“I Milanesi non conoscono Milano”: ritornano le Giornate PeriferiArtMi (20-22 Settembre 2024)

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“I Milanesi non conoscono Milano e le sue Periferie”. Venerdì 20-Domenica 22 Settembre 2024, riprendono le “Giornate PeriferiArtMi”. Un ricco Calendario mensile per far conoscere la Milano degli antichi Borghi e dei nuovi Quartieri della periferia. Partecipazione gratuita.

(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 Settembre 2024 – “I milanesi non conoscono Milano”, ma in questo fine settimana Venerdì 20-Domenica 22 Settembre 2024 riprendono gli appuntamenti mensili delle “Giornate PeriferiArtMi” con un ricco Calendario per far conoscere la Milano degli antichi Borghi e dei nuovi Quartieri della periferia.

Da Baggio a Crescenzago, da Lambrate a Trenno, tutti Comuni aggregati a Milano nel 1923 ed oggi “periferia urbana”. «Un articolato Calendario con oltre venti “sopralluoghi accompagnati” – evidenzia Marco Balsamo, coordinatore delle “Giornate” avviate nel 2020 – per far conoscere la Milano “periferica” degli antichi Borghi e nuovi Quartieri, attraverso il legame con i relativi beni artistici, architettonici, paesaggistici e museali. Sopralluoghi per conoscere, ma anche per prendercene cura» (info: www.periferiartmi.it, partecipazione gratuita). Sono già 581 i “sopralluoghi accompagnati”, resi possibili dalla fattiva disponibilità e passione di 48 associazioni ed enti attivi sul territorio (prossimi 18-20 Ottobre).

Crescenzago l’ex sede del Municipio e Casa Berra. A Pratocentenaro la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano, che custodisce il patrimonio documentale cittadino, e l’Auditorium Ca’ Granda che ospita la “Maratona musicale”.

In Farini l’esclusivo Museo della Macchina da scrivere, per ammirare 600 pezzi provenienti da tutto il mondo, che ne fanno un museo più unico che raro, anche se «altri 1.600 pezzi sono stipati in uno scantinato – evidenzia Umberto Di Donato, anima e presidente del Museo – in attesa di trovare nuovi spazi» è l’appello rivolto alla città, affinché questo patrimonio non vada perso, come avvenuto con il Museo del Manifesto cinematografico di Via Gluck.

Quindi, il Parco di Villa Scheibler a Vialba/Quarto Oggiaro, il Parco delle Cave con Casa Petrarca ed il Parco di Trenno con il Milan War Cemetery a perenne monito. Poi, l’antico borgo di Quarto Cagnino, comune autonomo fino al 1869, e quello dell’Ortica. Ma, anche il Complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese II°, molto noto e visitato dalla comunità internazionale dell’architettura, forse meno dai milanesi che, anche con l’Itinerario Memoria storica, possono guardare il problematico Quartiere Aler San Siro da un’altra prospettiva.

Poi, la monumentale Certosa di Milano in Garegnano, fondata nel 1349, un gioiello architettonico completamente affrescato, ma sconosciuto ai più, «anche se ogni giorno decine di migliaia di auto le passano accanto, entrando o uscendo dall’autostrada, ma – si rammarica Roberto Gariboldi, Associazione Amici della Certosa – corriamo e non guardiamo», e la Basilica dei Santi Nereo e Achilleo all’Acquabella con le pregevoli ed imponenti dodici nuove icone realizzate a Iulian Rosu (ciascuna m. 5×4) dedicate ai cicli dell’Avvento Ambrosiano e della Quaresima, nonché le chiese di San Martino a Lambrate e di San Materno Figino con il concerto della rassegna “CoriMilano per le Periferie”.

Ma l’invito è anche a prendere conoscenza e cura del patrimonio lasciato in un colpevole stato di degrado: l’antica Chiesetta di San Giorgio a Roserio, consegnata ad un distruttivo abbandono, malgrado tutt’intorno svettino le nuove costruzioni del dopo Expo, e l’ex Istituto Marchiondi ai margini dell’abitato di Baggio, anch’esso in stato di degrado «mentre il MoMA-Museum of Modern Art di New York ne ha esposto il plastico – evidenzia l’architetto Sonia Gianotti, del Doposcuola Associazione Giovani e Famiglia  – per l’intrinseco valore architettonico, senza dimenticare l’innovativa valenza educativa». Ciò a conferma della necessità di un cambio organizzativo istituzionale, perché è evidente che non basta un vincolo delle Belle Arti per conservare un monumento, ma ci vuole una presa in carico “territoriale” e i Municipi avrebbero un importante compito da svolgere.

Quindi, possiamo dire che «le “Giornate PeriferiArtMi” offrono una conoscenza diffusa della città – evidenzia Walter Cherubini, portavoce di Consulta Periferie Milano – affinché nessuno dei 166 antichi Borghi e nuovi Quartieri periferici e chi vi dimora rimanga dimenticato. Tra l’altro, anche come continuazione del Centenario dell’aggregazione a Milano degli Antichi Comuni Milanesi 14 dicembre 1923-2023, data peraltro sconosciuta anche perché non insegnata a scuola, una lacuna storico-geografica che va colmata». Insomma, Milano è ancora quasi tutta da conoscere: protagonisti i milanesi!

Redazione

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