Con Alessandra Kustermann, a Lesmo “La violenza non è amore – fermiamola insieme”

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(mi-lorenteggio.com) Lesmo, 19 novembre 2024 – Il 2024 è un anno fondamentale per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: ricorre infatti il suo 25º anniversario essendo stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1999.

Che cosa è successo in questi 25 anni? Quali passi sono stati fatti per prevenirla e combatterla, e com’è cambiata la violenza sulle donne?
Le notizie che ci arrivano ogni giorno non sono certo rassicuranti e con i nostri ospiti approfondiremo, con questa Serata Talk, tutti gli aspetti psicologici, sociali e legali relativi al tema del femminicidio.

Presenta la giornalista Betta Andrioli che farà dialogare Renata D’Amico, avvocato penalista del Foro di Monza, Angelo Di Legge, primo dirigente della polizia di stato e dirigente divisione anticrimine Questura di Monza e della Brianza, Alessandra Kustermann, Presidente del Centro Svs Dad (soccorso violenza sessuale donna aiuta donna), Elena Marino, psicologa psicoterapeuta relazionale, terapeuta EMDR. Una serata importante quindi con ospiti prestigiosi a Lesmo in Sala Consiliare, venerdì 22 novembre alle ore 21.00 “La violenza non è amore – fermiamola insieme”.

“Una tematica che oggi è utile sviscerare in ogni sua forma e segnale – dice l’assessora al welfare sociale e sanitario, pari opportunità e politiche giovanili Anna Abate- un problema che deve sensibilizzare soprattutto i giovani nella crescita della consapevolezza del rispetto di genere. Ogni forma di violenza è oggi una sconfitta sociale”.

In questa stessa direzione si muovono le parole della Sindaca Sara Dossola, che richiama con forza la necessità di non tacere di fronte a una ferita che colpisce non solo le donne, ma l’intera comunità: “La violenza di genere è una ferita aperta per tutti noi e un’ingiustizia davanti alla quale nessuno può voltare lo sguardo; oggi più che mai siamo chiamati ad ascoltare, proteggere e sostenere le vittime, ma anche costruire una cultura della prevenzione, in cui nessuna donna debba mai sentirsi sola o intrappolata in un vissuto di violenza” dichiara ribadendo l’impegno che le istituzioni devono investire nel sostenere le vittime e nel promuovere una società più giusta.

Redazione

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