Ferre Reggers è un nuovo giocatore dell’Allianz Milano, le sue prime parole

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(mi-lorenteggio.com) Milano, 25 maggio 2023 – Sulle orme di Romelu Lukaku o forse meglio di Kevin Klinkenberg (che vestì la maglia della Revivre Milano nel campionato 2017/18) l’opposto belga Ferre Reggers è pronto per vivere la sua prima stagione lontano da casa. Non ancora ventenne, Reggers si è già imposto da un paio d’anni all’attenzione dei maggiori club europei di volley. In molti ricorderanno come nel Mondiale U21 di Cagliari del 2021 venne inserito nel sestetto ideale insieme con il giovane campione iridato azzurro, Paolo Porro, che ritroverà ora a Milano. L’altro schiacciatore che aveva impressionato gli addetti ai lavori in quell’annata era un certo Alex Nikolov, ora alla Lube. Ecco le prima parole di Ferre Reggers da giocatore dell’Allianz Milano.

Puoi parlarci in breve di te ripercorrere gli ultimi step della tua carriera finora?
La mia carriera? Ecco è una parola grossa, questa estate compirò 20 anni (Ferre Reggers è nato il 18 luglio 2003) diciamo che sono ancora decisamente giovane. Ho disputato le ultime due stagioni con il Maaseik, ora penso di essere pronto per fare il grande salto a Milano.
Cosa pensi della Superlega Italiana? Hai visto qualche partita quest’anno?
E’ sempre stato il mio sogno giocare nella Superlega italiana. Sì ho guardato moltissime partite di squadre italiane nell’ultimo anno, sia di campionato sia delle Coppe europee. Si tratta del miglior campionato d’Europa e di tutto il mondo. Non vedo davvero l’ora di iniziare.
Conosci già Milano sia come città sia dal punto di vista sportivo?
No, non sono ancora stato a Milano, per ora mi devo basare sul racconto di tanti amici che vi hanno già soggiornato. Mi hanno detto che si tratta di una grande città e decisamente bella. Sono davvero felice anche perché ora avrò l’opportunità di viverci, speriamo per un po’ di anni in una realtà solida come la società del presidente Lucio Fusaro.
Nei recenti Europei e nei Mondiali ti sei scontrato con Paolo Porro, quali sono i tuoi ricordi dei tornei e delle partite contro l’Italia?
Sì, ho giocato due volte contro Paolo Porro e la sua Italia, una volta agli Europei e una ai Mondiali. Per me, alla sua età, è già uno dei migliori alzatori del mondo. Tutti sanno che è dotato di un grandissimo talento e ora non vedo l’ora di giocare con Paolo. Anche dal punto di vista umano mi ha sempre dato l’impressione di essere un bravo ragazzo. In generale credo che mi troverò molto bene con tutto il gruppo.
Hai seguito la squadra nell’ultima stagione, hai visto qualche partita dei Play Off?
In tv, certo. Ecco, non ho potuto seguire le partite in diretta perché spesso erano in contemporanea con le nostre gare di campionato. Però ho sempre cercato di recuperare la visione dopo. Il livello di gioco è davvero altissimo. La squadra di coach Piazza mi ha davvero sorpreso per il modo in cui è riuscita a tenere il campo contro Perugia e Civitanova nei playoff. Ha eliminato Perugia ed è stata a un passo per fare uscire anche Civitanova, che ha comunque battuto. Forse l’ho già detto, ma davvero il livello è altissimo qui.
Quale è la tua migliore qualità come giocatore?
Credo che senza dubbio sia l’elevazione. So che per il ruolo di opposto non sono ancora un giocatore molto potente, ma diciamo che ci sto lavorando per migliorare anche da quel punto di vista. Un’altra mia caratteristica positiva credo sia avere un ottimo senso del match. Anche nelle situazioni difficili mi si può affidare i palloni, quelli che scottano. Credo che questa sia un’importante qualità.
Hai già parlato con il coach Roberto Piazza?
Sì, certo, al momento soltanto al telefono. Nel mondo del volley internazionale è stimato e rispettato. In molti lo considerano un coach duro, molto severo. Io credo sia un grande allenatore, ma anche un’ottima persona. Di certo avrò tanto da imparare da lui. In agosto è prevista una partita amichevole tra la mia nazionale, il Belgio, e l’Olanda. Piazza sarà sulla panchina avversaria, ci incontreremo lì.
Hai già iniziato a studiare un po’ di Italiano?
Sì, ho iniziato a studiare un po’ la vostra lingua. Spero di essere in grado di parlare un po’ in italiano quando arriverò a Milano. Per me sarà fondamentale riuscire a comunicare anche fuori dal campo. Dopo i primi tentativi devo dire che non è una lingua semplicissima da imparare, ma il mio obiettivo è di riuscirci per il mio arrivo a Milano.

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