Ripulita e riattrezzata la via per renderla più attrattiva e fruibile a partire dal box bici in piazza Libertà
Rho, 9 marzo 2021 – Due postazioni Ricaricati, dedicate ad Adriano Olivetti e a Le Corbusier con i murales dall’artista rhodense GEP Caserta, pannelli con foto storiche della stazione messe a disposizione dallo storico locale Piero Airaghi, aiuole con nuovo prato erboso e piantumazione di ciliegi giapponesi e ibiscus bianchi, ripulitura di alcuni muri con nuove tinteggiature colorate, a cui si aggiungono la posa delle panchine Andromeda da Expo 2015: questi gli elementi che costituiscono il piccolo ma consistente progetto di rigenerazione urbana in via Torino, la via che va da piazza Libertà della stazione ferroviaria allo “Steccone” l’edificio di proprietà comunale – già Magazzino del Cotone – che fiancheggia la ferrovia, collegato al bando AttrACT – Accordi per l’attrattività – per accrescere l’attrazione degli investimenti e per la valorizzazione dell’offerta localizzativa nella nostra città.
L’Assessore al Piano strategico, Turismo, Arredo urbano e bellezza della città, Sabina Tavecchia, commenta: ”Termina con mia soddisfazione il progetto di riqualificazione urbana dell’area dell’ex scalo ferroviario della stazione Rho-centro, una zona ora riconsegnata ai cittadini in situazione più dignitosa e fruibile. Sulla scia del Piano Strategico proseguono i progetti che si pongono l’obiettivo dell’attrattività e della rigenerazione urbana. E’ importante infatti promuovere le opportunità territoriali riattivando aree ed edifici dismessi, di proprietà pubblica e privata, perché la grande spinta propulsiva di MIND possa innescare progetti di rigenerazione urbana diffusa. Un altro felice progetto trasversale che ha visto la concertazione degli uffici comunali, che ringrazio per il loro entusiasmo e dedizione. Un ringraziamento va anche a GEP Caserta, al nostro storico locale Piero Airaghi, partner prezioso di tanti progetti per la città e non ultimo ad Arexpo, fornitore delle prestigiose panchine originali Expo 2015” .
Coi fondi ottenuti dal bando AttrACT di 100mila euro, la Giunta Romano ha potuto dar corso a diverse azioni, tra cui il processo del Piano Strategico della città, il miglioramento dell’arredo urbano, la creazione delle due postazioni open air office secondo le più recenti tendenze delle moderne città europee, l’acquisto di un drone leggero per la promozione della città attraverso la ripresa dei principali eventi cittadini.
Un altro bando regionale vinto, che va ad aumentare l’attrattività, ha portato al significativo riconoscimento di Tourist Infopoint regionale del nostro ufficio di Informazioni e Accoglienza Turistica presso il CentRho di Piazza San Vittore con Decreto ufficiale di Regione Lombardia. Per effetto di questo riconoscimento, sulle vetrate e all’interno del nostro Infopoint sono presenti tutti i segni di riconoscimento forniti e installati direttamente da Regione Lombardia.
Il progetto di via Torino ha valorizzato alcune eccellenze del territorio.
I pannelli delle foto storiche sono stati realizzati grazie alla disponibilità e alla generosità dello storico locale Piero Airaghi.
Le postazioni Ricaricati, realizzate dall’artista rhodense GEP Caserta, sono dedicate ad Adriano Olivetti e al famoso Le Corbusier, tra le figure più influenti della storia dell’architettura moderna che ha realizzato proprio per Olivetti un progetto denominato “Olivetti – Rho” da edificare a poche centinaia di metri dallo Steccone. Da aggiungere che il 1º luglio 2018 la città industriale di Ivrea è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco grazie al modello di “capitalismo dal volto umano” inventato da tra gli anni Trenta e Sessanta?
L’omaggio ad Adriano Olivetti si ispira all’opera di Giovanni Pintori del 1949 ed è realizzata sul muro dietro alla panchina con ricarica USB vicina al parcheggio di via Torino. La seconda postazione, più vicina allo Steccone, avvolge di lettere (22 e stile gotico) l’Uomo Modulor di Le Corbusier e i suoi disegni per il progetto Olivetti Pregnana – Rho.
Non ultimo le prosieguo collegamento all’Esposizione Universale che fa parte della storia rhodense.