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Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

Come il cambiamento nello stile di vita globale ha influito sul mercato immobiliare

Milano, 21 dicembre 2017 – Affittare casa a Milano sta diventando davvero difficile! Perché? Nel capoluogo lombardo si assiste, negli ultimi anni, ad un fenomeno che potrebbe sembrare paradossale: cresce la domanda delle case in affitto a Milano ma diminuiscono i contratti andati a buon fine. Questo strano andamento del mercato degli affitti immobiliari trova cause in più fattori: economici, sociali e burocratici.
I fattori economici
In Italia è cambiata la filosofia della professione, del lavoro. I contratti a tempo indeterminato sono sempre più rari, il precariato la fa da padrone e gli stipendi sono spesso inadeguati a sostenere uno stile di vita molto diverso da quello ritenuto normale cinquant’anni fa. Ad esempio, oggigiorno, quasi la metà delle coppie sono separate e uno dei due coniugi deve provvedere al mantenimento dell’altro e dei figli. Questo diminuisce nettamente il potere di acquisto, e di conseguenza la possibilità di permettersi un affitto, di un individuo. Inoltre, chi ha un contratto di lavoro instabile non può garantire al padrone di casa la sicurezza di avere, nel lungo termine, una fonte di reddito sicura. La crisi è ancora presente, nonostante ci sia qualche timido segnale di ripresa, quindi anche i liberi professionisti, che non possono contare su uno stipendio fisso, non sono inquilini ritenuti sicuri. Per questi motivi, chi ha un appartamento da affittare, tende ad alzare il prezzo della mensilità: atteggiamento che, da un lato vuole fungere da deterrente verso persone con scarse possibilità economiche e, dall’altro, è una forma mentis di tutela del tipo "se dovesse andar male, almeno, per i mesi in cui sono stato pagato cerco di ricavare il più possibile". Questo atteggiamento, però, taglia fuori dalla rosa dei possibili affittuari un gran numero di candidati.
I fattori sociali
Il precariato, di questi tempi, non riguarda solo la professione ma anche il luogo di residenza. Moltissime persone si trovano a doversi continuamente trasferire, per i più svariati motivi. Chi cerca casa in affitto per un periodo di tempo breve, non trova molti padroni di casa entusiasti della cosa, perché si tende a voler affittare una casa per ottenerne una rendita sicura. D’altro canto, a molti proprietari di appartamenti non va di mettere in moto tutta la laboriosa macchina burocratica per firmare un contratto di pochi mesi, che apporta loro dei guadagni piuttosto esigui. Ci sono poi delle difficoltà marginali ma che, spesso, diventano un ostacolo alla buona conclusione di un contratto di affitto. Ad esempio, molte persone hanno animali domestici e molti proprietari di casa non li gradiscono nel loro appartamento. Oppure, c’è chi ha delle riserve verso particolari categorie di persone: magari non gradiscono la presenza di bambini piccoli che potrebbero disturbare un vicinato particolarmente silenzioso o non si fidano degli studenti. Tutto questo porta a scartare, uno dopo l’altro, tutti possibili ottimi inquilini, sulla base di pregiudizi o calcoli sbagliati, dati dall’inesperienza nel campo.
I fattori burocratici
La burocrazia italiana tende ad essere difficile in tutti i settori. Non fanno eccezione i contratti d’affitto: spesso complicati, ricchi di clausole e di domande che non trovano facilmente risposta. I proprietari di casa, spesso, rinunciano ad affittarla perché spaventati dai mille imprevisti che potrebbero capitare: se l’inquilino fa un danno a chi tocca ripagarlo? Se si rompe qualcosa a chi tocca riparare? Le tasse e le utenze come vanno gestite? Se si volesse recedere dall’accordo come ci si deve comportare? Le rendite dell’affitto come vanno dichiarate nei redditi? Si ha paura, insomma, di ritrovarsi in una situazione insostenibile o di non saper far fronte ad eventuali problematiche. Piuttosto che pentirsi di una scelta, molti rinunciano e lasciano le case sfitte.

Quale è la situazione attuale?
A causa di queste concause, Milano, al momento, è bloccata su una situazione che vede moltissimi alloggi vuoti e sfitti e moltissimi candidati inquilini che non riescono a trovare casa. I prezzi degli affitti mensili nel capoluogo lombardo continuano a salire e, a seconda della zona e del tipo di casa, si parla di un incremento che va dal +0,8% al +8%, superando anche città come Roma, in termini di prezzi. Infatti, per un trilocale arredato in una zona residenziale milanese la richiesta mensile è di circa 900 euro e, se ci sposta in zone particolarmente prestigiose supera tranquillamente i 1000. È abbastanza chiaro che cifre del genere se le possono permettere solo una ristrettissima cerchia di persone. Come si può fare? Per orientarsi al meglio nel labirinto del mercato degli affitti, la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un’agenzia specializzata e farsi seguire da un agente. I conoscitori del settore, infatti, conoscono le regole e le leggi del mercato immobiliare e sapranno dare i suggerimenti giusti tanto agli affittanti quanto agli affittuari. Per esempio sapranno suggerire il giusto prezzo da richiedere, si occuperanno di tutta la burocrazia rispondendo agli interrogativi che possono spaventare e faranno un’attenta selezione per fornire nominativi di persone meritevoli di fiducia e considerate ottimi inquilini. In alcuni casi si ripropongono l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta compatibili tra loro. In questo modo sarà più semplice riuscire a trovare un inquilino affidabile e ricavare una rendita mensile da un appartamento, anziché tenerlo sfitto, o un contratto d’affitto a prezzi abbordabili.

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