Inaugurata la mostra ‘Kandinsky e l’astrattismo in Italia’. Sgarbi: “Un altro grande artista legato a Milano”

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    09 marzo 2007 – Si è inaugurata oggi la mostra “Kandinsky e l’astrattismo in Italia. 1930 – 1950”,
    “Questa mostra – ha dichiarato l’assessore alla Cultura – si inserisce in una linea di continuità che lega l’attività culturale del nuovo assessorato con quella avviata in precedenza: il filone seguito è quello di mostre dedicate ad autori che hanno un forte legame con Milano, inaugurato con le personali dedicate a Boccioni, grande artista milanese di inizio Novecento, e a Tamara de Lempicka, che tenne la sua prima personale proprio a Milano nel 1925”.

    “Il percorso della mostra, nel suo articolarsi armonico – ha continuato Sgarbi – testimonia come la grande energia di Kandinsky sia entrata nel panorama artistico milanese degli anni Trenta, l’abbia fertilizzato e abbia influenzato in modo radicale gli astrattisti milanesi, alcuni dei quali hanno sentito Kandinsky come un riferimento inevitabile”.

    La mostra dedicata a Kandinsky si arricchirà presto di una nuova importante opera. L’assessore alla Cultura ha infatti annunciato che questa mattina la Giunta ha varato lo stanziamento necessario per far arrivare “Composizione VII”, del 1913, dalla Galleria Tret’jakov di Mosca. “L’opera – ha concluso l’assessore alla Cultura – assomma e sintetizza tutto l’astrattismo al suo stato germinale”.

     Così è intervenuto il Sindaco di Milano Letizia Moratti questa sera a Palazzo Reale, in occasione dell’inaugurazione

    “Questa mostra è importante" – ha dichiarato il Sindaco –  "perché Kandinsky ha dato al mondo un’impronta straordinaria all’arte, grazie alla sua concezione figurativa che ha lanciato un ponte tra le diverse espressioni artistiche, in particolare i rapporti tra musica e pittura. È sicuramente un artista di rottura, che insieme a Stravinsky ha rinnovato in maniera straordinaria l’arte, dando inizio all’astrattismo”.

    Oltre al Sindaco erano presenti l’assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, Martina Mazzotta, del Comitato Scientifico Fondazione Mazzotta e Pietro Guindani, amministratore delegato di Vodafone Italia, sponsor ufficiale della Mostra.

    “Nel 1934, quando l’arte di Kandinsky non era riconosciuta,” ha proseguito Letizia Moratti, “Milano, unica città in Italia, l’ha accolto ed ha esposto le sue opere alla Galleria del Milione, dimostrando con questo di essere una Città capace di guardare oltre, capace di non soffermarsi all’arte consentita, protetta, di Stato, ma in grado di rompere barriere culturali e capire l’innovazione vera”.

    “Questa è la dimostrazione di una Milano già allora innovativa, capace di far proprie le linee più avanzate di un’arte che in quel preciso momento storico, in altri paesi non veniva riconosciuta. Questa mostra”, ha concluso il Sindaco Moratti, “che con la composizione 7 è una delle più importanti, vuole essere un omaggio a Kandinsky. L’astrattismo italiano ha avuto in questo uomo un grande maestro”.

    Redazione + agenzie

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