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sabato, Ottobre 5, 2024

Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

Messaggio del Presidente Mattarella nel 100° anniversario della Radio RAI

(mi-lorenteggio.com) Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio RAI, ha inviato il seguente messaggio:

«Il 6 ottobre del 1924 dalla stazione di Roma dell’Unione Radiofonica Italiana si diffuse nell’etere il primo programma quotidiano di trasmissioni radiofoniche in Italia.

Un secolo di imponenti trasformazioni politiche, sociali, tecnologiche è trascorso da quelle pioneristiche trasmissioni.

Con la nascita della Repubblica la radio e, successivamente, la televisione, divennero un pilastro della costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura.

Il lessico della televisione contribuì alla nascita della lingua italiana moderna, agevolando la formazione di una comunità linguistica e di valori condivisi, in cui tutti gli Italiani potevano riconoscersi.

Oggi, la Rai, erede di una storia di così grande rilievo, si misura con altre sfide, in un contesto caratterizzato dal pluralismo delle emittenti televisive, dalle piattaforme digitali e dai social, in cui la Rai continua ad avere come missione quella di operare per la promozione della libera informazione e della cultura.

Indipendenza, autorevolezza, pluralità delle opinioni, originalità, professionalità, innovazione, queste le doti che hanno permesso all’azienda, negli anni, di raggiungere prestigiosi risultati e di diventare voce affidabile e ascoltata nel panorama editoriale italiano e uno dei maggiori centri di produzione e diffusione dell’arte e della cultura.

Il servizio pubblico televisivo sa di essere al servizio esclusivo dei cittadini – in conformità al Media Information Act della Unione Europea – garantendo la pluralità delle voci, la qualità del prodotto e operando una rigorosa verifica delle fonti nel flusso delle informazioni, anche per fronteggiare quella vera e propria guerra ibrida caratterizzata dalla diffusione delle fake-news.

L’augurio che rivolgo alla Rai, ai suoi dirigenti, ai tanti che vi lavorano è di continuare a essere specchio fedele della ricchezza inestimabile della società italiana e, insieme, impulso di progresso nel solco dei valori di libertà, democrazia, giustizia, solidarietà e pace sanciti dalla Costituzione repubblicana».

Redazione

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