Rho. Presentati a Terrazzano il progetto della nuova scuola Sante Zennaro e tutti i progetti per la frazione

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Il Sindaco Orlandi: “Attenzione alle esigenze della didattica. Procediamo in costante dialogo con i residenti”

(mi-lorenteggio.com) Rho, 18 aprile 2024 – L’Amministrazione comunale ha illustrato la sera del 17 aprile 2024 ai cittadini di Terrazzano il progetto per l’edificazione di una nuova sede per la scuola primaria “Sante Zennaro”. Giunta e progettisti hanno quindi risposto alle tante domande dei residenti, consolidando il dialogo avviato nei mesi scorsi con tutti gli interlocutori coinvolti. Presenti in sala anche i consiglieri comunali Paolo Bindi e Giuseppe Caronni.

La scuola si svilupperà su un unico livello con una superficie di 1.370 metri quadrati. Avrà uno spazio Agorà, cinque aule per le classi, due aule dedicate ai bambini con qualche fragilità, quattro laboratori, una sala polifunzionale e un refettorio. Il progetto, al via nei prossimi giorni, prevede 546 giorni di lavori, costerà 3.238mila euro. La scuola dovrebbe essere pronta per l’anno scolastico 2025- 2026.

“Quella di Terrazzano è una comunità bella, con una solida identità – ha evidenziato il Sindaco Andrea Orlandi, ringraziando il parroco don Diego Crivelli per avere messo a disposizione il salone parrocchiale – Da anni qui non si vedevano investimenti importanti, ora uno dei progetti di Rho la città che cambia rappresenta una novità significativa. Rho vede partire tanti altri cantieri, tutti in contemporanea, perché la fonte di finanziamento è la medesima. Penso al refettorio della scuola Federici, al nuovo asilo che porterà 60 posti ampliabili a 72. E poi, vicino a Terrazzano, il centro sportivo De Gasperi e appartamenti sequestrati alla mafia usati a scopi sociali. Abbiamo deciso di cogliere le opportunità offerte dal PNRR, che porta in città 65 milioni di euro, mentre ogni anno abbiamo una capacità di investimento pari a 5 milioni. Era un treno da non perdere. Dovevamo intercettare finanziamenti perché Rho si allineasse allo sviluppo di Mind: nulla arriva se si sta fermi. Ora affrontiamo una fase di disequilibrio per passare a un nuovo equilibrio successivo. Cerchiamo di procedere con un confronto costruttivo”.

A questo proposito il Sindaco ha ricordato la richiesta del Centro Anziani di poter mantenere la propria sede: “Abbiamo richiesto di poter mantenere parte della vecchia scuola destinata a demolizione. Attendevamo una risposta entro questo incontro pubblico, ma purtroppo non è arrivata. Non abbiamo dogmi, cerchiamo di trovare insieme a voi la strada migliore in un contesto, quello del PNRR, caratterizzato da una notevole rigidità a livello di regole”.

“La scuola Sante Zennaro è fortemente ancorata al territorio – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici edifici Emiliana Brognoli, ricordando l’impegno della dirigente Annapaola Menotti e dell’ingegner Daniele Forcillo. Presente in sala anche l’assessore all’Urbanistica Edoardo Marini – Abbiamo pensato a un miglioramento, dal momento che nella sede attuale mancano una palestra e spazi didattici moderni. Ci siamo mossi in un contesto competitivo: nel 2020-2021 erano candidati 550 progetti in tutta Italia, tra le 15 scuole finanziate in tutta la Lombardia c’è questa. L’idea di base è figlia di un confronto tra pedagogisti, esperti e architetti che hanno definito la scuola del futuro, parlo di Stefano Boeri, Cino Zucchi, Renzo Piano. Era una scommessa di rinascita nel mezzo della pandemia, adesso il cambiamento va reso operativo. Una scuola ha un tempo di vita pari a 50-60 anni. L’edificio attuale risale al 1964 ed è stato ampliato negli anni Ottanta. Oggi presenta carenze di organizzazione e necessità di una palestra. Il progetto si svilupperà nell’area comunale adiacente alla scuola esistente: prima si costruisce e poi sarà abbattuta la vecchia sede, evitando disagi per i trasferimenti. Ringrazio la dirigente e il corpo docenti per il confronto e i suggerimenti: le aule per i più fragili sono frutto di un ragionamento avviato con loro”.

L’ingegner Riccardo Monico ha evidenziato l’entusiasmo che ha accompagnato la nascita del progetto: “I bimbi entreranno nell’Agorà, le classi avranno tutte visuale sul giardino interno, la palestra avrà un accesso anche dall’esterno per essere usata anche fuori dall’orario scolastico, così come la mensa che è pensata come aula civica a disposizione del territorio. L’edificio sarà dotato di impianti moderni e nasce a risparmio energetico: il riscaldamento sarà a pompa di calore, il 74 per cento della energia arriverà dai pannelli fotovoltaici”.

