Crescono gli investimenti per rafforzare la solidità industriale del Gruppo, grazie agli straordinari risultati conseguiti nei primi tre anni del Piano 2021-2030.
Business allineati ai trend di lungo periodo per generare valore sostenibile, garantendo solidità finanziaria e rendimenti per gli azionisti.
Infrastrutture, persone, imprese, decarbonizzazione e sviluppo future-fit, gli elementi chiave della strategia.
Prosegue l’impegno per la transizione ecologica del Paese.
- 22 miliardi di euro di investimenti in 12 anni di cui:
- 6 per l’Economia circolare
- 16 per la Transizione energetica
- Oltre il 70% degli investimenti previsti entro il 2030 è autorizzato o già in corso di realizzazione
- CAPEX ammissibili rispetto alla Tassonomia europea: 78% medio nel periodo di Piano
- RAB reti elettriche a 3,4 miliardi di euro a fine 2035, grazie ad investimenti e all’espansione del perimetro di gestione, in crescita media annua di oltre il 10%
- EBITDA: 2,2 miliardi di euro al 2026 e superiore a 3,2 miliardi di euro a fine arco Piano
- Oltre il 40% dell’EBITDA al 2035 relativo ad attività regolate o a bassa volatilità
- Utile netto ordinario pari a 0,6 miliardi di euro nel 2026 e maggiore di 1 miliardo di euro al 2035
- Politica di dividendi: crescita annua di almeno il 3% nel periodo di Piano
- PFN/EBITDA inferiore a 2,8x in arco piano
- Si conferma l’impegno del Gruppo a mantenere l’attuale rating
- Debito Sostenibile: oltre l’80% nel 2026 e 100% nel 2035.
(mi-lorenteggio.com) Milano, 12 marzo 2024 – “Presentiamo oggi un nuovo Piano industriale che traguarda il 2035, anno chiave in Europa per la transizione ecologica. Il Gruppo ha dimostrato la capacità di raggiungere importanti obiettivi industriali ed economici, in anticipo rispetto a quanto previsto nel primo Piano decennale presentato nel gennaio del 2021. Forti di questi risultati abbiamo scelto un orizzonte più ampio, per definire un traguardo intermedio rispetto al net zero del continente al 2050. Abbiamo aumentato gli investimenti a 22 miliardi, di cui il 44% destinati a business con bassa volatilità, per infrastrutture dedicate all’Economia circolare e alla Transizione energetica che si confermano i pilastri della nostra strategia.” – commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – “ Il nostro obiettivo è continuare a contribuire al processo di decarbonizzazione del Paese attraverso investimenti concreti per sostenere l’elettrificazione dei consumi, lo sviluppo delle rinnovabili, la chiusura del ciclo dei rifiuti e migliorare l’efficienza del ciclo idrico. In questo contesto di lungo periodo si inquadra anche l’operazione straordinaria da 1,2 miliardi di euro per l’ampliamento della rete elettrica, che consentirà di raggiungere una RAB di 3,4 miliardi nel 2035 consolidando la nostra posizione come secondo operatore italiano e tra i primi in Europa per energia elettrica distribuita. Saremo in grado di creare valore sostenibile assicurando solidità finanziaria e rendimenti ai nostri azionisti”.
Milano, 12 marzo 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di A2A, presieduto da Roberto Tasca, ha esaminato e approvato il nuovo Piano Strategico 2024-2035 che rilancia e estende gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo nel lungo periodo.
La transizione ecologica si conferma il cardine della strategia del Gruppo, con i due pilastri Economia circolare e Transizione energetica che guidano un piano di investimenti da 22 miliardi di euro in dodici anni, focalizzato su infrastrutture, persone e imprese, decarbonizzazione e sviluppo future-fit.
La straordinaria performance degli ultimi tre anni
Il precedente Piano 2021-2030 ha accelerato la crescita industriale del Gruppo, segnando un importante cambio di rotta rispetto al passato e traguardando obiettivi economici superiori alle attese. I CAPEX medi annui dei primi tre anni del Piano sono stati oltre il doppio di quelli del periodo 2018-2020 (1,6 vs. 0,7 miliardi di euro), nel 2023 l’EBITDA ordinario è cresciuto a oltre 1,9 miliardi di euro (+63% vs. 1,2 miliardi di euro del 2020) e l’utile netto ordinario si è attestato a 0,6 milioni di euro (+90% vs. 0,3 milioni di euro del 2020). I target economici raggiunti sono il risultato dello sforzo industriale e commerciale che ha portato A2A, nel triennio 2021-2023 a crescere e a superare quanto previsto nel primo Piano decennale1 su numerosi KPI di business, tra cui la base clienti (da 2,9 del 2020 a 3,5 milioni di clienti del 2023 e +0,2 milioni vs. 2023P1), la capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili (FER) (da 0,1 del 2020 a 0,6 GW del 2023 e +0,2 GW vs. 2023P1) e la riduzione del valore delle perdite di rete nel ciclo idrico (da 20,2 del 2020 a 16,7 m3/km/gg del 2023, meno dei 18,3 previsti per il 2023P1). Forte degli straordinari risultati ottenuti, il Gruppo ha deciso di rilanciare le proprie ambizioni al 2035, con un nuovo Piano.
