MISURE CONCRETE – "Il presidente Maroni – ha ricordato l’assessore -, da ministro, aveva proposto e attivato, con coraggio, alcune misure rigide contro il calcio violento subendo anche attacchi dai gruppi degli ultras".
DEVASTAZIONE MENTRE VISITAVO STRUTTURE – "Dopo l’episodio di Varese – ha sottolineato l’assessore Rossi – dobbiamo mettere in campo e rendere misure efficaci per mettere al bando quanti devastano le nostre strutture sportive, per cui già Regione sta investendo per renderle al passo coi tempi". "Proprio mentre io ero a Pavia a un convegno Figc sull’impiantistica – ha rimarcato l’assessore – dei personaggi davvero inqualificabili stavano ferendo una struttura sportiva che ospita calcio, ciclismo e atleti paralimpici".
FUORI DAGLI STADI – "Questi vandali – ha concluso Rossi – devono essere banditi dallo stadio perché non siamo di fronte a tifosi, ma a persone cui lo stadio deve essere interdetto a vita".
" Questa gente va identificata, chi è colpevole dovrebbe ricevere un DASPO permanente. Non dovrebbe più entrare allo stadio per tutta la sua vita". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine dell’assemblea generale di Confagricoltura Varese, rispondendo alle domande dei giornalisti sui gravi atti di vandalismo al ‘Franco Ossola’.
BASTA VIOLENZE – Il Governatore ha ricordato di essere stato un promotore di misure rigide contro il calcio violento. "Un impegno – ha ricordato – che mi è costato anche pesanti attacchi da parte di alcuni gruppi ultras. Questa però – ha ribadito – è la strada da seguire. Chi compie devastazioni come quelle allo stadio di Varese, va identificato e processato, ma la sanzione più grave per questi ‘faziosi’, non ‘tifosi’, è non poter più mettere piede allo stadio".