Come deve essere strutturato un buon corso di inglese per aziende

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Milano, 2 settembre 2022 – In un’era globalizzata come questa, non si può pensare di condurre affari senza essere connessi con l’estero. Per cogliere nuove opportunità di business, reperire finanziamenti, allacciare relazioni con partner internazionali, trovare nuovi clienti etc. Ci vuole però una lingua comune che è l’inglese. Sebbene non sia la più parlata al mondo, è quella degli affari, indispensabile in ogni azienda moderna e al passo con i tempi.

Per gestire un’attività commerciale, è necessaria la conoscenza dell’inglese commerciale. In un’azienda dirigenti, manager e personale dovrebbero avere buona dimestichezza con l’inglese, in particolare quello commerciale se si vogliono conseguire davvero gli obiettivi. Al giorno d’oggi i corsi di inglese per aziende sono personalizzati e strutturati secondo le singole necessità. Vediamo allora di capire come è strutturato un corso di qualità per i dipendenti e le sue caratteristiche al fine di trovare il migliore.

Chiarire gli obiettivi da perseguire

Per iniziare, un corso di business english deve essere studiato in base agli obiettivi che si vogliono perseguire. Bisogna fin dall’inizio stabilire che cosa devono portare via gli studenti. Può trattarsi di un lavoro per la corrispondenza oppure per gestire riunioni e call online. Chi deve preparare presentazioni e incontri all’estero deve avere un certo di tipo di competenza linguistica diversa perciò bisogna saperlo fin dall’inizio.

Valutare il livello di partenza

Un buon corso non è generico ma studiato per tipologia di azienda e settore. Si tiene sempre conto del livello di partenza nonché punti di forza e debolezza di ogni dipendenti. Solo così si può andare a lavorare sulle lacune e potenziare il team di lavoro. Concretamente, l’insegnante madrelingua che tiene il corso può somministrare alcune prove e avviare delle conversazioni con gli studenti. Può sembrare un po’ brutto fare una prova a inizio corso ma spesso non c’è altro modo per partire con il piede giusto tutti dallo stesso punto.

Scegliere il metodo di somministrazione

Dopo aver svolto le operazioni preliminari, arriva il momento di iniziare con il corso vero e proprio. Al giorno d’oggi un buon corso di inglese può essere somministrato in diversi modi; per esempio, le lezioni possono essere online oppure in presenza. È possibile scegliere anche una formula ibrida con lezioni online e incontri intensivi da fare anche direttamente in azienda. Si possono usare libri, schede, app, test standardizzati per raggiungere l’obiettivo e rendere lo studio più coinvolgente possibile.

Testare i risultati

Alla fine di un corso, devono esser valutati i risultati. Non è pensabile concludere con una stretta di mano un percorso formativo, ma occorre sottoporre i partecipanti ad alcuni test per valutare i progressi linguistici. È necessaria una fase di test per caprie se gli obiettivi sono stati realmente perseguiti e se c’è stata soddisfazione da parte dell’impresa.

Alla fine del corso, i partecipanti valutano a loro volta il corso stesso, indicando quali sono stati i punti di forza e, se ci sono, quelli di debolezza, cioè le criticità che hanno incontrato durante lo studio dell’inglese commerciale per interloquire con i partner internazionali.

L. M.

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