L’architetto Maurizio Garrasi ha precisato: “Le aule sono disposte a est, il che permette l’irraggiamento solare nelle ore mattutine, con una schermatura data dal porticato posto davanti alle aule. Grandi vetrate permetteranno la vista sul giardino, i laboratori sono rivolti verso il parco pubblico. La mensa sarà accessibile da via don Giuseppe Bianchi. La scuola sarà un nuovo luogo della città ben riconoscibile, con una composizione architettonica semplice e con colori diversi a connotare gli spazi. L’edificio sarà ben climatizzato e conterà su una ottima circolazione dell’aria, su luce naturale e artificiale studiate con cura. A breve partirà il cantiere, che impone l’abbattimento di alcuni alberi rimpiazzati poi con il doppio di quelli cancellati. A fine lavori l’area cani rimarrà attiva, l’area giochi sarà rinnovata. Il Comune ha poi richiesto una fascia di parcheggi pubblici per sosta prolungata e sosta breve”.

La scuola avrà doppio ingresso: da via Dalmazia, come oggi, da via don Bianchi, cosa che permette di suddividere i flussi di traffico. Sono previsti interventi sulle vie don Bianchi, Monviso e Friuli.

L’assessora all’Ambiente e alla Mobilità Valentina Giro ha chiarito: “E’ in corso di redazione il Piano generale del traffico, che prevede delle sistemazioni viabilistiche sulla frazione, con istituzione di sensi unici per migliorare la circolazione e ricavare spazio per pedoni e ciclisti, salvaguardando il passaggio degli autobus del trasporto pubblico urbano e extra-urbano. Al parco sono previsti interventi per oltre 100mila euro. L’area giochi, ora divisa in diverse parti, sarà riorganizzata in un’area unica, con pavimentazione colorata che garantisce pulizia e sicurezza, e un grande gioco a forma di nave pirata con diverse possibilità di salita da parte dei bambini. Ci saranno altalene anche per i bambini con disabilità e giochi sensoriali. La posizione della “nave” è stata studiata per garantire l’ombreggiatura, grazie alla presenza di un tiglio stupendo. Saranno risistemati vialetti e panchine”.

Altro tema affrontato da Valentina Giro è stata la nuova casa dell’acqua: “La richiesta è partita nell’ambito della Consulta frazioni, Gruppo CAP la realizzerà con una spesa di 40mila euro. Sarà attivata entro fine anno in via don Fumagalli”.

Sono emerse richieste di parcheggi più larghi viste le dimensioni delle auto odierne, di passaggi pedonali più sicuri verso il cimitero, di spazi per gli adolescenti, di telecamere nel parco dove lo scorso anno sono avvenuti episodi di schiamazzi e danneggiamenti. Rispetto al teleriscaldamento, il Sindaco ha chiarito che Terrazzano sarà destinataria di raccordi, ma solo nel lungo periodo, quando sarà completato l’anello di tubazioni che permetterà di raggiungere tutto il territorio.

L’assessore Paolo Bianchi ha fatto il punto sui giovani: “Puntiamo ad agganciare gli adolescenti, attraverso il Ludobus, cercando di utilizzare i nuovi laboratori della scuola e magari anche quelli oratoriani. Portico e mensa della scuola garantiranno altri spazi di incontro. I ragazzi chiedono idee nuove, come calcio a tre, pareti per arrampicare. Al Molinello trovano arrampicata sugli alberi, ginnastica militare, canestri per il basket. Magari, un domani, nello spazio verde che avremo dopo la demolizione della scuola non servirà un campo da calcio, ma qualcosa di diverso. Siamo in ascolto delle esigenze dei ragazzi”.

Il Sindaco ha anche annunciato il progetto per sedici loculi al cimitero di Terrazzano, su proposta dell’assessore Maria Rita Vergani: “Abbiamo bloccato la vendita ai viventi. Ne costruiamo un numero adeguato e non elevato perché dal 2026, alla scadenza di molte concessioni ventennali e quarantennali, ne avremo a disposizione molti altri”.

Alla richiesta di asfaltature di strade e marciapiedi, Andrea Orlandi ha replicato: “Non serve essere un bravo sindaco per asfaltare, basta avere i soldi. Come ho detto, ogni anno abbiamo a disposizione 5 milioni per ogni necessità. Per asfaltare servirebbero 13 milioni. Nel bilancio di quest’anno abbiamo inserito 850mila euro per le strade, altri 400mila per i marciapiedi. Ma su tutto il territorio cittadino. Purtroppo il PNRR si è dimenticato delle manutenzioni di strade, edifici e spazi verdi. Noi ce la stiamo mettendo tutta”.

Redazione

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