Il Presidente di Omceo Milano: "Troppo precariato negli ospedali lombardi" e l’Ass. Giulio Gallera replica

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    (mi-lorenteggio.com) Milano, 7 Giugno 2017 – Il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano,  Roberto Carlo Rossi, ha inviato una lettera all’Assessore al Welfare delle Regione Lombardia, Giulio Gallera, in cui, sulla base di numerose segnalazioni, esprime preoccupazione per le situazioni di precariato anche in importanti ospedali pubblici della città.

             "Solo a titolo di esempio – si dice nella lettera -, Le citerò il caso di alcuni medici che lavorano in Pronto Soccorso e il cui contratto viene rinnovato periodicamente e il caso di una Collega non più giovanissima che lavora da anni in un importante ospedale milanese, collaborando attivamente con illustri medici, ma che è costretta a lavorare in RSA per riuscire a portare a casa uno stipendio dignitoso”.

                Tutti questi Colleghi – continua la lettera – hanno la prospettiva di trovarsi, ad una certa età, senza nessuna stabilità sociale ed economica in una condizione potenzialmente incompatibile con il mantenimento di un minimo decoro professionale ed umano. Temo, inoltre, che la discesa sul territorio delle strutture che faranno da gestore-erogatore possa generare ulteriore precariato medico”.

                Sono quindi a richiederLe – conclude la lettera del Presidente di OMCeO Milano – di dare disposizioni affinché la piaga del precariato medico abbia termine, nell’interesse innanzi tutto del cittadino che ha il diritto di avere a sua disposizione un medico che possa assisterlo serenamente e con continuità.

                Spero di poter incontrare formalmente l’Assessore Gallera – commenta il Presidente di OMCeO Milano -, per evidenziargli le situazioni che mi sono state segnalate. Dato che si tratta di situazioni create da inique disposizioni di legge e non dalla cattiva volontà dei dirigenti delle strutture ospedaliere coinvolte, credo che un intervento della Regione sia più che mai necessario”.

     

    "Gentile presidente Rossi, in riferimento alla sua lettera, le comunico che dagli ultimi dati ufficiali rilevati nel periodo dal 31/12/15 al 31/12/16 non emerge assolutamente, come lei sostiene, l’incremento del precariato nelle strutture sanitarie lombarde ed in particolare dell’area Milanese (Ospedale Fatebenefratelli/Sacco/Buzzi, Ospedale Niguarda, Ospedale Pini/Cto, Ospedale Santi Paolo ed ex Ospedale ICp (ora Ospedale Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni). Anzi dal raffronto di tali dati risulta che complessivamente il personale medico precario diminuisce". Lo scrive l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera al presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) della provincia di Milano Roberto Carlo Rossi, in risposta a una sua missiva sul tema del personale ospedaliero precario.

    MIGLIORI DI ALTRE REGIONI – "Nello specifico – scrive l’assessore – siamo passati da un numero di 398 a 343 di personale contrattista, da intendersi quale personale co.co.co. e partita Iva. Un numero che fa si’ che ci si attesti sulla percentuale del 14% sul totale del personale medico a tempo indeterminato e determinato di tali ospedali. Le segnalo, inoltre, che anche il personale medico dipendente a tempo determinato per l’area milanese si attesta su una percentuale di circa l’8% del totale del personale in servizio, in una posizione assolutamente migliore di altre Regioni".

    FAVORIAMO POLITICHE STABILIZZAZIONE – "Le sottolineo – ha aggiunto – che fin dal 2014 Regione Lombardia e’ attenta alla riduzione del fenomeno del precariato in sanita’, avendo autorizzato nei piani di gestione delle risorse umane il turn over standard dell’85% (innalzato al 90% per l’anno 2017), con punte del turn over del 100% per alcune aree critiche di carattere sanitario. Inoltre Regione Lombardia dal 2015 sta favorendo tutte le politiche di stabilizzazione del personale precario in conformita’ alle norme vigenti".

    MONITORAGGIO – "Sara’ cura di Regione Lombardia – conclude Gallera – farsi carico di un monitoraggio continuo di questa forma di precariato, al fin di rassicurare l’Omceo di Milano in ordine all’attenzione che la Direzione generale Welfare ha nei confronti di questa tematica".

    Redazione

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