LA GALLERIA FLAIR AL FUORISALONE 2021

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(mi-lorenteggio.com) Milano, 1 setttembre 2021 – Ai nastri di partenza di un’edizione particolarmente voluta e coraggiosa della Milano Design Week, ci sarà anche la galleria Flair di Via del Carmine nel Brera District.
Ci sarà e in grande evidenza con la Collezione Brutalista Flair, ispirata ai grandi maestri del Brutalismo americano, la corrente architettonica che si sviluppa nel secondo dopoguerra, realizzata in materiali naturali, ottone e ferro, lavorati al grezzo con saldature a vista e volutamente non trattati chimicamente per far sì che gli agenti atmosferici alterino i colori sempre differenti e mai omogenei, caratteristica principale della proposta. Ogni pezzo è unico e celebra la creatività dei maestri artigiani fiorentini a cui da sempre si ispira Flair.

Per Flair infatti, nasce tutto da un gusto preciso, da uno stile e dal progetto di Alessandra Tabacchi e Franco Mariotti che lo avviarono nel ’98 e il fil rouge si dipana lungo precise traiettorie a partire dalle sedi. Quella di Firenze nel quattrocentesco palazzo Gianfigliazzi-Bonaparte affacciato sull’Arno fino a quella recentissima e ad alto tasso di reputazione in Via del Carmine 11, in piena zona Brera.

Dai negozi al contenuto, altre traiettorie parlano del nome, Flair appunto, che significa gusto, intuito, originalità, di oggetti e mobili, che in antitesi agli antiquari del contesto urbano fiorentino di provenienza, guardano con prospettiva più ampia e contemporanea alle commistioni che caratterizzano uno stile coraggioso che accosta fra loro manufatti di varie epoche, che punta a una sobrietà intima e calda, all’insegna di una traiettoria del vivere i propri spazi in modo personalissimo e ricco di charme. E parla a persone che scelgono con sicurezza e identità fra pezzi unici, one of a kind, o produzioni Flair di mobili, lampade e oggetti, tutte proposte che convivono fra la cifra stilistica del bianco e nero, fra ironia e importanti rimandi storici, compreso quello di un’artigianalità fiorentina inimitabile nel proprio heritage.

Materiali nobili, ottone, marmo, bronzo, ma anche pergamena e pietre semi preziose, si rivelano presenze costanti per celebrare le peculiarità e le imperfezioni di oggetti rinnovati.

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