BILANCIO. FITCH ASSEGNA AL COMUNE DI MILANO “A” PER IL PROFILO DI CREDITO AUTONOMO, RATING CONFERMATO A BBB CON OUTLOOK STABILE

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(Mi-lorenteggio.com) Milano, 18 ottobre 2024 – Fitch ha attribuito al Comune di Milano una “A” come Standalone credit profile, il profilo di credito autonomo: il giudizio combina una doppia A, con cui è stata valutata la sostenibilità del debito, con un profilo di rischio ritenuto di fascia media. Confermato il rating a lungo termine a “BBB” con outlook stabile. Nella valutazione della salute finanziaria dell’Ente, l’agenzia di rating prevede per Milano “indicatori economici e sociali superiori alla media nazionale”. La città, rileva il report, “ha una storia di buon controllo dei costi e una solida posizione di cassa con 1,1 miliardi di liquidità libera a fine 2023”.

“Lo Standalone – afferma l’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte – premia la cifra internazionale della città e la doppia A sulla sostenibilità del debito è un riconoscimento della nostra capacità di rimborso. Nonostante il rialzo dei tassi abbia accresciuto il peso degli oneri finanziari sulla nostra spesa corrente, infatti, nei dieci anni dell’Amministrazione Sala ridurremo lo stock di debito di quasi il 14%, ovvero di oltre 500 milioni”.

“Se infatti la tripla B di Milano è condizionata negativamente dal rating sovrano dell’Italia e dal rapporto debito-PIL nazionale – prosegue Conte – un’architettura solida dei conti pubblici, basata su una gestione delle risorse efficiente e flessibile e su una sempre più stringente coerenza fra previsioni e impegni realizzati, consente all’Amministrazione pubblica di sostenere una spesa operativa elevata e sempre più sottoposta a crisi ravvicinate, equilibri incerti e limiti strutturali. Il buon rating – aggiunge – faciliterà l’accesso a finanziamenti a tassi di interesse più bassi, permettendoci di liberare dal servizio del debito risorse importanti per i bisogni della città, mentre nuovi prestiti dovranno sostenere un piano di investimenti senza precedenti che la transizione ambientale e tecnologica richiede a Milano, anche oltre la spinta del Pnrr”.

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