La vision di A2A, Life Company
In un contesto che vede il cambiamento climatico, l’inquinamento e lo spreco di risorse come fattori sempre più impattanti sulla qualità della vita, si rafforza la responsabilità e l’impegno di A2A come Life Company. Con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento dei target nazionali e internazionali di decarbonizzazione, il Gruppo punta ad accrescere la leadership nell’elettrificazione dei consumi, nello sviluppo delle rinnovabili e nell’economia circolare.
La sostenibilità continua a indirizzare la strategia anche del nuovo Piano, con l’obiettivo di generare valore, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico-finanziario. In tale ottica, uno dei punti chiave è quello di realizzare infrastrutture sui territori per coinvolgere e supportare persone e imprese nella Transizione energetica e in modelli virtuosi di Economia circolare. La decarbonizzazione caratterizza l’intero Piano: viene confermato l’obiettivo al 2030 dichiarato nel primo Piano decennale (2021-2030) e rafforzato il target al 2035, con una previsione di riduzione del fattore emissivo complessivo di Gruppo del 65% rispetto al valore del 2017. Un risultato raggiungibile grazie ad azioni concrete, come ad esempio la diminuzione della generazione da cicli combinati (CCGT), l’avvio di un impianto di Carbon Capture e l’azzeramento delle emissioni scope 2 per l’acquisto di energia. Il terzo elemento chiave del Piano è lo sviluppo in logica future-fit, che allinea gli investimenti ai principali macrotrend di mercato e ottimizza il rischio-rendimento, puntando sui business che guideranno il futuro del settore2.
Circa il 90% dei CAPEX cumulati previsti nel nuovo Piano sono concentrati su attività future-fit che al 2035 genereranno il 90% dell’EBITDA del Gruppo.
Rilancio dell’ambizione sui pilastri della transizione ecologica
22 miliardi di euro i CAPEX complessivi, di cui 10 su business a bassa volatilità. L’impegno industriale consentirà di generare valore sostenibile, portando a fine Piano l’EBITDA associato ai business dell’Economia circolare a 1 miliardo di euro e quello generato in ambito Transizione energetica a oltre 2,2 miliardi di euro.
Il Piano presenta importanti elementi di concretezza con oltre il 70% dei CAPEX previsti entro il 2030 già autorizzato o in corso di realizzazione da parte del Gruppo.
Inoltre, il 78% degli investimenti risulta ammissibile al Regolamento UE sulla Tassonomia.
Verso una maggiore circolarità di materia ed energia
Nell’ambito dell’Economia circolare, il Gruppo prevede circa 6 miliardi di euro di investimenti, destinati al trattamento e chiusura del ciclo dei rifiuti, al ciclo idrico integrato e al teleriscaldamento.
A2A mira a rafforzare la propria leadership nazionale nel settore ambientale attraverso il potenziamento e la realizzazione di nuove infrastrutture per i rifiuti urbani e industriali, arrivando a trattarne oltre 7 milioni di tonnellate al 2035 (da 5,5 milioni nel 2023) grazie a circa 4 miliardi di nuovi investimenti. Al continuo impegno del Gruppo per azzerare il conferimento in discarica, si aggiunge l’obiettivo di favorire la chiusura del ciclo dei rifiuti con la loro trasformazione in prodotti End-of-Waste nelle filiere di legno, plastica, ceneri, vetro, carta e compost. Un’ulteriore linea di sviluppo del nuovo Piano riguarda il trattamento dei rifiuti industriali che, grazie a un nuovo modello commerciale e operativo integrato e digitalizzato, permetterà di incrementare il trattamento di tali rifiuti a 2,4 milioni di tonnellate a fine Piano (da 1,1 milioni di tonnellate nel 2023) grazie ad investimenti per circa 1,4 miliardi.
