RAI2: IL MINISTRO ROBERTO GUALTIERI a CHE TEMPO CHE FA

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‘Ristoro a fondo perduto per imprese fino a 5 milioni di euro di fatturato’, ‘Da Meloni confusione sulle condizionalità del MES’, ‘Abboneremo saldo-acconto Irap di giugno’, ‘Se non si contiene il virus, nessuna ripresa economica’, ’12 miliardi per saldare debiti pubblica amministrazione’
 
(mi-Lorenteggio.com) Roma, 11 maggio 2020 – “Il nuovo decreto è molto corposo, fa tante cose, tutte importanti e necessarie. Con uno stanziamento di più di 3 miliardi aumentiamo di più di 3.800 i posti in terapia intensiva permanente, più di 4.000 quelli in terapia subintensiva, che poi possono essere trasformati in posti di terapia intensiva; inoltre, stanziamo moltissime risorse per potenziare l’assistenza territoriale. Lo facciamo con le risorse che il Parlamento ci ha autorizzato stanziare e che prendiamo a prestito sui mercati internazionali, compreso con dei titoli retail rivolti ai risparmiatori italiani.”. Così il Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ieri sera, ospite a Che tempo che fa su Rai2.
 
Sul MES.
“Ho sentito dall’onorevole Meloni (anche lei ospite della puntata) un po’ di confusione sulla condizionalità. Le condizioni ci sono, è scritto nel trattato ma l’accordo che abbiamo negoziato prevede che questi soldi si usino per la spesa sanitaria e di prevenzione diretta e indiretta per prevenzione del virus. Il concetto di condizionalità non si applica più com’era nel passato all’ipotesi di manovre correttive presenti o future a monitoraggio e correzione della politica di bilancio di un Paese. Il controllo c’è ma per verificare che si spendano per questo scopo”,
 
Liquidità alle imprese  e abbono della rata di saldo e acconto IRAP
“Ci sono novità, ci saranno ristori a fondo perduto per tutte le imprese fino a 5 milioni di fatturato, si arriverà quindi a più di 62mila euro possibile di ristoro diretto fatto dall’agenzie delle entrate con un bonifico sul conto corrente. Per le PMI sopra i 5 milioni che hanno avuto una perdita di fatturato, abbiamo elaborato un meccanismo di incentivo fiscale e di sostegno anche da parte dello Stato per la ricapitalizzazione, che aiuterà le imprese ad assorbire le perdite anche con un contributo pubblico e anche a ricapitalizzarsi. Oggi, per dare un maggior aiuto a questa fascia di imprese, abbiam deciso di abbonare la rata di saldo e acconto dell’IRAP a giugno”.
 
Sulle difficoltà ad avere I prestiti dalle Banche.
“Con il decreto liquidità abbiamo messo il bilancio pubblico a garanzia dei prestiti, parecchie centinaia di miliardi del bilancio pubblico sono impegnati a garantire la liquidità. Ci sono state lentezze all’inizio da parte de sistema bancario ma ora i numeri stanno migliorando. Ci sono situazioni molto diverse. Riceviamo molte email, tanti imprenditori il prestito da 25 mila euro l’hanno ricevuto in tempi rapidi, in 48 ore. Diciamo al sistema bancario di applicare quello che abbiamo scritto, dare prestiti velocemente. Stiamo ragionando con un emendamento al decreto liquidità di introdurre un’ulteriore modifica per eliminare ogni alibi alla concessione rapida di questo credito. Un’altra misura presa dal cura Italia è la moratoria. Sta andando benissimo, è obbligatoria, con una comunicazione le banche la devono applicare, abbiamo avuto 1 milione e 600 mila imprese e famiglie che hanno potuto congelare i loro mutui e il loro prestiti per una cifra di 170 miliardi. È stata una misura molto efficace, anche nella sua applicazione. Sulla liquidità, stiamo migliorando, vogliamo fare di più, chiediamo un impegno maggiore al sistema bancario, siamo pronti anche a noi a intervenire con normative ulteriori per facilitare le procedure”.
 
Sulla cassa integrazione in deroga, che 2 milioni non hanno ancora ricevuto.
“E’ la parte più dolorosa, abbiamo fatto una cosa senza precedenti, abbiamo finanziato la cassa integrazione, estesa a tutte le imprese, anche quelle con uno o due dipendenti, un intervento massiccio perché nessuno deve perdere il posto di lavoro, abbiamo messo il blocco dei licenziamenti, abbiamo stanziato a marzo le risorse per coprire e finanziare la cassa integrazione per tutti i lavoratori. Molti milioni di lavoratori la stanno prendendo, ma alcuni milioni no. Questo riguarda la parte cassa in deroga la cuir procedura è regionale, è competenza delle Regioni. La procedura è troppo lunga, non va bene. Abbiamo chiesto all’INPS con il Presidente Conte e alla Ministra del lavoro di preparare delle norme che saranno nel decreto per accelerare queste procedure”.
 
Reddito d’emergenza per tutte quelle tipologie di persone non coperte dagli altri interventi
“Ci sarà, per tutte quelle tipologie di persone non coperte dagli altri interventi, che sono molto larghi. Abbiamo dato indennità per gli autonomi, più di 4 milioni di persone. Ora col Decreto ci sarà il pagamento della seconda rata a tutti”.
 
Fare in modo che questa graduale apertura sia prudente per evitare di tornare indietro
“Dobbiamo fare in modo che questa graduale apertura sia prudente per evitare di tornare indietro; sono molto preoccupato di alcune cose che ho ascoltato dall’onorevole Meloni, noi dobbiamo essere prudenti, seguire le indicazioni della comunità scientifica; oggi abbiamo un tasso R con 0 di 0,5/0,7, non possiamo permetterci che risalga altrimenti poi dobbiamo richiudere, come sta avvenendo in alcuni Paesi. Sì alla riapertura ma con grande attenzione e capacità di monitorare rapidamente situazioni per non tornare indietro. Riuscire a gestire questa fase di riapertura è fondamentale per consentire all’economia di ripartire. Non dobbiamo mettere in contrapposizione il partito della riapertura e quello della chiusura. Le due cose sono collegate. Se non si contiene il virus, non ci sarà nessuna ripresa economica. Dobbiamo fare in modo che le imprese reggano questo urto, per questo ora diamo il ristoro a fondo perduto e la ricapitalizzazione. Lo Stato interviene con le sue risorse a sostenere la patrimonializzazione delle imprese, a concorrere ad assorbire le perdite e a sostenere la fase del rilancio dell’economia, anche finanziando più investimenti e snellendo le procedure”.
 
12 miliardi per il saldo dei debiti dello Stato
“Mettiamo 12 miliardi nel decreto per saldare i crediti verso la pubblica amministrazione, tante imprese aspettano di essere pagate. Ci sarà un forte impulso. Il dibattito sulla cosiddetta ‘sovietizzazione’ è stato molto confuso. Noi non vogliamo entrare nel dibattito della governance delle imprese, ma non rinunciamo a voler dare un indirizzo su dove vuole andare il Paese; noi vogliamo andare in un Paese più digitale, più sostenibile, con la consapevolezza che questa crisi ci sta insegnando molte cose, come la sanità pubblica che è un grande bene che noi dobbiamo sostenere”.
 
Esenzione dagli oneri di sistema delle bollette. “Introdurremo l’esenzione dagli oneri di sistema delle bollette, parte non indifferente non legate al consumo, per tutti quegli esercizi commerciali che hanno chiuso e si trovano una bolletta con costo alto anche per questione di sistema. Infine, per aiutare i ristoratori che vorranno mettere i tavolini all’aperto li esenteremo dalla TOSAP, con procedure più semplici. Poi ci saranno 2 miliardi e mezzo per cofinanziare tutte le spese che le imprese dovranno affrontare per adattarsi alle nuove esigenze di prudenza e di contenimento del virus”.

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