Credit rating, migliora il giudizio per la Città metropolitana di Milano

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L’Agenzia Fitch Ratings ha assegnato un rating a lungo termine pari a “BBB” con Outlook positivo all’ente di area vasta

(mi-lorenteggio.com) Milano, 31 ottobre 2024 – Migliora il giudizio di rating della Città metropolitana di Milano. Lo scorso 11 ottobre 2024 l’Agenzia Fitch Ratings ha comunicato il giudizio di rating a lungo termine dell’ente di area vasta pari a “BBB”, con Outlook stabile. A seguito dell’azione di rating sull’Italia, inoltre, il 25 ottobre 2024, il comitato di Fitch Ratings ha rivisto l’Outlook di CMM da Stabile a Positivo. La tripla B della Città Metropolitana di Milano, va ricordato, è condizionata dal rating sovrano dell’Italia e dal suo rapporto debito-PIL, ma il profilo di credito autonomo, attribuito da Fitch a CMM è pari a “A“, in crescita rispetto allo scorso anno.

Per accedere al mercato dei capitali è condizione necessaria ottenere una valutazione, riconosciuta a livello internazionale, del merito di credito dell’Ente (“Credit Rating”) da parte di Agenzie operanti nei settori finanziari, che indichi una valutazione globale di solvibilità e affidabilità finanziaria dell’Emittente, intesa come la capacità di rimborsare il debito con puntualità alle scadenze previste. La Città metropolitana di Milano, per acquisire il giudizio di rating, si avvale dell’Agenzia Fitch Ratings.

Fitch sostiene che l’area metropolitana e la Città di Milano mantengono la loro attrattiva come potenza economica italiana. Il PIL è migliore della media nazionale e il tasso di disoccupazione è basso. I ricavi operativi della Città Metropolitana di Milano sono costituiti da imposte correlate al mercato automobilistico, che si prevede di ricondurre lentamente verso i livelli pre-pandemici nel medio termine.
Fitch sostiene che l’Ente mantiene complessivamente un buon controllo dei costi, con le spese che seguono l’andamento delle entrate, nonostante un rigido contributo agli sforzi di consolidamento del bilancio nazionale, intervenuto negli ultimi 10 anni.

Infine, gli investimenti hanno rappresentato circa il 20% della spesa totale per il periodo 2021-2023, un dato superiore rispetto al passato, poiché l’ente di area vasta realizza investimenti nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ma mantiene capacità di azione anche tramite progetti autofinanziati.

“Un miglioramento costante e premiato anche dalla valutazione di rating- afferma Dario Veneroni, consigliere delegato al Bilancio e Patrimonio – che premia l’impegno dell’ente nell’affrontare le difficoltà oggettive con determinazione e capacità gestionale. Come sottolineato più volte è alto il contributo che il nostro ente dà alla Finanza generale del Paese, ma questo non ha impedito di aumentare la quota di investimenti, facendo leva anche sulle importanti opportunità del PNRR. Ringrazio quindi la struttura, per i progressivi risultati, e guardo con fiducia al futuro, auspicando comunque ad un cambio di passo che venga dall’alto e che conceda all’ente più autonomia a livello finanziario”.

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