(mi-lorenteggio.com) Selvino/BG, 09 febbraio 2022 – Gli assessori regionali al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni, e all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, hanno visitato oggi il Mu.Me.SE, Museo Memoriale di Sciesopoli Ebraica – Casa dei bambini di Selvino.
Accompagnati dalle autorità locali, tra cui il sindaco Diego Bertocchi, Lara Magoni, selvinese doc, e Stefano Bruno Galli hanno potuto rivivere, grazie ad immagini, reperti e documenti storici, un periodo storico di grande sofferenza ma anche contrassegnato dalla rinascita della speranza.
Tra il 1945 e il 1948 a Selvino, nella colonia chiamata ‘Sciesopoli’, furono accolti 800 bambini e ragazzi ebrei, sopravvissuti alla Shoah. Qui sono tornati alla vita dopo essersi salvati dalle violenze della guerra, ormai senza più famiglie né abitazioni cui tornare. A Selvino hanno avuto la possibilità di ricostruire il loro futuro.
“Sciesopoli – ha detto Lara Magoni – per chi è selvinese come me significa rinascita. Ricordo che quando ero bambina, insieme ai miei coetanei, giocavo spesso proprio davanti alla colonia e tutti avevamo colto, sentendo i racconti dei nostri parenti, quella grande voglia di vivere di quei bambini, sopravvissuti all’orrore. Un messaggio di speranza che deve essere perpetuato nel tempo. Il futuro appartiene ai nostri figli e i bambini ebrei che proprio a Selvino hanno trovato la salvezza simboleggiano l’impegno comune, condiviso tra istituzioni e società civile, a costruire un futuro senza più discriminazioni. Più giusto e solidale”.
“Il Museo Memoriale di Sciesopoli Ebraica – Casa dei bambini di Selvino – ha dichiarato l’assessore Stefano Bruno Galli – è una realtà museale importante non solo per la comunità selvinese, ma per la storia di tutta la Lombardia, che è una storia di ospitalità, di altruismo e di solidarietà. Sciesopoli, che accoglieva i bambini orfani sopravvissuti ai campi di sterminio, ricorda e racconta, infatti, attraverso documenti molto suggestivi, una pagina drammatica della civiltà occidentale legata all’eredità dell’Olocausto e della Shoah. Il Memoriale nel suo complesso è un monumento davvero imponente che, una volta risolto il problema della proprietà immobiliare, meriterebbe un adeguato e articolato progetto di valorizzazione culturale”.