(mi-lorenteggio.com) Milano, 23 febbraio 2022 – Grande partecipazione e concreto interesse per il workshop online “Le opportunità del PNRR per i Comuni”, promosso martedì 22 febbraio, nel pomeriggio, dalla Città metropolitana di Milano in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La registrazione dell’evento è disponibile sul sito della Città metropolitana di Milano (https://www.cittametropolitana.mi.it/portale/).
Un’importante occasione, rivolta ai 133 Comuni dell’area metropolitana, che ha visto la partecipazione di un’ottantina di amministrazioni locali, interessate a cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza in termini di transizione di gitale. Non solo: l’incontro è stata l’occasione di lanciare la nuova piattaforma PA digitale 2026 (https://padigitale2026.gov.it/), che consentirà agli enti locali di richiedere i fondi del PNRR dedicati alla transizione digitale, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza.
Ad introdurre i lavori la vicesindaca della Città metropolitana Michela Palestra, che ha portato il suo saluto a sindaci, amministratori e funzionati collegati, e Francesco Vassallo, Consigliere delegato all’ Organizzazione e Personale, Sviluppo economico, marketing territoriale, digitalizzazione e semplificazione.
“Voglio sottolineare Importanza di incontri formativi come quello di oggi per diffondere l’informazione – ha evidenziato la vicesindaca Palestra – Lo ritengo un elemento centrale e qualificante per la Città metropolitana di Milano, che fa da regia e da supporto ai Comuni, mettendo in relazione le opportunità uniche di questo momento storico, grazie alle risorse del PNRR e le possibilità concrete di vedere attuate le azioni previste. Questi momenti di interlocuzione con le strutture sono una fonte di informazione diretta – ha aggiunto – E’ fondamentale per tutte le pubbliche amministrazioni conoscere gli strumenti a disposizione e poter accedere a questa nuova chance di cambiare, in meglio, il rapporto tra cittadini, enti ed imprese, grazie ad un nuovo linguaggio semplice, unico e rapido”.
Il consigliere delegato Vassallo ha quindi riassunto le aspettative degli amministratori locali: “Dopo i numerosi bandi, tutti aspettano i 13,5 miliardi destinati alla transizione digitale ed oggi offriamo informazioni di prima mano, lasciando spiegare i dettagli di questo progetto da chi lo governa. Siamo partiti da domande concrete a cui cerchiamo di rispondere, per supportare gli enti locali in questo percorso di innovazione”.
Stefano Parisse e Luca Rigoni, del Transformation Office del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno quindi illustrato in maniera sintetica ed efficacie come i Comuni potranno essere protagonisti della transizione artificiale grazie alle risorse del PNRR.
Partendo da una situazione di base non confortante, che vede l’Italia ancora indietro, a livello europeo, sui temi dell’innovazione e della digitalizzazione, è stato spiegato come il finanziamento sarà diviso in due assi di intervento.
Un primo blocco di 6,71 miliardi di euro sarà investito sulla copertura a banda larga del territorio nazionale, mentre una seconda fetta di risorse, 6,74 miliardi di euro, sarà invece investita proprio nella transizione digitale delle pubbliche amministrazioni, per rendere più performanti, accessibili e digitali i servizi che offre a cittadini e imprese.
Sono dunque state presentate le modalità di accesso alle risorse, e le modalità di aggiornamento rispetto agli avvisi che verranno lanciati sulla pagina di Pa digitale 2026 (padigitale2026.gov.it/misure). Sulla pagina web sarà possibile partecipare ai bandi, chiedere i fondi, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza.
La Missione 1 Componente 1 del PNRR è centrata sulla digitalizzazione, con lo scopo di avvicinare la PA e cittadini e imprese: obiettivi primari sono la migrazione al cloud delle amministrazioni, per accelerarne l’interoperabilità, lo snellimento delle procedure e garantire la cyber sicurezza; ovviamente rafforzando le competenze digitali del capitale umano della Pa.
Tutte possibilità volte a semplificare l’interazione col cittadino e le imprese, l’interoperabilità tra enti e i processi operativi stessi. Un approccio più moderno, che riduce i tempi e la produzione di documenti cartacei.
Notizia importante per le amministrazioni interessate è la modalità di accesso ai fondi: per questa misura, infatti, si è scelta la strada delle Soluzioni standard, un percorso semplificato e guidato che va dalla richiesta dei finanziamenti all’erogazione dei fondi. Ogni Soluzione standard avrà un valore economico predefinito; non sarà necessario scrivere e presentare progetti per ricevere finanziamenti.
I primi avvisi sono già previsti prima dell’estate. Per aderire, basta iscriversi alla piattaforma PA digitale 2026, che accompagnerà gli Enti con risorse e informazioni lungo tutto il percorso di attuazione delle misure previste dal PNRR: dalla prima fase informativa, che precede l’avvio degli avvisi, al momento dell’accesso ai fondi e fino all’implementazione stessa delle iniziative. I fornitori saranno scelti dalla Pa, anche avvalendosi di fornitori certificati attraverso strumenti Consip.
Per sostenere la transizione digitale dei singoli Enti, nasce un team dedicato, il Transformation Office, dislocato sul territorio con referenti locali, che farà da ponte con amministrazioni locali e fornitori IT della PA, con assistenza informativa e tecnica. Tutte le procedure saranno online e i contributi saranno riconosciuti alle amministrazioni sulla base del raggiungimento di specifici obiettivi predefiniti. L’obiettivo è quindi sfruttare le opportunità del PNRR per accelerare la transizione digitale, recuperare il digital gap attuale, e raggiungere ben prima del 2026 gli obiettivi previsti dall’Europa.