La Vicesindaco Scavuzzo: “Indagini importanti, resa giustizia ad almeno 25 persone. Il nostro appello: in estate massima attenzione a chi è più fragile e rimane solo in casa”
(mi-lorenteggio.com) Milano, 28 luglio 2021 – Erasmo, Ottorino, Nerina: nomi ormai desueti che con probabilità si riferivano a persone anziane. Sceglievano così le proprie vittime i sette truffatori che sono stati condannati dal Tribunale di Milano per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, con l’aggravante della transnazionalità, e ricettazione, aggravata dal numero dei concorrenti.
Gli arresti e le relative condanne sono stati resi possibili dalle indagini coordinate dal Procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dai sostituti procuratori Cristian Barilli e Giancarla Serafini, e condotte dal Pool Antitruffe della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Milano, composto da personale della Polizia di Stato e della Polizia Locale.
A seguito di alcune denunce, il personale operante aveva riscontrato, a partire da gennaio 2019, il susseguirsi di una serie di truffe perpetrate con un modus operandi comune: le vittime venivano contattate telefonicamente da una persona che si spacciava per un parente (presentandosi in genere come un figlio o un nipote) e che chiedeva in prestito denaro o oggetti preziosi, affermando di averne urgente bisogno per far fronte a un grave problema. In alcuni casi, ad esempio, il truffatore asseriva di essere ammalato (nell’ultimo anno anche di Covid) e di dover affrontare grandi spese per farsi curare; in altri casi affermava invece di aver causato un incidente stradale e di dover risarcire la persona investita.
Le telefonate venivano effettuate da utenze estere (Polonia e Germania, con prefisso 0049) e la vittima, anziana, veniva trattenuta al telefono per un lungo tempo, impedendole di verificare se quanto le era stato raccontato fosse vero. Indotta pertanto a raccogliere il denaro e i gioielli presenti in casa, la vittima li consegnava poi ad un complice del truffatore – appostato sotto la sua abitazione – che le raccontava di essere in contatto con il parente in difficoltà (all’occorrenza
facendo anche finta di telefonargli con toni rassicuranti). Una volta ritirati il denaro e/o i preziosi (o dopo aver accompagnato la vittima in banca o alle Poste), i truffatori si dileguavano, per poi attivarsi presso compro oro o terzi ricettatori, dove scambiavano parte del bottino con denaro contante.
Grazie alle telecamere installate nei pressi dei condomini delle vittime, all’analisi dei tabulati telefonici, a pedinamenti effettuati anche con l’ausilio della Polizia Stradale e all’installazione di una videocamera nei pressi del “covo” dei truffatori, sito a Rozzano, il personale della Sezione di Polizia giudiziaria è riuscito ad individuare diversi componenti del sodalizio, il quale si serviva di “centralinisti” siti all’estero (che avevano il ruolo di scegliere i nominativi e di contattare le vittime per telefono) e di “esattori” operanti in Italia (impiegati per recuperare il denaro e i preziosi dalle vittime). Le utenze estere utilizzate per le telefonate venivano poi dismesse dopo ogni truffa.
“Si conferma la soddisfazione per il lavoro del Pool Antitruffe che opera all’interno della Procura di Milano – commenta la Vicesindaco e assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo –: indagini importanti e condanne che rendono giustizia ad almeno 25 persone anziane vittime di truffe. Un impegno, questo del contrasto alle truffe agli anziani, che prosegue in modo deciso, anche attraverso i Vigili di Quartiere, che hanno ricevuto una formazione apposita proprio per prevenire le truffe o intervenire tempestivamente allorché segnalate. In questo contesto, con l’arrivo del mese di agosto, vogliamo fare un appello ai parenti, ai vicini di casa e agli amici delle persone più anziane che resteranno a Milano affinché prestino la massima attenzione soprattutto quando sono sole: ricordo che è importante non rispondere mai a richieste di denaro o preziosi e contattare il 112 per qualsiasi sospetto”.
Le sette condanne inflitte ai truffatori, i quali dovranno scontare pene fino ai tre anni e 4 mesi di reclusione, rappresentano un importante risultato investigativo, che va a collocarsi nel contesto delle attività condotte dalla Procura e dalle Forze di Polizia a tutela delle fasce più deboli e, in particolar modo, degli anziani.
In questo contesto viene costantemente rafforzata l’attività d’indagine e di coordinamento del Pool Antitruffe della Sezione di Polizia Giudiziaria, i cui operatori, realizzando un virtuoso modello di sinergia interforze, mirano a disarticolare i sodalizi criminali dediti alla realizzazione di truffe a persone anziane, con la finalità di porre un argine al diffondersi di tale tipologia di reati.
Il Comune di Milano ha inoltre attivato anche quest’anno il tradizionale ‘Piano socialità’ per il mese di agosto con tante attività pensate proprio per gli anziani che possono trovarsi da soli o in difficoltà.
Le attività prendono avvio il 3 agosto e proseguono per tutto il mese; per avere informazioni e prendervi parte è necessario chiamare il contact center del Comune allo 020202 (attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20). Tramite gli operatori, verrà fissato un appuntamento per un primo colloquio orientativo e per prenotare la propria presenza alle attività scelte, che seguiranno precise indicazioni e protocolli di sicurezza sanitaria.
Redazione