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LOMBARDIA. PREMIO MILANO PRODUTTIVA 2015, MARONI: E’ IMPORTANTE IL CONFRONTO CON CORPI INTERMEDI

(mi-lorenteggio.com) Milano, 7 giugno 2015 – La Regione Lombardia sostiene da sempre chi produce e chi lavora. Abbiamo messo in campo tante iniziative a riguardo, e tante altre ne faremo, ma sempre con il confronto con i corpi sociali, con i corpi intermedi che in Lombardia rappresentano una ricchezza perché mi aiutano a non sbagliare e a decidere, corpi intermedi che qualcuno a Roma vorrebbe cancellare, ma io sono d’accordo perché chi rappresenta chi lavora o le persone in difficoltà merita ascolto dalle istituzioni, noi abbiamo l’obbligo di ascoltare anche se poi tocca a noi decidere". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni partecipando al Premio Milano Produttiva 2015, che si è tenuto al Teatro alla Scala di Milano.

"Contro i costi e i tempi della burocrazia siamo intervenuti e per questo abbiamo avviato da gennaio la sperimentazione in tutte le province degli ‘Angeli anti burocrazia’, 30 giovani laureati lombardi che hanno il compito di andare in fabbrica dall’imprenditore, ascoltare quali sono i suoi problemi con la pubblica amministrazione e risolvergli. A luglio faremo una verifica e se questa sperimentazione funziona la potenzieremo, perché rappresenta un aiuto concreto alle imprese".

"Qui in Regione Lombardia abbiamo il costo più basso di spese per il personale regionale per abitante, appena 18 euro contro gli 89 della media nazionale. I dipendenti pubblici qui sono 41 per mille abitanti contro i 53 della media nazionale. Le spese per consulenze qui sono un quinto rispetto alla media nazionale".

"A livello nazionale – ha detto Maroni – la pubblica amministrazione paga i proprio fornitori in oltre 180 giorni, e infatti ha ricevuto l’apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione UE, mentre qui in Lombardia paghiamo in 30 giorni nella sanità e in 24 giorni negli altri settori. Se tutte le Regioni italiane avessero questi standard, secondo uno studio effettuato dalla ConfCommercio, avremmo un risparmio ogni anno di 30 miliardi di euro. Per cui basterebbe applicare il modello lombardo nella gestione dei costi".

"Il sistema camerale qui da noi funziona bene, rappresenta un aiuto vero e concreto alle imprese. Per questo noi come Regione Lombardia abbiamo condannato l’azione del Governo che rischia di danneggiare le Camere di Commercio e pertanto il mondo delle imprese, per questo la Regione è a fianco al sistema camerale in questa battaglia di giustizia ed equità".

"Abbiamo ottenuto i fondi europei per il periodo 2014-2020, due miliardi di euro, 600 milioni in più della programmazione precedente, questo perché siamo stati bravi a definire concretamente le misure da prendere. Di questi due miliardi la metà andrà a sostegno delle imprese e l’altra metà a sostegno delle politiche attive del lavoro e delle persone fragili e in difficoltà. Sono tanti soldi e li spenderemo tutti, e se necessario aggiungeremo anche risorse della Regione, ma su questo voglio il confronto con tutti e soprattutto con il sistema camerale".

"La Regione Lombardia è quella che contribuisce di più con le sue tasse e quella che dallo Stato riceve di meno, su 100 euro che la Lombardia paga un tasse ne riceve indietro 68, l’obiettivo è arrivare ad avere lo statuto della Sicilia e arrivare ad avere indietro tutti i 100 euro, trattenerli qui tutti, ma intanto ci basterebbe avere lo stesso trattamento di Emilia Romagna e Veneto che ricevono indietro 75 euro, il che significherebbe avere 12 miliardi in più per sostenere le imprese e i lavoratori. Questo è quello che ho chiesto al Governo".

Redazione

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