FAMEDIO. IL DISCORSO DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ELENA BUSCEMI

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L’intervento in occasione della cerimonia di scoprimento delle lapidi dedicate ai nuovi Benemeriti 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 2 novembre 2023 – Di seguito il discorso della Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, in occasione della cerimonia di scoprimento delle lapidi dedicate ai nuovi Benemeriti iscritti nel Famedio.   

Signor Sindaco, Signor Prefetto, care e cari familiari,  
la cerimonia dell’iscrizione al Famedio rinnova ogni anno un messaggio di profondo impatto per la città.
Le nuove iscrizioni al Famedio del Monumentale ravvivano la consapevolezza di quanta energia sia diffusa a Milano, di quante persone di valore ogni giorno scrivano pagine da tramandare alle future generazioni.
Custodire il ricordo delle virtù civiche dà a questa cerimonia un significato sempre attuale. Nelle brevi biografie delle e dei 14 nuovi iscritti al Famedio che ora leggerò le e i nostri concittadini potranno trovare spunti per rendere Milano più creativa, più bella, più innovativa, più giusta e più libera.

Marcello Abbado: Compositore, concertista e docente di fama internazionale, ha diretto il Conservatorio “Giuseppe Verdi” dal 1972 al 1996, è stato uno dei fondatori dell’Orchestra Sinfonica di Milano, annodando il legame tra la grande musica e la nostra città.  
Manlio Armellini: Il Salone del Mobile non sarebbe probabilmente diventato la più grande fiera al mondo nel design senza le sue competenze e l’acume. Per decenni alla guida del Cosmit, col successo globale del Salone ha aiutato Milano a esser sempre più attrattiva e internazionale.  
Alessandro, Cesare, Natale Balbiani: Eredi di una famiglia con attività plurisecolari, hanno proseguito con maestria artigianale la cura degli organi di Milano, assicurando solennità e coinvolgimento alla musica suonata da questo strumento.  
Silvio Berlusconi: Fondatore del gruppo Mediaset, Presidente del Milan, quattro volte Presidente del Consiglio. Imprenditore e leader politico, il segno lasciato dalla sua personalità, tanto apprezzata quanto criticata, rimane nella storia di Milano e dell’Italia.
Gaetanina Calvi: Ha aperto la strada per milioni di donne, a Milano e in Italia, diventando la prima ingegnere laureatasi al Politecnico nel 1913. Il suo coraggio da pioniera ha manifestato la centralità del protagonismo femminile nello studio e nella pratica delle materie scientifiche.
Franco Cerri: da autodidatta è diventato uno dei più apprezzati chitarristi jazz del nostro Paese. La sua maestria ha appassionato migliaia di persone a questo genere musicale, contribuendo a far diventare Milano uno dei poli europei del jazz di maggior rilievo.  
Rosina Ferrario: è stata la prima donna conseguire il brevetto di pilota d’aereo, l’ottava al mondo, rompendo così uno dei tanti muri che hanno ostacolato il protagonismo femminile nella nostra società. Un primato conseguito dove ora sorge uno dei due aeroporti di Milano, Malpensa.  
Gisella Floreanini: militante antifascista sin dagli anni ’30, è stata protagonista nella Resistenza fino a diventare la prima donna italiana a ricoprire il ruolo di ministro nella Repubblica dell’Ossola, per poi divenire deputata alla Camera e consigliera comunale a Milano negli anni sessanta.  
Ombretta Fumagalli Carulli: Prima donna a insegnare diritto canonico in un’università italiana, alla Cattolica di Milano e a esser eletta dal Parlamento come membro del Consiglio superiore della Magistratura. Due primati che hanno reso ancora più brillante una carriera accademica e istituzionale di prestigio, con diversi ruoli ricoperti nel Governo repubblicano.  
Alberto Garutti: Docente universitario in molti atenei, tra i quali l’Accademia Brera e il Politecnico di Milano, è stato uno dei principali esponenti dell’Arte Pubblica, una forma di espressione che l’ha reso celebre in tutto il mondo per la sua capacità di far dialogare la creatività delle opere con gli spazi urbani.  
Achille Mauri: Fondatore della casa editrice specializzata in libri d’arte che porta il suo nome, AD e poi presidente delle Messaggerie Musicali, è stato uno dei principali attori dell’industria culturale milanese e italiana, contribuendo anche a portare al successo la nostra manifestazione più importante dedicata ai libri, “Book City”.
Alfredo Ravasco: è stato un grande interprete dell’arte orafa italiana del XX secolo e uno dei maggiori esponenti dell’Art Decò nel nostro Paese. Nella sua carriera ha lasciato tracce significative della sua opera in simboli della nostra città come la Pinacoteca Ambrosiana o la Basilica di Sant’Ambrogio.  
Marta Vacondio Marzotto: Personalità creativa e generosa, si è affermata nel mondo della moda come modella e stilista, lasciando una eredità indelebile e positiva fatta di stile, emancipazione femminile e libertà.
Francesca Laura Wronowski: ha incarnato i più alti ideali di libertà e di fede nella democrazia arruolandosi come partigiana nella brigata “Giacomo Matteotti”. Dopo la guerra si è dedicata alla promozione dei valori della Resistenza soprattutto tra i più giovani e nelle scuole.

Nei brevi tratti biografici delle nuove personalità che quest’anno iscriviamo al Famedio, Milano può riscoprire la sua pluralità, la sua diversità, con tanti punti di forza differenti.
La nostra città sa che è nelle differenze di idee, visioni e culture, che si sviluppano le condizioni capaci di innovare i nostri pensieri, le nostre azioni e le nostre vite.
E questo tesoro è custodito qui, in questo luogo. Grazie.vissute negli ultimi anni. Dobbiamo però affrontarle con il coraggio, la determinazione e lo spirito di chi riposa in questo tempio della fama, perché i tanti esempi di virtù civica custoditi dal Famedio del Monumentale rappresentano la guida migliore per la Milano del presente e del futuro.

V.A.

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