Il piano, elaborato nei mesi scorsi dall’assessorato all’Ambiente ed Amat
in un percorso di confronto interno all’Amministrazione e aperto ad associazioni e imprese, sarà portato nelle prossime settimane alla Giunta Comunale prima di iniziare l’iter per l’approvazione. Proprio come per il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), infatti, il PAES sarà sottoposto a pubblicazione, osservazioni dei cittadini e al voto del Consiglio Comunale prima di essere deliberato. Con questa proposta l’Amministrazione darà il proprio contributo nell’ambito dell’iniziativa europea Covenant of Mayor (Patto dei Sindaci) che impegna le autorità locali e regionali a ridurre significativamente le emissioni che alterano gli equilibri climatici globali attraverso un miglioramento dell’efficienza energetica nei vari comparti urbani e il potenziamento dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori.
“Si tratta di un piano molto concreto di sostenibilità ambientale– ha spiegato l’assessore Maran – che punta a ridurre la produzione di gas serra, diminuendo nel contempo le emissioni di inquinanti locali, contenendo i consumi energetici e favorendo il processo di transizione energetica, grazie al ricorso a fonti alternative. La proposta di piano prevede una serie di azioni, in buona parte di fatto già in corso, che renderanno la nostra città all’avanguardia dal punto di vista dell’efficientamento energetico, anche grazie al contributo dei milanesi, che negli ultimi anni hanno sviluppato una grande sensibilità verso i temi ambientali. Per questo oggi ho voluto presentare i contenuti del Piano in un incontro pubblico: il coinvolgimento di tutti sarà fondamentale sia nell’iter di approvazione, sia successivamente, quando i comportamenti responsabili dei singoli cittadini e delle imprese potranno davvero contribuire alla realizzazione degli obiettivi prefissati dal PAES”.
L’area di intervento su cui si massimizzeranno gli sforzi e da cui sono previsti i risultati più importanti è quella degli edifici, con un piano di efficientamento e di riqualificazione energetica che prevede l’estensione dell’attuale rete di teleriscaldamento, con un raddoppio della capacità termica attuale, grazie all’allacciamento di importanti edifici pubblici (dopo Palazzo di Giustizia, sono in corso i lavori per l’allacciamento di Palazzo del Capitano – sede centrale della Polizia Locale – Palazzo Reale, gli uffici di via Larga e via Dogana, che permetteranno di risparmiare 1.100 tonnellate di CO2). Un altro esempio virtuoso di intervento sugli edifici pubblici riguarderà il quartiere Lorenteggio: il Comune di Milano, infatti, ha recentemente sottoscritto un Protocollo d’Intesa con Regione Lombardia e ALER, per un progetto di riqualificazione urbana che interesserà 2.667 unità immobiliari, con interventi che riguardano anche l’ecoefficientamento e l’illuminazione pubblica.
Per quanto riguarda l’edilizia privata, si stimolerà il coinvolgimento dei cittadini con iniziative di comunicazione e sensibilizzazione attraverso il potenziamento delle attività degli “Sportelli Energia” e si promuoverà l’efficienza energetica nel settore terziario attraverso accordi con associazioni di categoria, linee guida e regolamenti. Dall’efficientamento degli edifici nel comparto privato si prevede un risparmio di 814 kton di Co2 rispetto al 2005.
In questo quadro si segnala anche che il 15 aprile si è concluso il ciclo di verifiche sperimentali sulle grandi centrali termiche avviato dall’Amministrazione, prima tra tutte le città italiane, in attuazione delle nuove prescrizioni introdotte dalla normativa. Questa attività permette di valutare anche l’efficienza energetica e di suggerire interventi integrati, di miglioramento delle prestazioni energetiche dell’intero sistema edificio-impianto.
Tra le macroaree tematiche su cui il PAES intende intervenire c’è poi la gestione dei rifiuti. Grazie all’introduzione della raccolta dell’organico nel 2012, Milano è diventata la prima città europea con oltre un milione di abitanti insieme a Vienna per percentuale di raccolta, che oggi ha raggiunto il 54%. Oltre ad allargare ulteriormente le buone pratiche di raccolta tra i cittadini, il PAES intende promuovere politiche mirate alla riduzione della produzione dei rifiuti e il potenziamento della capacità di recupero di materia ed energia della frazione organica.
Un altro grande contributo al raggiungimento dell’obiettivo del –20% arriverà dal capitolo mobilità. Il PAES assume infatti come proprie le strategie e gli obiettivi del PUMS (il potenziamento del trasporto pubblico su scala metropolitana, l’incremento delle zone 30, la realizzazione di una Low Emission Zone alle porte della città in grado di controllare gli accessi dei mezzi più inquinanti, l’estensione dei sistemi di sharing e degli itinerari ciclabili, oltre allo sviluppo della mobilità elettrica) sottolineando che da quelle strategie deriva anche la riduzione di emissioni climalteranti (369 kton, pari a un quarto dell’obiettivo).
Nel campo dell’illuminazione pubblica, il grande intervento di sostituzione di tutti i corpi illuminanti di Milano con lampade a led è in corso e già completato all’80%: entro agosto Milano, raggiunto il 100%, sarà la prima grande città al mondo ad essere completamente illuminata con luci a basso consumo energetico, per un risparmio di 31,3 kilotonnellate di CO2 rispetto al 2005.
In totale, l’attuazione del PAES porterebbe ad una riduzione di 1484 kilotonnellate di Co2 rispetto al 2005, passando dalle 7.418 kton del 2005 alle 5.934 previste nel 2020. In questo quadro sarà di grande importanza la collaborazione tra Milano e i comuni contermini, nel quadro della positiva sfida rappresentata dalla Città Metropolitana.
Redazione