(mi-lorenteggio.com) Rescaldina, 21 febbraio 2024. Presso il Centro Diurno Disabili (CDD) di Rescaldina, il “Progetto Snoezelen” ha visto la realizzazione di una “stanza multisensoriale” grazie alla fattiva collaborazione della Proloco e della Consulta cittadina insieme alle Associazioni dei Negozianti.
Lo Snoezelen è un approccio pedagogico-terapeutico che nasce in Olanda nei primi
anni 70 ed ha lo scopo di promuovere il benessere della persona attraverso la
stimolazione multisensoriale modulata all’interno di un ambiente artificiale.
È ampiamente utilizzato in vari ambiti: terapeutico, riabilitativo, pedagogico,
educativo, ludico e ricreativo.
Il termine Snoezelen è un neologismo che deriva da due parole olandesi: “Snuffelen”
(cercare, esplorare) e “Doezelen” (rilassarsi). Gli obiettivi del metodo sono quelli di
favorire il rilassamento e la gestione dei comportamenti problematici, incrementare la
relazione con l’altro, stimolare l’esplorazione dell’ambiente e favorire la
comunicazione non verbale.
All’interno della stanza multisensoriale Snoezelen, le persone vengono immerse in un
ambiente artificiale dove vengono stimolati tutti i cinque sensi, ad esempio attraverso
l’utilizzo di fibre ottiche, luci colorate, musica, texture specifiche e oggetti vibranti o
massaggianti, aromi ed essenze. Questa combinazione di stimoli permette alle
persone di esplorare in modo sicuro e controllato le diverse esperienze sensoriali,
consentendo loro di interagire con l’ambiente circostante e di esprimere le proprie
emozioni.
Lo Snoezelen viene utilizzato come supporto per arricchire la vita delle persone con
gravi disabilità fisiche o intellettive e permettere di entrarvi in relazione.
È anche un efficace strumento in altre condizioni umane: demenza o in situazioni di
stress, nell’accompagnamento al fine vita; per bambini con diagnosi di Disturbo dello
Spettro Autistico e in generale nell’infanzia per il sostegno dello sviluppo
cognitivo/affettivo; nel sostegno al caregiver, nello sviluppo di un clima di gruppo
sereno.
Gli operatori del CDD hanno partecipato a un corso di formazione per utilizzare la
stanza in modo efficace. Il ruolo dell’operatore è fondamentale in questo approccio:
deve saper interagire con l’assistito, conoscerlo, instaurare una relazione di fiducia e
adeguarsi alle sue modalità comunicative, guidandolo all’interno dell’esperienza
mediante specifici protocolli.
I fondi necessari per la realizzazione sono stati raccolti tramite vendite benefiche e
successivamente integrati da ASST Ovest Milanese.
La stanza è stata completata grazie alle donazioni dei familiari degli ospiti,
dell’Associazione “Amici Della Sequoia” e del Lions Club di Rescaldina e sarà
inaugurata martedì, 26 febbraio alle h. 11,00.
Redazione