(mi-lorenteggio.com) Roma, 29 agosto 2021 – “L’assassinio di un imprenditore coraggioso come Libero Grassi, che pagò con la vita per essersi opposto alla richiesta di pizzo, è la dimostrazione di quanto già allora le organizzazioni mafiose temessero la reazione forte e decisa della società civile attraverso la diffusione dell’associazionismo”, dichiara il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
“Per questo ai cittadini e alle imprese, ai quali si chiede una scelta di legalità, in termini di rifiuto di ricorrere al credito illegale e al sostegno economico della criminalità organizzata – prosegue la titolare del Viminale – lo Stato ribadisce il proprio appoggio e supporto con tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legislazione”.
“Occorre tuttavia agire insieme – aggiunge il ministro Lamorgese – per evitare che le vittime dell’usura e delle estorsioni finiscano in una condizione di solitudine e isolamento”.
“Il sacrificio di Libero Grassi, di cui oggi ricorre il trentennale dal barbaro assassinio – conclude il ministro Lamorgese – non deve essere dimenticato ma deve essere tenuto vivo per rompere quel muro di omertà che è ancora presente in taluni settori della società civile”.