(mi-lorenteggio.com) Pavia, 19 Febbraio 2020 – Torna a Pavia il Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose: ancora grande successo e “tutto esaurito” per l’appuntamento con il vintage e gli oggetti dalla seconda vita che danno appuntamento domenica 23 Febbraio all’Abbazia di San Lanfranco.
Dalle 10.00 alle 18.00 i bellissimi chiostri dell’Abbazia romanica si riempiranno di bancarelle, di colori e di forme, di oggetti che i cittadini metteranno in vendita, portandoli dalle loro case alle bancarelle del mercatino dell’usato. Una manifestazione che diventa vetrina per tutti quegli oggetti di cui le persone si liberano per fare spazio in casa, oggetti che riacquistano valore e scopo in un nuovo contesto.
L’evento è anche occasione per scoprire questo gioiello dell’architettura romanica poco conosciuto ma ricco di suggestioni: sarà infatti possibile visitare il monastero. Situato sulla sponda destra del Ticino, fu fondato tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo dai monaci vallombrosani e conserva al suo interno alcuni gioielli quali le tracce degli affreschi con la scena dell’assassinio di Thomas Beckett (l’arcivescovo di Canterbury fatto assassinare da Enrico II) ed i chiostri che ospiteranno il mercatino dell’usato.
La manifestazione risponde ad un’esigenza reale: quella di rimettere in circolo oggetti ancora in buone condizioni, che magari non ci servono più ma che possono trovare una seconda vita nelle case di altre persone. Una iniziativa che ha registrato un grande successo e che promuove la cultura del riuso e la filosofia anti-spreco delle 3 R: Riduco, Riuso e Riciclo per salvaguardare l’ambiente e pensare a come si può riutilizzare un prodotto invece che buttarlo via. Il Mercatino del Ri-Uso, organizzato dall’Associazione Amici di San Lanfranco Onlus in collaborazione con la parrocchia e l’Associazione Arca di Noè, avrà anche una finalità benefica: una piccola donazione da parte dei partecipanti sarà destinata al restauro del Chiostro grande (il Chiostro Piccolo, sede di ex cellette dei frati vallombrosani, da tempo disabitate, è stato oggetto di lunghi lavori di restauro dal 2010 al 2016).
Gli organizzatori hanno inoltre previsto il servizio bar e ristoro destinato sia agli espositori che al pubblico che anche in questo modo potranno contribuire al restauro dell’Abbazia.