Il Comune esegue trattamenti larvicidi e adulticidi sulle aree pubbliche per contenere la presenza delle zanzare. Anche i privati hanno l’obbligo di rispettare alcune norme igienico-sanitarie come stabilisce l’Ordinanza firmata questa mattina dal sindaco
(MI-lorenteggio.com) Buccinasco, 1 luglio 2024 – Questa mattina il sindaco Rino Pruiti ha firmato un’Ordinanza per la lotta contro la zanzare tigre e le altre specie di zanzare, che tutti i proprietari/conduttori sono tenuti a rispettare.
Il Comune di Buccinasco ogni anno destina risorse per eseguire trattamenti larvicidi e adulticidi sulle aree pubbliche, finalizzati al contenimento delle popolazioni di zanzare. È importante però che anche la cittadinanza osservi alcune basilari norme igienico-sanitarie che hanno lo scopo di contenere l’infestazione da zanzare sotto la cosiddetta “soglia del disturbo” e in particolare scongiurare la diffusione della zanzara tigre.
Si ordina di:
• evitare nelle aree contigue alle abitazioni (terrazzi, giardini, orti, ecc.) e in luoghi poco accessibili o nascosti (sotterranei, cantine, intercapedini, ecc.) la formazione di pozze, di ristagni e di raccolte d’acqua, rimuovendo qualsiasi potenziale contenitore per lo sviluppo larvale delle zanzare (es. secchi, bacinelle, bidoni, barattoli, manufatti edilizi, rifiuti, ecc.);
• pulire periodicamente le grondaie e i pluviali per favorire il libero deflusso delle acque piovane ed evitare eventuali ristagni;
• coprire gli eventuali contenitori d’acqua inamovibili, quali per esempio vasche di cemento. bidoni e fusti per l’irrigazione degli orti, con coperchi a tenuta, teli di plastica tenuti ben tesi, onde evitare possibili ristagni di acqua piovana, dove questo non sia possibile con zanzariere per impedire che gli esemplari adulti delle zanzare possano deporvici le uova e non lasciare l’acqua nei contenitori di irrigazione per più di 5-6 giorni;
• svuotare frequentemente, lavare e capovolgere (se non utilizzati) contenitori di uso comune come sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi di animali domestici, innaffiatoi e simili, evitando di sversarli nei tombini. Queste azioni vanno eseguite dopo l’innaffiatura o a seguito di temporali estivi (almeno ogni 5-7 giorni) per evitare lo sviluppo delle larve;
• pulire bene i vasi prima di portarli all’interno, durante i periodi freddi o prima di esporli all’esterno, in quanto l’abitudine di portare le piante al riparo, durante l’inverso, è una delle cause principali che generano la schiusa delle uova invernali, non appena le piante stesse vengono di nuovo esposte e innaffiate nella stagione primaverile;
• Pulire periodicamente (almeno due volte all’anno) i tombini ostruiti dai detriti, controllare il corretto funzionamento della sifonatura soprattutto prima dell’avvio dei cicli di intervento antilarvale e, possibilmente, mettere una retina all’interno del tombino;
• ispezionare le caditoie per la raccolta di acqua piovana e, se hanno acqua stagnante, pulirle e svuotarle almeno ogni settimana;
• non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura, forma o dimensione, collocati negli spazi aperti (pubblici e privati) compresi terrazzi, balconi e lastrici solari e in qualsiasi luogo dove possa formarsi, anche occasionalmente, raccolta di acqua piovana o stagnante anche temporaneamente, al fine di evitare il formarsi di focoloai;
• mantenere puliti e rasati i prati e i giardini eliminando le sterpaglie;
• innaffiare i prati, i giardini e gli orti preferibilmente in orari notturni e non diurni o serali;
• controllare e sostituire frequentemente l’acqua nei contenitori dei fiori nei cimiteri; nel caso di utilizzo di fiori di plastica, usare della sabbia o dei sassi e non l’acqua per appesantire i vasi; i vasi non utilizzati vanno rimossi o capovolti in modo da non consentire alcuna raccolta e ristagno di acqua;
• introdurre nei vasi portafiori, presenti per esempio nei cimiteri, piccoli filamenti di rame (10-20 gr per litro) che, a contatto con l’acqua, si ossidano divenendo tossici per le larve di zanzara;
• provvedere nel caso di fontane ornamentali, laghetti artificiali e simili, alla eventuale introduzione nelle stesse di pesci larvivori (pesci rossi, gambusie, ecc.);
• prosciugare completamente le piscine non in esercizio: qualora vengano ricoperte con teli è necessario svuotare entro 5 giorno da ogni precipitazione atmosferica l’acqua in essi eventualmente accumulatasi mediante pompaggio;
• non utilizzare pneumatici come zavorre per teli plastici o altra funzione che richieda la loro esposizione all’aperto, al fine di non favorire la proliferazione di zanzare nei ristagni d’acqua che si accumulano al loro interno;
• convogliare in appositi apparati di scarico la condensa prodotta dagli impianti di climatizzazione;
• posizionare una retina a maglie fini intorno agli sfiati delle fosse biologiche;
• non lasciare copertoni all’aperto perché, riempiendosi di acqua, costituiscono il luogo ideale per lo sviluppo delle zanzare;
• eliminare l’acqua dagli evaporatori dei termosifoni (quando i relativi impianti sono spenti) e dai condizionatori d’aria;
• chiudere le porte, le finestre e i canali di aerazione che collegano i locali caldaia, le cantine, i box o altro con l’esterno alla fine della stagione estiva oppure applicare reti anti-zanzara alle aperture stesse;
• nelle fontane da giardino, negli stagni e laghetti ornamentali, nelle vasche e nelle cisterne per la raccolta di acqua a cielo libero introdurre pesci larvivori (es. pesci rossi);
Ulteriori prescrizioni sono rivolte ai proprietari/conduttori di aree agricole, alle aziende agricole e zootecniche che detengono animali per allevamento, ai responsabili di cantieri fissi e mobili, ai proprietari/conduttori di stoccaggio di copertoni all’aperto, luogo preferenziale per la deposizione delle uova della zanzara tigre quando all’interno è presente acqua.
L’Ordinanza è pubblicata sul sito internet comunale.
Il provvedimento è in vigore dal 1° luglio al 31 ottobre 2024.
La violazione delle norme previste dall’Ordinanza comporta la sanzione amministrativa fino a 500 euro.
Redazione