Il Sindaco Sala per i 15 anni della Fondazione Casa della carità: “Milano è la città delle alleanze e Casa della carità è il simbolo dell’alleanza tra la Chiesa ambrosiana e il Comune di Milano”

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    (mi-lorenteggio.com) Milano, 24 novembre 2017 – “La Casa della carità ha avuto il merito di aggiornare il welfare ambrosiano, portando un nuovo modo di affrontare i fenomeni sociali. Io sono convinto che i milanesi non riuscirebbero a essere quelli che sono se non sentissero dentro un’anima solidale. E proprio per questa sua capacità di essere attenta alla creazione di ricchezza, ma solidale, mi sembra che Milano sia la città più adatta a vivere le sfide che il futuro ci riserva: non si piange addosso, va avanti, non si nasconde alle responsabilità e soprattutto è la città delle alleanze. E Casa della carità è il simbolo di questa alleanza tra la nostra Chiesa milanese e l’amministrazione comunale, che qui stanno insieme come garanti”, così il sindaco Milano Giuseppe Sala durante le celebrazioni per il 15° anniversario della Fondazione Casa della carità. Voluta nel 2002 dal cardinale Carlo Maria Martini “come segno di accoglienza verso i più sprovveduti”. Da allora, al numero 10 di via Brambilla sono passate persone di 95 nazionalità: dai senza dimora che vivono in città, ai rom sgomberati dai campi; dai profughi in arrivo a Milano, alle mamme sole e in difficoltà. Ogni giorno nella sede principale della Fondazione vengono accolte 140 persone tra uomini, donne e bambini, mentre altre centinaia sono aiutate attraverso i servizi di prima accoglienza (doccia e guardaroba, sostegno medico e legale, centro d’ascolto), oppure seguite dai progetti diffusi sul territorio, come quello dei custodi sociali. Solo nel 2016 sono state più di 7mila le persone aiutate dalla Casa, 1.090 quelle ospitate. 2.595 sono state le richieste al Centro d’Ascolto, 2.482 le visite mediche effettuate, 4.805 le docce offerte. “Sta nascendo la Milano del domani e abbiamo bisogno che Casa della carità continui a essere quello che è, e cioè un laboratorio che sperimenta e che continui a usare la sua capacità profetica”, ha affermato invece mons. Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale della Diocesi, in rappresentanza dell’arcivescovo monsignor Mario Delpini.
    Il sindaco e l’arcivescovo di Milano sono, per volere del card. Martini e per statuto i garanti della Fondazione Casa della carità.
    “La Casa della carità è esperienza culturale, con un proprio e originale spessore politico, quello con la P maiuscola, perché vogliamo che la nostra attività possa essere stimolo nel richiamare giustizia e cambiamento sociale. Pensiamo alla campagna Ero straniero – L’umanità che fa bene, che ci ha visto insieme ad alleati plurali e diversi, con i quali abbiamo condiviso un cammino arricchente. Dall’immigrazione alla salute, dalla lotta alla povertà alla psichiatria, sono tanti i temi che per il futuro ci indirizzano verso quel percorso di impegno culturale e politico”, ha detto invece il presidente della Casa della carità don Virginio Colmegna. Le celebrazioni per il 15° anniversario della Fondazione continueranno domenica 26 novembre alle ore 12, quando don Virginio Colmegna concelebrerà la Santa Messa con padre Giacomo Costa, presidente della Fondazione Culturale San Fedele di Milano e vicepresidente della Fondazione Carlo Maria Martini. Padre Costa, da anni vicino alla Casa della carità e alle sue attività culturali, è stato nominato recentemente da papa Francesco Segretario speciale della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma nell’ottobre 2018.
    Redazione

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