Violenza di genere. Opera è uno dei primi 140 comuni italiani che ha sottoscritto il Patto promosso da Anci

0
950

(mi-lorenteggio.com) Opera, 16 dicembre 2021- No alla violenza di genere; sempre, non solo in alcuni periodi dell’anno. E’ questo uno dei principi cardine su cui si basa la decisione della giunta, guidata da Barbara Barbieri, di aderire al “Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere”: un documento che impegna le amministrazioni locali nella promozione e realizzazione di politiche che riducano la disparità, assicurino il rispetto delle differenze e garantiscano le pari opportunità fra donne e uomini.
Insieme ad altri 140 comuni italiani, l’amministrazione operese ha sottoscritto il patto, promosso da Anci, con la consapevolezza che la mancanza di pari opportunità, tra donne e uomini, equivale alla violazione di un essenziale diritto umano, e che occorre condannare qualsiasi forma di violenza e di potere di un sesso sull’altro.
Attraverso una rete di soggetti composta da Amministrazioni e Istituzioni, Uomini e Donne, le assessore e gli assessori operesi vogliono contribuire a sostenere e realizzare un cambiamento – anche culturale – che porti ad una società maggiormente egualitaria, costruita sul riconoscimento e la valorizzazione delle differenze. Come? Gli strumenti e i modi a loro disposizione sono diversi. “In primis, in questa scelta politica – spiegano la Sindaca Barbara Barbieri e l’Assessora alle Pari Opportunità Sara Rossi – sono stati coinvolti tutti gli assessorati. Questo nella convinzione che le Pari Opportunità siano trasversali in una governance equa e rispettosa dei diritti di ciascuna persona. Inoltre, riteniamo fondamentale sia, coordinarci con gli altri enti sottoscrittori del Patto, sia favorire un costante scambio di buone pratiche. Siamo convinte che, progettare in modo trasversale, nei vari ambiti amministrativi, riduca la disparità ed assicuri il rispetto delle differenze affinché siano garantite le pari opportunità fra donne e uomini e percorsi di empowerment per le donne”.
A questo si aggiungono: l’applicazione della Convenzione di Istanbul, l’importante trattato internazionale che agisce su più fronti attraverso azioni specifiche che vengono comunamente chiamate “le 4 P – Prevenzione, Punizione, Protezione, Politiche integrate”, l’identificazione di obiettivi a lunga scadenza che vadano oltre la scadenza dei singoli mandati amministrativi e la destinazione di fondi specifici, in base alle disponibilità di bilancio, per le attività delle Pari Opportunità, per la conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia promuovendo servizi adeguati, per i Centri Anti Violenza e le Case Rifugio e per le politiche di sostegno alle donne che subiscono qualsiasi tipo di violenza.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui