Rho. Un opuscolo e un incontro pubblico dedicati agli Internati Militari Italiani

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(mi-lorenteggio.com) Rho, 31 agosto 2023 – Dopo l’8 settembre 1943, a seguito dell’armistizio che sancì la resa incondizionata agli angloamericani e pose fine all’alleanza con la Germania, circa 40.000 cittadini italiani finirono nei Lager nazisti. Erano ebrei, Rom e Sinti, oppositori politici. Contemporaneamente furono deportati e rinchiusi nei campi di internamento del Reich circa 800.000 militari italiani, catturati dai tedeschi in Italia, nel Sud della Francia, in Grecia e nell’area dei Balcani. Pochi di loro scelsero di aderire alla Repubblica Sociale Italiana (Rsi), costituita a Salò da Benito Mussolini, sotto la protezione dei tedeschi. La stragrande maggioranza dei militari, circa 600.000, preferì rimanere nei campi di internamento piuttosto che diventare complice del nazifascismo e di mettersi al servizio della Rsi. Tra loro alcune decine di rhodensi.

A tutti loro l’Anpi di Rho e l’Amministrazione comunale hanno voluto rendere omaggio, realizzando un opuscolo che verrà presentato l’8 settembre 2023 alle ore 21, nell’ottantesimo anniversario dell’armistizio, al Tourist Infopoint di piazza San Vittore 19.

Mario Anzani, presidente della sezione Anpi di Rho, ne ha curato la stesura insieme con Alfonso Airaghi, che ha raccolto le storie di 41 Internati Militari Italiani originari di Rho.

L’opuscolo è stato stampato in 1.300 copie: oltre novecento saranno distribuite tramite le edicole, 40 saranno disponibili alla Libreria Ubik e 40 alla Libreria San Vittore.

Venerdì 8 settembre sono previsti alcuni interventi, intervallati da letture del  Diario di prigionia di Dante Restelli, a cura dell’attrice Florencia Seebacher, che collabora con Il Teatro dell’Armadillo. Non mancheranno intermezzi musicali legati al racconto di Restelli.

La serata sarà moderata da Paola PessinaCarmen Meloni, di Aned,  spiegherà il sistema concentrazionario; Mario Anzani presenterà la situazione storica; Alfonso Airaghi illustrerà la sua ricerca sugli Imi rhodensi. A trarre le conclusioni, il Sindaco  Andrea Orlandi.

Ho fortemente voluto che questo evento si svolgesse l’8 settembre – chiarisce Mario Anzani – Rho presta grande attenzione alla memoria ed è giusto ricordare chi ha compiuto una scelta che costava molto cara, ma che è legata a una decisa opposizione a un regime sempre più oppressivo. Questo evento vuole anche essere l’occasione per raccogliere altre informazioni: sarebbe bello poter incontrare eredi di altri internati di cui ancora non abbiamo notizia. Stiamo raccogliendo tutti i materiali da loro conservati con cura, una eredità molto preziosa per tutti noi”.

Apprezzo l’impegno di Anpi nel fissare la memoria di quanti hanno scelto i valori di libertà e democrazia, rischiando la propria incolumità dicendo no a una vita militare agli ordini di chi aveva ormai manifestato tutto l’orrore del regime nazifascista – dichiara il Sindaco Andrea Orlandi – Questa pubblicazione è curata dall’Anpi e condivisa dall’Amministrazione comunale, che da tempo offre alla cittadinanza e alle giovani generazioni percorsi di memoria utili a consolidare una salda coscienza civile e democratica. Dei quarantuno Imi rhodensi citati nell’opuscolo, sette morirono nei campi di detenzione. A loro rivolgiamo un pensiero denso di ammirazione e riconoscenza. Abbiamo voluto rispettare l’anniversario dell’8 settembre, ma il 25 aprile 2024 renderemo omaggio agli internati militari rhodensi con tutta l’attenzione che meritano”.

Redazione

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