Malpensa, a breve il documento comune delle Regioni del Nord

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    Milano 20 settembre 2007 – Sarà formalizzato nei prossimi giorni il documento comune delle Regioni e dei Comuni capoluogo del Nord sul futuro di Malpensa ma anche, più in generale, sull’assetto e sull’organizzazione del trasporto aereo.
    Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al termine di un incontro che ha avuto oggi a Roma, in occasione della Conferenza dei presidenti delle Regioni, con i colleghi Vasco Errani (Emilia Romagna) e Mercedes Bresso (Piemonte). Presente anche l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, alcuni altri assessori, oltre ad alcuni funzionari e dirigenti delle diverse istituzioni.

    "Sono molto soddisfatto – ha spiegato Formigoni – di questo primo incontro perché abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme e ci siamo trovati d’accordo sui punti fondamentali che sono quelli di garantire il ruolo di Malpensa come grande hub intercontinentale e allo stesso tempo di valorizzare e coordinare il ruolo dei vari aeroporti regionali presenti nel Nord Italia. Il tutto in un’ottica di sviluppo dell’intero sistema aeroportuale nazionale perché evidentemente ci interessa anche questo aspetto".

    "In questi giorni – ha aggiunto Formigoni – prenderemo contatto con gli altri presidenti di Regione e i sindaci che oggi non hanno potuto partecipare e che comunque mi hanno già confermato il loro interesse e il loro assenso su queste linee fondamentali. Il documento potrà dunque essere messo a punto nei prossimi giorni".

    Ieri, il Presidente della Regione ha incontrato  il presidente del Consiglio di Amministrazione della compagnia di bandiera, Maurizio Prato e ha annunciato che: "Entro il prossimo 30 settembre Alitalia comunicherà ufficialmente i dettagli del suo piano riguardo a Malpensa e cioè quali siano le 150 rotte che intende "tagliare" dallo scalo varesino. Questi stessi "tagli" avranno effetto a partire dal 1° aprile 2008".
    "Da molto tempo – ha sottolineato Formigoni nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Associazione Stampa Estera di Roma, insieme all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo – chiedevamo ad Alitalia di pronunciarsi sul taglio dei voli da Malpensa. Oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ora cioè sappiamo di avere sei mesi di tempo per trovare una soluzione alternativa".
    "Quanto alla seconda richiesta che da tempo Regione Lombardia porta avanti – ha proseguito Formigoni – e cioè la necessità che Alitalia lasci liberi gli slot che intende abbandonare a Malpensa, il presidente Prato ha confermato che la stessa Alitalia è pronta a cedere questi slot alle compagnie che ne facessero richiesta, garantendo allo stesso tempo che gli slot intercontinentali non più utilizzati da Alitalia non saranno declassati se ci saranno compagnie disposte a coprire queste destinazioni".

    LA CRESCITA DI MALPENSA

    Il presidente Formigoni ha anche confermato il giudizio negativo sul piano di Alitalia che ritiene "irrazionale" proprio dal punto di vista dell’azienda perché prevede una minore presenza della compagnia in un’area del paese dove la domanda è in forte crescita, come stanno a testimoniare tutte le ricerche e le proiezioni sui prossimi anni.
    A questo proposito, il presidente ha ricordato alcuni dati: dai 49 milioni del 2004 nel 2021 sono previsti 101 milioni di passeggeri del Nord Italia; grazie ai nuovi collegamenti e alle opere infrastrutturali, la popolazione che dista al massimo 1 ora da Malpensa è destinata a passare dai 3,2 milioni del 2006 ai 5,7 milioni del 2012 mentre quella che dista al massimo 2 ore crescerà dagli oltre 6,3 milioni del 2006 ai 17,5 milioni del 2012; cresce anche la qualità dei servizi come la puntualità (Malpensa guida la classifica europea rispetto ai primi mesi del 2007), la riconsegna dei bagagli e i servizi cargo.

    "In ogni caso – ha detto ancora Formigoni – Regione Lombardia intende esercitare appieno il proprio ruolo per trovare una soluzione che non penalizzi Malpensa, agendo su più fronti". Politico e istituzionale innanzitutto, perché "è necessario che il Governo, che è ancora l’azionista di maggioranza di Alitalia, si assuma le proprie responsabilità, pronunciandosi sulle scelte della compagnia" e perché "Regione Lombardia vuole avere voce in capitolo sull’attribuzione degli slot e delle rotte, come prevedono il nuovo titolo V della Costituzione e i regolamenti europei".

    CONTATTI CON COMPAGNIE

    Formigoni ha inoltre confermato che "proseguono i contatti con i numerosi operatori internazionali interessati a investire su Malpensa" (Formigoni ha incontrato anche il presidente di AirOne, Carlo Toto).
    Se davvero Alitalia dovesse confermare la propria intenzione di abbandonare Malpensa, l’impegno di Regione Lombardia si svolgerà in due fasi: per prima cosa sarebbe necessario coprire le 150 rotte lasciate libere e al contempo "trovare un’altra compagnia disposta a fare di Malpensa il suo hub o il suo secondo hub".
    Nel sistema attuale, ha spiegato ancora Formigoni, infatti "non c’è hub al mondo che non abbia un vettore di riferimento". Si tratta naturalmente di una "operazione molto complessa" e in cui entrano in gioco diverse valutazione di carattere economico, industriale e organizzativo.

    AIR FRANCE

    Rispondendo alla domanda di un giornalista francese, Formigoni ha chiarito di non essere affatto pregiudizialmente contrario all’intervento di Air France. "Io sono favorevole – ha chiarito – a chiunque intenda investire e far crescere Malpensa e contrario a chi invece intende distruggere lo scalo".
    Questa battaglia non riguarda solo il Nord, e non è contro Roma o Fiumicino ma "è per il bene dell’intero paese e perché in tutto il paese venga garantito un servizio di trasporto aereo adeguato"

    VOLI A MEDIO RAGGIO

    "L’aumento dei voli a medio raggio da Malpensa così come previsto dal piano Alitalia – ha aggiunto Formigoni rispondendo ad un’altra domanda – non è in grado di compensare le perdite causate dall’abbandono delle rotte intercontinentali, danno calcolato dallo studio Ambrosetti in diversi miliardi di euro".

    LINATE

    Quanto al ruolo di Linate, Formigoni ha confermato la disponibilità di Regione Lombardia a considerare un programma di "razionalizzazione" dello scalo cittadino, il che non significa chiuderlo ma studiare una migliore integrazione con il ruolo di Malpensa come hub.
    "Malpensa – ha aggiunto l’assessore Cattaneo – ha tutte le caratteristiche di un hub e ha ancora le carte in regola e le potenzialità per crescere come hub ma occorre un vettore di riferimento forte che investa su di esso".

    Redazione + agenzie

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