inettitudine “pelosa” verso la Comunità dell’Est Ticino

    Forse Gallera non sa che l’Ospedale Cantù è un punto di riferimento importante per più di 80.000 cittadini del territorio abbiatense, quindi rientranti a tutto diritto nelle linee guida del Governo. Certamente il PS non può chiudere come fosse un negozio alle otto di sera. Gallera e la sua Giunta si rifiutano di comprendere le ricadute negative che comporta tale chiusura (pensiamo ad esempio all’ingolfamento del PS di Magenta con attese fino a 6 ore) in un contesto che vede di fatto il sottodimensionamento dell’Ospedale Cantù, il cui potenziamento costò dieci anni or sono ben 30 milioni di euro. Al contrario il nostro Ospedale deve e può rappresentare un momento di eccellenza e non solo per il nostro territorio.  E’ un fatto che da diversi anni sono caduti i livelli essenziali d’assistenza (L.E.A.) previsti dallo stesso Ministero: sono criticità che affliggono tutta la popolazione; è sufficiente pensare alle surreali liste di attesa che possono superare l’anno solare per una visita specialistica. Un’attesa che può incidere gravemente per ciò che riguarda una politica di prevenzione, fondamentale per un intervento ‘salva vita’, ma anche per la stessa ricaduta economica sui conti pubblici.  

    In risposta alla dilagante “promettopoli” di tanta politica, con Gori possiamo rispondere con un nuovo concetto di politica del territorio, soprattutto per un territorio come il nostro così fortemente composto da realtà sociali ed economiche diversificate; deve essere considerato come un attivo laboratorio di reti di Comunità che possono interagire costantemente e concretamente con i poteri amministrativi. In tale visione si inseriscono le proposte che devono realizzarsi al più presto e di cui mi voglio far carico per il nostro territorio tenendo conto che da 43 anni non abbiamo un consigliere abbiatense in regione, e i risultati si vedono con la perdita di servizi essenziali: raddoppiare l’assistenza domiciliare per gli anziani a carico delle famiglie, sgravandole dal costo dei contributi per l’assunzione di badanti qualificate. Ancora, avviare “prestiti d’onore” per supplire ai costi di ricovero di un parente non autosufficiente.  è a importante ridare prima di tutto dignità alla persona e ai malati e che il PS notturno debba essere riaperto immediatamente proprio perché è servizio essenziale per una città dove sono cresciute diverse realtà di cura (Golgi, Hospice ecc). –  A Gallera che è maestro di rimpallamenti – dico chiaramente, riprendendo la sua affermazione di sabato scorso, che è vero che non siamo in una salumeria, ma ci sentiamo trattati come salami di certo. L’impegno mio sarà dato perché l’Ospedale Cantù si riproponga come eccellenza per il territorio dell’Est Ticino, perché nessuno può avere più a cuore una città di chi ci vive da sempre. Ricordo le parole di Einstein: “Follia è ripetere le stesse cose aspettandosi risultati diversi”. Dopo 23 anni, non ripetiamo lo stesso errore e votiamo per Gori il prossimo 4 marzo.

     

    Andrea Donati

    Candidato al Consiglio Regionale

    Lista Civica Gori Presidente

     

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