Asst Rhodense, Ordine degli Avvocati e Procura del Tribunale dei Minori insieme per il problema dei maltrattamenti

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(mi-lorenteggio.com) Garbagnate Milanese, 16 dicembre 2021 – Dalla seconda indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti effettuata in Italia (Autorità Garante per l’Infanzia, Cismai, Terre des Hommes – 2021) emerge che, analizzando i dati del 2018, sono 401.766 i bambini e i ragazzi in carico ai Servizi Sociali, con un aumento del 14% rispetto al primo rilevamento.
L’analisi della ricerca evidenzia dati preoccupanti: in Italia ogni 1000 bambini residenti 45 sono seguiti dai Servizi Sociali e ben 193 minorenni ogni 1000 in carico ai Servizi Sociali sono vittime di maltrattamento, ossia 77.493.
Il Report, presentato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel maggio 2020, riporta i dati di 155 Paesi da cui emerge che: un miliardo di bambini ogni anno nel mondo (uno su due) è vittima di violenza; 40.150 bambini muoiono a seguito di violenza ogni anno; tre bambini -di età compresa tra 2 e 4 anni- su quattro sperimentano punizioni violente da parte dei propri caregiver; un bambino su quattro di età inferiore ai 5 anni vive con una madre che è vittima di violenza da parte del partner; i bambini con disabilità sono quattro volte più esposti alla violenza rispetto ai loro coetanei.

E’ evidente che la società non può rimanere indifferente a fronte di questa situazione. E soprattutto non possono rimanere inerti i servizi ed i professionisti deputati alla presa in cura dei nuclei familiari.
ASST Rhodense si è rapidamente attivata per rispondere in modo appropriato al fenomeno del maltrattamento minorile, ricercando ed ottenendo la collaborazione attiva di altre istituzioni, analogamente interessate a fronteggiare responsabilmente tali situazioni.

“Abbiamo fortemente sostenuto- afferma Pier Mauro Sala, Direttore Sociosanitario dell’ASST Rhodense- la collaborazione interistituzionale intrapresa da professionisti di questa ASST e dall’Ordine degli Avvocati di Milano, con lo scopo di promuovere ed organizzare da un lato iniziative formative, dall’altro la definizione di procedure per coordinare le differenti azioni e responsabilità che intervengono, nei rispettivi settori professionali, per la presa in carico del minore maltrattato”.
Paola Lovati, Avvocato, consigliere e referente della Commissione Persona, Famiglia, Minori dell’Ordine degli Avvocati di Milano afferma: “abbiamo accolto molto volentieri la proposta di collaborazione avanzata dall’ASST Rhodense, poiché questi dati confermano quanto sia necessario agire nel nostro Paese per sviluppare una metodologia d’intervento capace di individuare precocemente i segni ed i sintomi del maltrattamento a danno dei minori” “basti pensare –aggiunge l’Avvocato- che i Servizi intervengono soprattutto quando i bambini sono già cresciuti (54 su 1000 tra gli 11 e i 17 anni) ed invece occorre sensibilizzare tutti gli operatori ad una presa in carico precoce”.

“E’ stata costituita, attraverso un formale accordo di collaborazione, una Cabina di Regia interistituzionale, a cui partecipano avvocati del Foro di Milano e medici primari di ASST, per rispondere all’unanime esigenza di mettere a fattor comune le competenze del mondo giuridico e del mondo sanitario, al fine di affrontare i casi sociali complessi, sempre più connotati da problematiche multifattoriali, fra loro interconnesse, che sollecitano una presa in carico interdisciplinare. Ci stiamo impegnando, in questo territorio, a generare efficaci ed efficienti sinergie fra le diverse istituzioni a vantaggio del cittadino che a noi si rivolge con una richiesta di aiuto” afferma Anna Maria Stragapede, responsabile delle relazioni istituzionali in ASST, che ha curato lo sviluppo del progetto di collaborazione fra ASST Rhodense, Ordine degli Avvocati e Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano.

Un primo esito importante prodotto dalla Cabina di Regia è stato il riuscire a regolamentare, attraverso precise indicazioni operative contenute in una procedura di facile e rapida fruizione, il soccorso alle vittime minorenni che accedono ai Pronto Soccorso, sia quando l’autore del reato è un adulto, sia quando si tratta di minorenne che mette in atto comportamenti lesivi a danno di coetanei.

“Presso i Pronto Soccorso aziendali sono sempre più numerosi gli accessi di persone, vittime di agiti violenti, che necessitano di essere prese in cura non solo sotto il profilo clinico per il recupero del benessere fisico, ma per fronteggiare una più ampia sfera di fragilità – aggiunge Barbara Omazzi, primario dei Pronto Soccorso dell’ASST Rhodense “poter contare su una procedura ben definita, a tutela dei minori anche dal punto di vista normativo, rassicura gli operatori che lavorano in continuo stato di emergenza” aggiunge il primario.
“Le ricerche hanno confermato una relazione significativa tra maltrattamento infantile e manifestazioni patologiche in età adolescenziale ed adulta quali: depressione, condotte autolesive e suicidarie; disturbi d’ansia; disturbi alimentari, comportamenti delinquenziali; disturbi dissociativi, disturbi della personalità, disturbi post traumatici e abuso di sostanze” conferma Maria Grazia Bianchi, neuropsichiatra presso l’UONPIA, per sottolineare l’importanza di saper riconoscere subito lo stato di disagio, così come indicato nel protocollo prodotto congiuntamente.
Carla Pessina, direttore del dipartimento di emergenza ed urgenza presso l’ASST, invita i colleghi medici a non sottovalutare il problema: “I bambini si fanno male spesso da soli giocando. Quando questa affermazione è vera e quando non siamo in grado di vedere o non vogliamo vedere altro? Dobbiamo imparare a vedere il paziente come persona e non solo come portatore di una ferita o di una malattia”, sollecitazione rinforzata dal primario di pediatria Salvatore Barberi.
Prezioso il supporto offerto ai lavori da parte della Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Milano, attraverso il contributo del Sostituto Procuratore Giulia Pezzino, che si auspica che l’iniziativa innovativa dell’ASST Rhodense possa essere presa ad esempio anche da altre aziende sanitarie.

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