(mi-lorenteggio.com) Milano, 28 ottobre 2024 – Oggi, l’Università IULM ha ospitato una cerimonia memorabile: la consegna del Master ad honorem in “Editoria e produzione musicale” a Giulio Rapetti Mogol. Un pubblico profondamente emozionato ha accolto le parole e la musica di uno dei più grandi autori della canzone italiana, rendendo l’Auditorium teatro di uno degli eventi più toccanti nella storia dell’Ateneo.
Il Rettore, Prof. Gianni Canova, ha aperto la cerimonia con un intervento appassionato che ha celebrato la potenza della musica popolare, capace di unire e commuovere intere generazioni: “Celebriamo oggi, ancora una volta, la potenza della canzone. Quell’artefatto magico e misterioso che continuamente si impasta con le nostre vite, i nostri cuori, le nostre emozioni, con le nostre malinconie. Lo diceva chiaramente Marcel Proust, che scriveva: ‘La musica popolare è riempita del sogno e delle lacrime degli uomini. Per questo vi sia rispettabile.’ Oggi noi siamo qui a dimostrare che la canzone è rispettata e che noi la rispettiamo.”
A seguire, il Prof. Stefano Lombardi Vallauri nella sua laudatio ha reso omaggio alla figura di Mogol, ponendo l’accento sulla specificità dell’autore di testi musicali, una forma d’arte distinta e indipendente dalla poesia. “Le mie argomentazioni non sono state volte a nobilitare il mestiere e l’arte dell’autore di parole di canzoni avvicinandoli alla poesia,” ha spiegato, “al contrario ho tentato di dimostrare la dignità e la grandezza specifica di quest’arte nelle sue prerogative distintive. Ho potuto farlo tramite l’esempio di Mogol.” Con esempi tratti da capolavori come “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi” e “Anna”, Vallauri ha descritto come Mogol abbia saputo integrare parole e musica “in modo ciclico e teleologico”, costruendo desideri e attese che l’ascoltatore percepisce profondamente.
Il momento più intenso della cerimonia è arrivato con la lectio magistralis di Mogol, che ha definito questa giornata in IULM “uno dei giorni più belli della mia vita”, ringraziando il gran numero di studenti presenti. Con la passione di chi ha dedicato la vita alla musica, ha raccontato il proprio percorso artistico, arricchendolo di aneddoti e riflessioni sulla creazione dei suoi testi più celebri. La commozione è esplosa quando le note di brani iconici come “Un’avventura,” “La canzone del sole,” “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi” e “Emozioni” hanno risuonato nell’Auditorium, portando tutti i presenti in un viaggio musicale e sentimentale che ha lasciato il pubblico senza fiato.
A chiudere l’evento, le parole del Prof. Canova: “Di fronte alle canzoni ognuno di noi ha la sensazione che parli di noi, della nostra vita. Professori e studenti, uomini e donne, giovani e vecchi. Di fronte alle canzoni siamo tutti uguali, tutti ci ritroviamo nelle parole delle sue canzoni.”
Redazione