SPACCIAVA DROGA AI CLIENTI DELLA MOVIDA: LA SQUADRA MOBILE DI LODI ARRESTA UN CITTADINO RUMENO DEDITO AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI

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(mi-lorenteggio.com) Lodi, 8 ottobre 2024 – Nella giornata del 4 ottobre u.s., personale della Squadra Mobile della Questura di Lodi, nell’ambito dei servizi di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti sul territorio del Capoluogo, ha tratto in arresto un cittadino rumeno, colto nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di cocaina e marjuana.

I poliziotti della Sezione Antidroga, acquisiti – grazie ad attività info-investigative d’iniziativa – vari indizi in merito alla cessione di sostanze stupefacenti ai clienti di alcuni locali della movida lodigiana da parte di un soggetto rumeno, pregiudicato per reati in materia di droga nonché in danno al patrimonio e alla persona, si appostava in prossimità dell’abitazione del sospettato, al fine di osservarne i movimenti e le frequentazioni.

Verso le ore 21.30, l’uomo, sotto lo sguardo attento dei poliziotti in borghese, usciva di casa, raggiungeva un uomo, italiano di trent’anni, fermo da alcuni minuti poco distante dallo stabile, e gli consegnava qualcosa. A quel punto, il personale della Squadra Mobile, ritenendo di aver assistito ad una cessione di stupefacente, anche in considerazione del fare circospetto e guardingo dei due soggetti, li sottoponeva a controllo.

Il cittadino italiano veniva trovato in possesso di gr. 1 di cocaina, divisi in due dosi, mentre sulla persona del rumeno, all’esito di perquisizione personale, venivano rinvenute 14 dosi preconfezionate di sostanza, poi accertata quale cocaina, pronte per essere cedute ad altri acquirenti.

La ricerca delle fonti di prova veniva poi estesa all’abitazione dell’uomo, ove venivano scoperti un bilancino di precisione, strumento di tipico utilizzo da parte degli spacciatori per la quantificazione delle dosi, materiale per il confezionamento e sostanza stupefacente del tipo marjuana, a conferma, ulteriore, dell’attività illecita svolta dal soggetto.

L’uomo veniva, pertanto, arrestato in flagranza di reato e, all’esito del rito direttissimo celebratosi il giorno seguente, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa di essere processato per il reato contestatogli.

Redazione

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