Dopo aver proposto lo spettacolo teatrale Sālam/Shalom il Comune di Buccinasco, in collaborazione con l’associazione Amici della Biblioteca, propone un nuovo momento di riflessione sui due popoli in guerra
(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 19 settembre 2024 – “Muori Sansone con tutti i Filistei”. È a Gaza che la Bibbia colloca il celebre episodio in cui il guerriero ebreo perde la vita insieme ai nemici. Da Gaza il 7 ottobre 2023 le milizie di Hamas hanno sconfinato per compiere in Israele il terribile attacco terroristico contro la popolazione ebraica. Sugli abitanti di Gaza il governo israeliano ha scatenato la sanguinosa offensiva militare con il massacro di oltre 36 mila civili fino ad oggi.
Buccinasco torna a riflettere sul conflitto tra Israele e Palestina, dopo lo spettacolo-testimonianza andato in scena lo scorso maggio Sālam/Shalom. Due padri, lettura scenica tratta da “Apeirogon”, di Colum McCann.
La prossima occasione sarà l’incontro con il celebre giornalista Gad Lerner, che presenterà il suo ultimo libro “Gaza. Odio e amore per Israele”. L’evento, organizzato dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione Amici della Biblioteca di Buccinasco, venerdì 20 settembre alle ore 21 al Centro Civico Marzabotto (via Marzabotto 3 a Buccinasco), con ingresso libero.
“Un onore per Buccinasco – dichiara la vicesindaca Rosa Palone, assessora all’Associazionismo – poter ospitare un giornalista con la carriera e la professionalità di Gad Lerner. Un profondo conoscitore della questione israelo-palestinese, un professionista intellettualmente onesto, con la schiena dritta, che può aiutarci ad approfondire uno dei temi più complessi a livello internazionale. Gaza. Amore e odio per Israele è un libro in equilibrio tra sentimenti e politica, emozioni e razionalità in cui Lerner si mette in discussione per farci capire cosa sta accadendo in medio oriente. Un’opportunità di crescita culturale per la nostra città”.
Gad Lerner si misura con il fanatismo identitario che ha contagiato i due popoli in guerra, da ebreo per il quale Israele ha significato salvezza. Le spaccature della società israeliana, il rinchiudersi in se stesse delle Comunità ebraiche della diaspora, che si sentono incomprese e lanciano accuse di antisemitismo a chi solidarizza con i palestinesi, lo riportano alle domande cruciali che già si poneva Primo Levi: che futuro può avere questo Israele? Che funzione può esercitare il filone ebraico della tolleranza?
Redazione