Rho, 19 novembre 2024 – Da oggi Sante Zennaro non è soltanto “l’eroe di Terrazzano di Rho”, ma “l’eroe del mondo”. La presentazione del francobollo commemorativo dedicato al giovane 22enne originario del Polesine che, il 10 ottobre 1956, morì cercando di salvare 94 bambini e tre maestre tenuti in ostaggio da due folli nella scuola elementare di Terrazzano, ha permesso di ricostruire la storia di Zennaro e di consegnarla alla memoria perenne attraverso un francobollo che Poste Italiane diffonderà in ben 286 Paesi, grazie all’Unione Postale Universale cui aderisce.
La cerimonia si è svolta questa mattina al Municipio di Rho. In Sala Consigliare si sono riuniti i bambini della 4° A della attuale scuola “Sante Zennaro” e alcuni dei 94 bimbi di allora: Renata De Angeli, fautrice di tutte le iniziative in memoria dello sfortunato eroe polesano, Enrico Pirovano, Enrico Mantegazza, Erminia Vaccani, Vittoria Nava, Marisa Moretti, Luigia Mella, Rachele Colla, Maria Teresa Rota, Carmela Tirrito.
Paola Cupetti, responsabile del Cerimoniale del Comune, ha evidenziato la presenza degli ex Sindaci rhodensi Roberto Zucchetti e Paola Pessina, oltre che dell’ex Sindaco di Arese Gino Perferi. Quindi ha introdotto il video tratto dalla diretta RAI del 10 ottobre 1956 e il montaggio delle foto d’epoca realizzato da Amanda Servadio dell’Ufficio Comunicazione.
Il 10 ottobre 1956 Sante Zennaro, operaio di 22 anni originario di Grignano Polesine trasferitosi in zona dopo l’alluvione del 1951, cercò di porre fine al folle rapimento messo in atto dai fratelli Egidio e Arturo Santato, originari della sua stessa terra. Quando, con le mani libere dai lacci grazie all’azione del piccolo Enrico Mantegazza, la maestra Paola Susini cercò di disarmare uno dei malviventi, ci fu un momento di particolare trambusto. Sante salì sulla scala a pioli che era stata appoggiata al muro esterno della scuola per consegnare viveri ai sequestrati, entrò dalla finestra ma venne raggiunto dai colpi esplosi dalla polizia che, vedendolo in tuta da lavoro, pensò si trattasse di uno dei malviventi. Era il terzo di nove figli di Giuseppe e Bice Zennaro: Nazarena, Stefania e Adriana, Benito, Rino, Ezzelino, Antonio e Roberto.
Davanti al video della RAI, i piccoli alunni di oggi sono rimasti a bocca aperta. Avevano sempre sentito parlare del giovane cui è intitolata la scuola, vederlo in azione è stato per loro emozionante. Tra gli adulti, molte le lacrime da asciugare, a partire dai fratelli di Sante, Nazarena e Antonio, presenti accanto alle autorità. Tra i presenti anche Giorgio Zennaro, residente a Como, lontano parente di Sante.
Renata De Angeli, portavoce della memoria, ha dato voce alla lettera scritta da Antonio nel 2007 per ricostruire la vita della famiglia e di Sante, che dopo l’alluvione del Polesine venne a Rho e trovò lavoro in una officina di riparazioni. “Sante trovò lavoro e spazio dove dormire – è il racconto di Antonio Zennaro – La vita era dura, io a 12 anni venni mandato a lavorare in un panificio. Tutto si conquistava con sudore e coraggio. Un giorno arrivò una terribile notizia, mamma Bice sbiancò, io ero esterrefatto. Mi chiedevo perché, non mi davo pace. Giornali e Tv parlavano di Sante, noi fratelli e sorelle eravamo smarriti e inermi. Sante sapeva il pericolo che correva ma scelse di donare la sua vita per il sorriso di altri cento”.
Renata De Angeli iniziò a rievocare questa vicenda vent’anni fa. Raccolse articoli e testimonianze, realizzò nel 2007 il libro “Un eroe da non dimenticare”, ristampato nel 2008 con altri racconti. Si diede da fare per far intitolare la scuola media di Grignano Polesine a Sante Zennaro. Nel 2017 scrisse al Ministero per ottenere il francobollo commemorativo, ottenne dei no: “La motivazione fu è ‘l’eroe di Terrazzano di Rho’. Ma Sante è l’eroe del mondo. In qualsiasi posto si fosse trovato, vedendo persone in difficoltà sarebbe intervenuto donando la sua vita. Noi eravamo tutti legati mani e piedi, eravamo terrorizzati. Nessuno poteva agire, i Santato mostravano la pistola e il tritolo. Minacciarono di accecare me e altri alunni con l’acido muriatico”.
Solo dopo una intervista televisiva sulla RAI dell’ottobre 2023, Renata De Angeli ha ottenuto il via libera al francobollo. Oggi ha potuto esclamare: “Questo francobollo sarà per sempre, non potrò mai dimenticarlo: abbiamo un eroe e rappresenta tutto il mondo”.
