Confessioni religiose, Prodi firma nuove intese

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    Roma 4 aprile 2007 – Si è svolta oggi a Palazzo Chigi la cerimonia di firma delle intese, stipulate ai sensi dell’articolo 8, comma terzo, della Costituzione, tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, e i rappresentanti delle seguenti confessioni religiose: Tavola Valdese (modifica dell’intesa vigente); Unione delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno (modifica dell’intesa vigente); Chiesa Apostolica in Italia; Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni; Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova; Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale; Unione Buddhista Italiana; Unione Induista Italiana. Alla cerimonia ha partecipato anche il Ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero.
    La modifica dell’intesa vigente con la Tavola Valdese consentirà alla Confessione religiosa di concorrere anche alla ripartizione dell’ulteriore quota dell’8‰ risultante dalle scelte non espresse (alla ripartizione partecipano attualmente lo Stato, la Chiesa Cattolica, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia e l’Unione delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno).
    La modifica dell’intesa vigente con l’Unione delle Chiese cristiane avventiste del 7° Giorno consentirà il riconoscimento delle lauree in teologia rilasciate dall’Istituto Avventista di Cultura Biblica “Villa Aurora” di Firenze, ai sensi della vigente normativa in materia.
    Alle confessioni religiose che hanno stipulato nuove intese non saranno più applicabili, dopo l’entrata in vigore delle rispettive leggi di approvazione, le disposizioni della normativa 1929-1930 sui cosiddetti “culti ammessi”.
    Con la firma di queste intese il Governo, in conformità alle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio, il quale ha sottolineato che è compito dello Stato assicurare la salvaguardia della libertà di religione in regime di pluralismo confessionale e culturale, compie un ulteriore passo avanti nell’attuazione dell’articolo 8 della Costituzione, allargando l’ambito e il numero delle Confessioni religiose con le quali lo Stato italiano ha un rapporto pienamente conforme al dettato costituzionale.
    I testi dei relativi disegni di legge di approvazione, ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione, dovranno essere quindi sottoposti al Consiglio dei Ministri per la successiva trasmissione al Parlamento, al fine di avviare l’iter legislativo.

    Redazione

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