De Capitani: da oggi sostegno al vino lariano

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    (mi-lorenteggio.com) Milano, 12 dicembre 2011 –  Dodici aziende, per un totale di 150 ettari di vigneti, attorno a cui gravitano circa 130 piccoli produttori ma con potenzialità di sviluppo notevoli e con un forte orientamento alla qualità. Già oggi la produzione delle uve viene effettuata quasi esclusivamente con modalità biologiche o di lotta integrata. Sono questi i numeri del Consorzio IGT "Terre Lariane", che oggi ha firmato un protocollo d’intensa con la Regione e Unioncamere Lombardia per lo sviluppo del prodotto. L’IGT Terre Lariane è stata riconosciuta nel 2008 dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sulla base di un disciplinare che prevede come zona di produzione delle uve i territori di Como e di Lecco.

    "La crescita della vitivinicoltura lariana – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Giulio De Capitani dopo la firma del documento – è affidata alle promettenti cure di giovani e determinati agricoltori, che, in pochi anni, hanno trasformato in realtà imprenditoriale i vigneti rimasti a testimonianza di un’antica vocazione del territorio. Firmando il protocollo d’intesa Regione Lombardia vuole ancora una volta sostenere concretamente l’impegno dei giovani in agricoltura e premiare il valore culturale, turistico e paesaggistico di questa operazione".
    Cuore del progetto sono infatti un recupero, sostenibile e filologicamente coerente delle antiche tradizioni viticole della zona lariana e la volontà espressa dai soci del Consorzio IGT Terre Lariane di aderire a un progetto di sviluppo più ragionato che possa far crescere al contempo la viticoltura e il territorio. "E’ una grande opportunità per le aziende del Consorzio in primis, per tutto il comparto vitivinicolo e per il territorio lariano – ha spiegato Claudia Crippa, presidente del Consorzio vini IGT Terre Lariane -. Solo tre anni fa sembrava un’utopia riuscire a mettere intorno a un tavolo i produttori, oggi non solo si lavora fianco a fianco in molte iniziative ma al tavolo partecipano gli Enti locali, le Camere di Commercio, la Regione e Unioncamere Lombardia. E’ questo che intendiamo per ‘rete’, che siamo sicuri farà crescere il livello qualitativo e quantitativo, darà qualche opportunità di lavoro a nuove realtà vitivinicole e sarà un tassello importante nella crescita del nostro territorio".

    Da oggi dunque anche Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia sostengono il progetto, con l’obiettivo di favorire il raggiungimento di risultati di eccellenza anche nella piccola dimensione territoriale e produttiva. A tal fine, a partire dal 2012, verrà messo a punto un programma di attività condiviso per il miglioramento qualitativo della produzione vinicola, il suo posizionamento sul mercato e la promozione dei vini prodotti.

    Redazione

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