Davanti a molti cittadini, tra cui il vicesindaco Maria Rita Vergani, l’assessore alla Legalità Nicola Violante, i consiglieri comunali Clelia La Palomenta e Vito Galliani, rappresentanti di carabinieri e guardia di finanza, il coordinatore commerciale di Poste Italiane Claudio Vescovi ha evidenziato la caparbietà della signora De Angeli e la capacità del Comune di coinvolgere così tante persone: “Ogni anno mi occupo di tante emissioni – ha detto Vescovi, affiancato da Annamaria Gallo e Giuseppe De Luca di Poste Italiane – non è usuale qualcosa del genere. Vedo i bimbi di allora e quelli del futuro, questo permette di non interrompere la memoria. In genere si commemorano persone in divisa che hanno perso la vita nello svolgimento del dovere, oggi ricordiamo un giovane che passava di lì per caso. In un mondo effimero, in cui tutto dura pochi secondi, consegniamo alla memoria l’eccellenza rappresentata da Sante Zennaro. La cartellina filatelica, con i contributi di Renata De Angeli e del Sindaco Andrea Orlandi, entrerà nelle collezioni del mondo della filatelia. L’Ufficio di Rho e altri uffici da domani avranno a disposizione francobollo e timbro. Un foglio arriverà a tutte le amministrazioni postali del mondo. Con i francobolli si scrive la storia e l’annullo è il battesimo istituzionale di ogni francobollo”.
Lucia Giordano, funzionaria dell’Ispettorato territoriale della Lombardia, delegata dal Ministero Industria e Made in Italy, ha ringraziato “i cittadini di oggi e di domani”: “Si commemora un eroe del mondo e il Ministero conferma e rinnova il suo sostegno a questa iniziativa. E’ un atto di Stato doveroso che celebra un uomo di grande valore civile, straordinario. La sua storia riguarda tutti, riempie il cuore, fa brillare gli occhi dei bambini che renderanno il mondo migliore. Ringraziamo Sante Zennaro per il suo gesto e chi si è fatto promotore di memoria con impegno incondizionato. Renata è davvero anima pulsante della memoria di questo eroe cui saremo eternamente grati”.
Il Sindaco Andrea Orlandi ha ringraziato Renata De Angeli, “Renatina” per i compagni di un tempo: “I bambini del 1956 sono qui con voi, bambini di oggi. Renata ha tenuto il faro acceso della memoria di Sante Zennaro. Questo momento è importantissimo per la città e per la comunità di Terrazzano in particolare. Un francobollo oggi ha molto più valore di quelli che utilizzavo da ragazzino, quando usarli era qualcosa di ordinario. Oggi è più raro acquistarli e le cose rare hanno più valore. Sono andato a cercare l’etimologia della parola francobollo: franco rimanda all’essere libero da spese e tasse, bollo dà il senso dell’autenticità e dell’autorità. E’ il sigillo di un pezzo di storia non solo di Terrazzano ma dell’Italia. Sante Zennaro e la sua famiglia, come tanti italiani dopo una alluvione, con tanta fatica e tanto sacrificio, con tanto lavoro sano e onesto, hanno coltivato valori che sono il patrimonio più grande nel nostro Paese. Vorrei richiamare la canzone “Supereroi” che ho sentito in un’altra scuola venerdì. Dice “supereroi solo io e te, due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole”. Penso che i bambini del 1956, che hanno vissuto momenti che lasciano una cicatrice profonda, vivano Sante Zennaro proprio come gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole, lui ha salvato il mondo di quei bambini. Voi bambini pensate a lui e a quante persone sanno salvare il mondo dalle nuvole. Il nostro compito è ricordare Sante Zennaro per quello che ha fatto nel 1956 e perché i suoi valori possano essere la vostra guida nel futuro, solo così possiamo costruire un mondo più bello. Portiamo i valori di Terrazzano in giro per il mondo. Da oggi Sante Zennaro entra a pieno titolo non solo nella storia d’Italia, perché è già medaglia d’oro al valor civile, ma in quella del mondo e ne siamo orgogliosi”.
I bambini, preparati dall’insegnante Davide Donatellis, hanno cantato una canzone scritta appositamente per l’eroe:
“Ci vuole coraggio, ti sei sacrificato, sei altruista, Sante Zennaro.
Per noi sei santo. Io so chi sei, forse non lo sai ma sei tu, Sante Zennaro.
Hai salvato molte vite, sarai sempre ricordato, sei entrato nella storia.
Con coraggio e sacrificio hai lasciato il tuo segno,
noi ti ricordiamo ci prendiamo questo impegno”.
Dopo l’annullo con il timbro speciale, dalla Sala consigliare si è passati all’atrio del Municipio dove è allestita una mostra che rimarrà visitabile fino al 27 novembre: ricostruisce tramite foto e articoli di giornale i fatti del 10 ottobre 1956. La mostra è stata curata da Renata De Angeli.
Una seconda opportunità di annullo speciale verrà fornita il 30 novembre 2024: nella Corte Rustica di Villa Burba, durante ArtePanettone, sarà possibile l’acquisto di prodotti filatelici dalle ore 10.00 alle ore 16.00.
Redazione