Il Movimento Cittaslow è nato nel 1999 dall’intuizione di Paolo Saturnini, allora sindaco di Greve in Chianti, fatta propria dai sindaci delle città di Bra Francesco Guida, di Orvieto Stefano Cimicchi e di Positano Domenico Marrone, e accolta da Carlin Petrini, presidente di Slow Food. L’obiettivo era ed è quello di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano. Sulla scorta di questo Movimento, 25 anni fa nasceva anche Abbiategusto, la rassegna enogastronomica abbiatense che punta proprio a diffondere ed esaltare le eccellenze. Un legame quello con le Cittaslow che non si è mai interrotto e che per l’edizione 2024 vede una massiccia partecipazione da parte di queste realtà, custodi di sapori antichi e genuini. Per scelta dell’Amministrazione, che data la stagione ha reputato corretto utilizzare gli spazi di via Ticino, le Cittaslow avranno un posto di rilievo in Fiera. Qui infatti – dal 22 al 24 novembre – sarà possibile trovare: Città della Pieve (con un produttore di zafferano che esporrà alcuni prodotti realizzati con lo stesso): Castelnuovo ne’ Monti (troveremo un produttore specializzato in prodotti e conserve a base di peperoncino); Follina (produttore di Prosecco); Salorno (che porterà il suo pane tipico e dolciumi bolzanini); San Daniele del Friuli (già Cittaslow famosa per il suo prosciutto crudo); Morimondo (in fiera con i salumi e i cotechini della nostra zona); Abbiategrasso (con il produttore di Gorgonzola); Orvieto (con due produttori di miele e di olio); Levanto (produttore di pesto, olive taggiasche e acciughe); Chiavenna (che porterà bresaola e salumi valtellinesi); Guardiagrele (con un produttore di pane casereccio, prodotti tipici e arrosticini); Caiazzo (produttore di mozzarelle e formaggi di Bufala); Baiso (in Fiera con prodotti: ravioli di vario tipo e parmigiano reggiano); infine Pianella (che propone conserve realizzate con ortaggi abruzzesi).
Redazione