Lecco, 30 gennaio 2015 – "Dite alle mamme che hanno raccolto le firme e alle famiglie che prima si rivolgevano al ‘Mangioni’ che Regione Lombardia continuerà ad occuparsi di loro con una serie di servizi ancora migliori avendo rafforzato tutte le attività ambulatoriali nell’ambito del percorso nascita". E’ quanto ha ribadito il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani in visita questa mattina al ‘G.B. Mangioni Hospital’ di Lecco, che dall’inizio dell’anno ha chiuso e riconvertito il proprio punto nascite avendo dato seguito a quanto previsto dalle linee d’indirizzo nazionali che prevedono la razionalizzazione e l’ottimizzazione di quelle strutture che fanno registrare annualmente un numero di parti inferiore a 500.
MAGGIORE SICUREZZA – "E’ noto – ha continuato Mantovani – che la letteratura medica da tempo conferma come per garantire più sicurezza nel percorso nascita ci siano alcune condizioni fondamentali, sicurezza che non dipende esclusivamente dalla disponibilità di tecnologie all’avanguardia, ma soprattutto dall’esperienza di chi le utilizza. Come Regione Lombardia noi intendiamo garantire ancora più sicurezza alle famiglie in uno dei momenti più belli della loro storia. La vita di ogni bambino per noi è fondamentale e prioritaria".
GARANTITE LE ATTIVITA’ AMBULATORIALI – "Per il percorso nascita – ha evidenziato l’Assessore alla Salute – come condiviso anche con l’Azienda Ospedaliera di Lecco, abbiamo inoltre garantito il mantenimento delle attività ambulatoriali con particolare riferimento a visite ostetriche, ecografie ostetriche, corsi di preparazione al parto e altri accertamenti diagnostici secondo protocolli condivisi e sostegno all’allattamento al seno".
MGLIORATA L’OFFERTA SANITARIA – L’assessore alla Salute ha poi sottolineato come con ‘encomiabile tempismo’ al ‘G.B. Mangioni Hospital’ di Lecco siano stati già adottati i cambiamenti strutturali e funzionali concordati con l’Asl con l’attivazione di 7 posti tecnici nell’area sub acuta, a cui se ne aggiungono 4 per Urologia e altrettanti per Ortopedia per l’area di ricovero e cura. "Sono state, pertanto, ridistribuite le risorse nel potenziamento dei servizi che lo necessitavano – ha concluso l’assessore Mantovani – andando incontro alle richieste dei cittadini e migliorando ulteriormente l’offerta sanitaria".