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Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

LOMBARDIA. CIBO, POMORETE PRIMA FILIERA DI QUALITÀ A EXPO 2015

(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 luglio 2014-  Pomorete, la prima filiera italiana del pomodoro, con 12 aziende, 500 milioni di euro di fatturato e 3.000 dipendenti, sposa il Protocollo per un Cibo sano, genuino e controllato, che sarà sottoscritto dai Paesi che parteciperanno a Expo. Lo hanno spiegato, questa mattina, in una conferenza stampa, Dario Squeri, presidente di Pomorete, e Gianni Fava, assessore regionale all’Agricoltura. "Vedere che un sistema di imprese anticipa la politica e individua una proposta che viene dalla stessa – ha detto Fava – e la declina in modo concreto è un fatto positivo, un segno di lungimiranza. Questo atteggiamento ci consentirà di emanciparci per i prossimi anni. La filiera agroalimentare dovrà essere competitiva sul versante della qualità: se su questo aspetto non ci diamo delle regole, rischieremo di aver perso tempo e di non aver capito la sfida che ci aspetta".

PRODURRE BENE NELL’INTERESSE DEL CONSUMATORE – "Una causa sostenuta dall’inizio della legislatura, quella della qualità, della sicurezza alimentare e della lotta alla contraffazione – ha aggiunto l’assessore -. Quello di Pomorete è il primo esempio, ma vorrei che ne seguissero altri, a maggior ragione in vista di Expo 2015. Appuntamento a cui ci presentiamo con idee e proposte concrete. Dobbiamo spiegare chiaramente al consumatore quello che mangia, perché ha quel prezzo. In Lombardia le imprese sanno fare tutto bene, dal caviale alla mozzarella: noi siamo in grado di garantire la qualità su tutta la filiera, nell’interesse del consumatore stesso, che deve prediligere qualità, salubrità degli alimenti. Temi non secondari, nella prospettiva di gravare sempre meno sui costi della sanità. Dobbiamo mangiare meglio, valorizzare la qualità: su questo non mancherà mai il nostro impegno".

AZIENDE CERTIFICATE DALLA A ALLA Z – "Abbiamo creato una bottiglia che sposa in pieno nell’etichetta l’indicazione di Regione Lombardia – ha spiegato Squeri, presentando la prima bottiglia che reca la dicitura ‘prodotta secondo il Protocollo Cibo sano, genuino e controllato’ -. Noi possiamo certificare tutta la filiera: dalla piantina di pomodoro, all’irrigazione, passando alla trasformazione e al sistema di distribuzione e logistica, grazie alla maggior azienda di logistica italiana legata all’alimentare tra i nostri aderenti". L’obiettivo è essere concorrenziali: "in una competizione mondiale estrema anche per un prodotto povero come il pomodoro – ha aggiunto Squeri – per essere competitivi con gli altri Paesi e per offrire il pomodoro del Nord Italia a prezzi competitivi e valorizzando la qualità".

Redazione

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