Monza. Due rimpatrii per diversi reati

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(Mi-lorenteggio.com) Monza, 11. Maggio 2023 – Nelle giornate di lunedì 8 e martedì 9 maggio il Questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento al CPR di Gradisca d’Isonzo di un cittadino tunisino irregolare sul territorio nazionale con diversi precedenti penali e l’accompagnamento alla frontiera aerea di Malpensa di un cittadino senegalese per il definitivo rimpatrio nel paese di origine.

Il cittadino tunisino, nato nel 1994, irregolare in Italia dal 2012, appena giunto, era stato denunciato due volte a distanza di un solo mese per resistenza a pubblico ufficiale per i comportamenti tenuti all’interno del centro di accoglienza per migranti in provincia di Trapani.

Trasferitosi in provincia di Monza, nel 2013 veniva arrestato per spaccio di stupefacenti perché trovato in possesso di circa 10 dosi di cocaina. L’anno successivo veniva denunciato per ricettazione di un motociclo rubato.

Arrestato nel 2017 per il furto di una bicicletta all’interno di un’abitazione, veniva condannato a 6 mesi di reclusione e alla multa di 600,00 €, ma la pena gli veniva sostituita con l’espulsione dal territorio dello Stato, che veniva eseguita con l’accompagnamento in frontiera per il rimpatrio nel paese di origine.

Ciò nonostante, rientrava in Italia illegalmente, non rispettando il divieto di reingresso nel territorio stabilito in cinque anni e nel mese di settembre dello scorso anno veniva arrestato per scontare la condanna di 8 mesi inflittagli per i reati di resistenza commessi nel centro di accoglienza.

Scarcerato il 7 maggio, veniva accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza dove il Questore decretava la sua espulsione dal territorio, disponendone l’accompagnamento presso il CPR di Gradisca d’Isonzo a cura di personale della Questura, ove, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sarà trattenuto per il tempo necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

Il trentatreenne del Senegal, invece, sbarcava irregolarmente nel 2012 sulla costa sicula e due anni dopo richiedeva protezione internazionale presso la Questura di Milano, che veniva inizialmente negata. Nel 2020, tuttavia, a seguito di ricorso, otteneva un permesso per protezione umanitaria valido per due anni.

Nonostante l’opportunità di integrarsi nel tessuto sociale italiano, il cittadino senegalese manifestava un’indole che lo portava a essere più volte denunciato per reati violenti, fra cui rissa, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, porto di armi o oggetti atti a offendere, lesioni personali. Nel 2017 veniva arrestato per il furto con strappo di un telefono cellulare e per il rifiuto di fornire le proprie generalità, reati per i quali veniva condannato a 8 mesi di reclusione e alla multa di 300,00 €. L’anno successivo veniva colpito da un’altra denuncia per falsificazione di carte di credito.

Per tale motivo, la Commissione Territoriale di Monza esprimeva parere contrario al rinnovo del permesso di soggiorno, che gli veniva notificato presso l’Ufficio Immigrazione. Il Questore, pertanto, disponeva il rimpatrio dello straniero nel paese di origine, eseguito in data odierna con l’accompagnamento alla frontiera di Milano Malpensa, ove l’uomo è stato imbarcato su un volo Royal Air Maroc diretto in Senegal.

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