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Lombardia. FNM – Inaugurata a Malpensa esposizione “La Civiltà di Golasecca – Gli Insubri, primi Celti d’Italia”

Milano, 22 dicembre 2017 – Un’ampia selezione dei reperti archeologici risalenti alla fase formativa della Cultura di Golasecca (XII-X secolo a.C.) – rinvenuti durante gli scavi per la realizzazione del collegamento ferroviario tra i due terminal di Malpensa – è da oggi in mostra, in maniera permanente, alla stazione ferroviaria del Terminal 2 dell’aeroporto internazionale. L’esposizione “La Civiltà di Golasecca – Gli Insubri, primi Celti d’Italia”, frutto di un accordo tra il Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Regione Lombardia, Gruppo FNM e SEA, è stata inaugurata oggi alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, del Soprintendente Luca Rinaldi, del presidente di FNM Andrea Gibelli e del presidente di SEA Pietro Modiano. Insieme al presidente, anche l’assessore regionale alle Culture, Identita’ e Autonomie della Lombardia Cristina
Cappellini, Andrea Gibelli, presidente Fnm Spa Pietro Modiano presidente di Sea (Societa’ aeroporti milanesi), Luca Rinaldi,

dirigente responsabile della Soprintendenza archeologia, Belle arti e Paesaggio per le Provincie di Como, Lecco, Monza-Brianza,

Pavia, Sondrio e Varese, Barbara Grassi della Soprintendenza archeologica della Lombardia e i sindaci del territorio.

La mostra raccoglie 77 tra oggetti e strutture originali, accompagnati da apparati multimediali che illustrano le origini degli Insubri, primi Celti d’Italia cui si devono, nel corso della successiva età del Ferro, sia lo sviluppo di una rete di contatti commerciali tra il Mediterraneo e l’Europa centrale sia la fondazione di importanti città lombarde a partire da Milano. L’allestimento è stato finanziato da Regione Lombardia. “E’ l’ultimo atto – ha spiegato il presidente di FNM Andrea Gibelli – di una collaborazione virtuosa partita dalla progettazione dell’infrastruttura ferroviaria e della nuova stazione. Il ritrovamento di reperti archeologici può a volte essere considerato un ‘imprevisto’ che ritarda l’inaugurazione delle opere. In questo caso non è stato così: non solo sono stati rispettati i tempi ma il valore storico, costituito dai reperti, che il territorio ha espresso è in mostra a pochi metri da dove è stato ritrovato. Il nostro auspicio è che questo spazio pubblico e di passaggio, che si è aperto alla bellezza, possa creare un effetto ‘sorpresa’ e trasmettere un’emozione“. Complessivamente, durante i lavori per la realizzazione del collegamento ferroviario tra i due terminal di Malpensa, inaugurato a dicembre 2016, erano state rinvenute 81 sepolture con corredo ceramico e bronzeo. Le tombe, scavate nella nuda terra, contenevano al loro interno il cinerario – un vaso in ceramica con i resti cremati del defunto – con un corredo di armille (braccialetti), fibule (spille) e anelli. Si tratta di oltre 300 reperti tutti inventariati, catalogati e restaurati, grazie anche al contributo di FERROVIENORD.
“La Civiltà di Golasecca – Gli Insubri, primi Celti d’Italia” rappresenta una inedita e grande vetrina espositiva, un elemento di sorpresa e di grande suggestione visiva in un luogo particolare come la stazione ferroviaria del terminal di un aeroporto internazionale. La mostra permette da una parte di valorizzare i reperti a brevissima distanza da dove sono stati scoperti, dall’altra di renderli visibili a centinaia di migliaia di persone 365 giorni all’anno e 24 ore su 24.
Il progetto, pensato e realizzato in connessione con la rete dei musei e delle aree archeologiche lombarde, si compone di diversi elementi. In particolare: · un grande pannello introduttivo che riporta informazioni sui contenuti dell’allestimento, il colophon, i testi e le grafiche che delineano la storia della Civiltà, le fasi del ritrovamento e il percorso introduttivo e narrativo dell’esposizione;
· una parete espositiva, all’interno della quale sono collocate le strutture (teche) per la conservazione dei reperti originali. · una parete con diorami per la rappresentazione di paesaggi e personaggi storici che conducono il passeggero in un viaggio nel tempo, a partire dal Guerriero della Malpensa, ai personaggi della civiltà di Golasecca fino a giorni nostri;
· la ricostruzione di due tombe che rappresentano le tipiche sepolture della civiltà di Golasecca; · ledwall per la rappresentazione di filmati e immagini che, con grande suggestione, illustrano i lavori di scavo e di restauro; · alcuni slim led che indicano i siti e i musei archeologici della Lombardia.

"In tempi brevi grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia, Sovritendenza, Ferrovie Nord Milano, Rfi e sindaci, siamo riusciti a realizzare un’iniziativa bellissima che pone in evidenza le nostre radici: qui piu’ di 3.000 anni fa c’era una civilta’ che produceva vere e proprie opere d’arte. Questa e’ la sintesi di quella che e’ la Lombardia: la nostra storia di cui siamo fieri e orgogliosi ma anche la capacita’ di rappresentare il futuro e Malpensa ne e’ il simbolo piu’ alto". Cosi’ il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni che ha inaugurato l’esposizione.

UN GRANDE FUTURO PER MALPENSA – "Quando sara’ completato il collegamento T2-Gallarate, in tempi brevi – ha proseguito il presidente Maroni – Malpensa sara’ proiettata in Europa anche grazie all’Arcisate Stabio inaugurata questa mattina" . "Malpensa – ha detto ancora il presidente – diventera’ l’aeroporto piu’ importante del centro Europa. Gia’ oggi Malpensa e’ cresciuta e ha prospettive straordinarie. Da gennaio Malpensa diventera’ centro di riferimento perche’ diventera’ una forte attrattiva per chi sta a nord della Alpi".
"La grande collaborazione tra istituzioni porta a opere straordinarie: doniamo non solo ai tanti turisti che transitano per questo aeroporto ma anche ai cittadini, alle nostre comunita’ un bel biglietto da visita". Lo ha detto l’assessore regionale alle Culture, Identita’ e Autonomie della Lombardia Cristina Cappellini.
VALORIZZAZIONE DELLE RADICI STORICHE -"In questi anni abbiamo portato avanti una politica basata sulle tradizioni, sulla nostra storia e le nostre radici – ha proseguito l’assessore Cappellini – e la mostra di Malpensa e’ il coronamento di cinque anni di grande lavoro con un occhio sempre attento al territorio e alle sue specificita’". "In Lombardia – ha detto ancora Cappellini – abbiamo un patrimonio archeologico immenso. C’e’ ancora molto da fare sulla promozione di questi tesori che vogliamo valorizzare con tanta cura, tanto amore e con strumenti diversi per far crescere la Lombardia come motore culturale. In questo ambito l’archeologia e’ e sara’ un elemento qualificante".

V. A.

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