Elemento centrale nel nuovo Piano si conferma la tutela della risorsa idrica, su cui il Gruppo ha investito molto negli ultimi anni (130 euro per abitante servito nel 2023, circa il doppio della media italiana registrata nel biennio 2022-23). I 700 milioni di euro previsti in arco piano, porteranno la RAB e l’EBITDA del comparto rispettivamente a 1 miliardo di euro (da 0,5 miliardi di euro nel 2023) e a oltre 100 milioni di euro al 2035.
Verso una maggiore elettrificazione dei consumi e un’energia più verde
L’impegno di A2A per la Transizione energetica si concretizza con 16 miliardi di euro di investimenti per favorire l’elettrificazione dei consumi e lo sviluppo della rete di distribuzione elettrica, delle rinnovabili e dell’energia flessibile.
Nel comparto della distribuzione elettrica, A2A concretizzerà un’importante crescita dimensionale attraverso un’operazione straordinaria da ca. 1,2 miliardi di euro, per l’acquisizione di gran parte della rete della provincia di Milano e, nel bresciano, della Valtrompia: 17 mila chilometri di rete elettrica, su cui sono dislocati 800 mila POD e 60 cabine primarie. L’operazione risulta particolarmente strategica per il Gruppo, in quanto focalizzata su asset future-fit in linea con la Tassonomia UE, in territori contigui a quelli già gestiti e in cui è possibile attivare sinergie operative. L’operazione permetterà, inoltre, di realizzare maggiori investimenti per circa 1,4 miliardi di euro entro il 2035 sulla rete di distribuzione elettrica.
Questa acquisizione si inserisce nella strategia generale di sviluppo delle reti elettriche che prevede 4 miliardi di euro di CAPEX in arco piano, che permetterà ad A2A di generare 500 milioni di euro di EBITDA al 2035 e di consolidare il proprio posizionamento come secondo operatore italiano e tra i primi 20 in Europa per energia elettrica distribuita. Il nuovo perimetro delineato e gli importanti investimenti associati consentiranno di accrescere la RAB da 1 miliardo di euro nel 2023 a 3,4 miliardi nel 2035.
Il contributo del Gruppo alla Transizione energetica e alla decarbonizzazione del Paese si concretizza, inoltre, con 4,6 miliardi di euro di CAPEX dedicati allo sviluppo di un portafoglio FER da 5,7 GW nel 2035, in crescita di 3,1 GW rispetto al 2023, grazie al quale saranno prodotti oltre 10 TWh di energia verde al 2035. A supporto della crescita pianificata, A2A può contare su una pipeline di impianti eolici e solari da oltre 1,8 GW, di cui l’83% composto da progetti sviluppati internamente.
Il portafoglio di generazione, integrato e diversificato sia da un punto di vista tecnologico sia geografico, continua ad essere una caratteristica distintiva del Gruppo che consente di contenere il profilo di rischio e di sfruttare dinamicamente le opportunità offerte dal mercato, anche all’evolvere del contesto energetico. Grazie a queste leve distintive, l’energy management di A2A è riuscita negli ultimi 7 anni a ottenere un premio pari a circa il 10% sul PUN.
Nell’ottica di accompagnare persone e imprese nel percorso di Transizione energetica, il Gruppo intende incrementare la base clienti, dai 3,5 milioni del 2023 ad oltre 5 milioni nel 2035, con un’offerta sempre più mirata all’elettrificazione dei consumi, anche grazie a VAS3 e PPA4 (B2B e mass market). A sostegno della crescita della base clienti, A2A può contare sul successo delle campagne acquisitive passate, su una strategia multicanale, su una consolidata notorietà e sulla soddisfazione dei clienti, elementi che consentiranno di ottenere una quota di mercato in aumento dal 6% del 2023 a oltre il 9% nel 2035.
Il Gruppo è impegnato anche nella decarbonizzazione dei trasporti, con circa 0,5 miliardi di euro di CAPEX per lo sviluppo della mobilità elettrica: la rete di ricarica crescerà da 2 mila punti nel 2023 a 34 mila nel 2035. La focalizzazione su location ad alto potenziale di saturazione e l’adozione di tecnologie evolute come le infrastrutture City Plug, consentiranno di raggiungere circa 200 milioni di euro di EBITDA in questo segmento al 2035.
1 Valore pianificato nel primo Piano decennale 2021-30, presentato a gennaio 2021
2 Tra i quali: sviluppo FER, CCUS, Capacity Market e accumuli, reti elettriche, e-mobility, recupero materia ed energia, idroelettrico, ciclo idrico.
3 Value added services, servizi a valore aggiunto
4 Power Purchase Agreement
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